Rimini e Cecilia Bartoli di nuovo insieme: registrato al Teatro Galli l’album “Rhapsody”

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Il debutto del mezzosoprano franco-armeno Varduhi Abrahamyan prodotto dalla fondazione musicale della stella mondiale della lirica

RIMINI – Le strade di Cecilia Bartoli e di Rimini continuano ad intrecciarsi, in un connubio artistico e affettivo che si consolida. È uscito da pochi giorni per l’etichetta internazionale Decca Classics l’album Rhapsody, debutto in studio del mezzosoprano franco-armeno Varduhi Abrahamyan e secondo progetto “Mentored by Bartoli”, una serie di registrazioni prodotte dalla fondazione musicale creata dalla stella mondiale della lirica che si propone di supportare, consigliare e guidare alcuni tra i più talentuosi artisti nella realizzazione di nuove registrazioni e presentarli alla ribalta internazionale. E per questo suo nuovo impegno artistico, Cecilia Bartoli ha scelto ancora una volta di ‘tornare a casa’: Rhapsody infatti non è stato registrato in studio, ma negli spazi di quel Teatro Galli che la straordinaria mezzosoprano di origini riminesi inaugurò il 28 ottobre 2018 in una serata emozionante e indimenticabile.

“Abbiamo registrato l’album “Rhapsody” a Rimini, al Teatro Galli – racconta Cecilia BartoliDopo il mio concerto per l’inaugurazione del teatro nell’ottobre 2018, ho avuto un’ottima impressione del luogo, dell’acustica, dell’ambiente in generale e della sua squadra straordinaria. Erano quindi le condizioni perfette per continuare la collaborazione con un nuovo progetto di registrazione prodotto da Cecilia Bartoli – Music Foundation. Insieme al solista Varduhi Abrahamyan, il direttore Gianluca Capuano e l’orchestra Les Musiciens du Prince – Monaco abbiamo passato intensi giorni di lavoro a Rimini per registrare “Rhapsody”. L’album è dedicato alla grande mezzosoprano Pauline Viardot, il cui duecentesimo compleanno si celebra nel 2021, ed è stato distribuito dall’etichetta internazionale Decca. Sono molto soddisfatta del risultato di questo album e vorrei ringraziare Giampiero Piscaglia e la sua splendida squadra per l’accoglienza calorosa ed estremamente professionale. Non vedo l’ora di tornare molto presto al magnifico Teatro Galli”.  

“È stato un privilegio accogliere nuovamente una delle più belle voci della lirica mondiale, nonché un’amica del nostro teatro, per questo progetto che vede la Cecilia Bartoli affiancare e guidare alcuni nuovi talenti della musica – sottolinea l’assessore alla cultura Giampiero PiscagliaOltre ad essere la conferma della collaborazione avviata con Bartoli, l’aver scelto il Galli per la registrazione dell’album è l’ennesimo attestato del grande lavoro fatto in termini di acustica nella progettazione e ricostruzione del Teatro ed è l’occasione ancora una volta per presentare alla platea internazionale Rimini come città di arte e cultura”. 

In Rhapsody, Varduhi Abrahamyan ripercorre la gamma dei talenti artistici e vocali di Pauline Viardot. Partendo dal repertorio classico con Gluck (in una versione arrangiata da Berlioz per la voce della Viardot), passa da Rossini, e attraverso varie fasi del romanticismo francese, all’Alto Rhapsody di Brahms (scritta per la Viardot) oltre a una canzone popolare dalla lontana Armenia.

Nata in una famiglia di musicisti, Varduhi Abrahamyan si è laureata al Conservatorio di Yerevan e si è esibita con importanti compagnie d’opera in tutto il mondo. Dalla sua prima apparizione all’Opera di Parigi, è tornata trionfalmente in Francia con ruoli come Carmen, Italiana in Algeri, ecc. Tra i tanti, ha cantato al Teatro Bolshoi di Mosca, al Glyndebourne Festival, al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Bavarian State Opera, Hamburg State Opera, Canadian Opera, Zurich Opera ea Ginevra, mentre sono previsti debutti al MET di New York e alla Royal Opera House Covent Garden.

Foto: ©Cecilia Bartoli – Music Foundation • MarcoBorrelli