Seicento anni di presenza Romanì a Bologna, la prima attestata in Italia

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Lunedì 18 luglio la vicesindaca Emily Clancy inaugurerà la targa commemorativa a Porta Galliera

BOLOGNA – Lunedì 18 luglio alle 10, la vicesindaca Emily Marion Clancy inaugurerà a Porta Galliera, in piazza XX Settembre, la targa commemorativa per i 600 anni dalla prima testimonianza dell’arrivo dei Romanì, Rom e Sinti a Bologna (1422-2022) e in Italia. Interverranno rappresentanti di Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e delle comunità Rom e Sinti.

Il Comune di Bologna, in accordo con la Regione Emilia-Romagna e le associazioni Romanì, Rom e Sinti, colloca sotto l’arco di Porta Galliera una targa dedicata alla plurisecolare memoria di accoglienza della città e dei seicento anni trascorsi dal 18 luglio 1422, giorno in cui dalle cronache cittadine emerge che furono accolti dalle autorità comunali i “pellegrini egiziani”, oggi Romanì, Rom e Sinti, fuggiti dai Balcani. Sempre le cronache raccontano che una pellegrina partorì sotto i portici in Campo Grande, oggi piazza 8 Agosto. Il testo scelto per la targa commemorativa è quello della cronaca Rampona che, assieme alla cronaca Varignana, racconta e descrive quest’ultimo evento. Entrambe le cronache sono conservate tra i codici della Biblioteca universitaria di Bologna in via Zamboni 33-35, a Palazzo Poggi, e per il momento restano le prime testimonianze della presenza romanì in Italia. Per maggiori informazioni:  https://www.comune.bologna.it/targa-arrivo-rom-sinti

Per celebrare l’anniversario dei 600 anni di genti Romanì in Italia, sabato 16 e domenica 17 luglio, un programma di iniziative promosse da MIRS-Mediatori-Interculturali-Rom-Sinti, Amici di Django, Thèm Romanò e Kethanè Emilia Romagna in cooperazione culturale con Arci-città di Bologna, Comunimappe-Libera Comune Università Pluriversità Bolognina e l’Associazione il Manifesto in rete Bologna