ResiDANZE di primavera 6a edizione a Bologna

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Primo Maggio con DIAMO ARIA

Orchestra Barbara Lucchi e Massimo Venturi

BOLOGNA – La sesta edizione delle “resiDANZE di primavera” si arricchisce trasformandosi in vero e proprio festival che unisce i grandi appuntamenti dello spettacolo dal vivo con la festa e il piacere di ritrovarsi insieme negli spazi di Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it) e all’aperto nel Parco dei Pini, allargandosi anche ad altri spazi del territorio. Undici giornate di festa, di spettacolo e di arte, con molti appuntamenti anche a ingresso libero, e un grande filo ocnduttore che è quello della condivisione e della partecipazione.

Si inizia il Primo Maggio con DIAMO ARIA, giornata di festa dalle 11 del mattino a sera, interamente a ingresso libero negli spazi del teatro e all’esterno. Una giornata di musica con il giovane cantante rapper italo-ucraino Slava, classe 1994, diventato oggi anche punto di riferimento sui social per raccontare la guerra in Ucraina, ma anche con altri appuntamenti, dai giovanissimi Caffeina del quartiere Borgo Panigale all’Orchestra Spettacolo Barbara Lucchi e Massimo Venturi, virtuosi della fisarmonica e del liscio, senza dimenticare il dj-set di Green Everywhere. Ma il Primo Maggio è anche il giorno del Microfono Aperto per chiunque voglia leggere poesie, raccontare barzellette, suonare, cantare o recitare, in uno spirito di condivisione; ed è il giorno in cui portare una piantina per il giardino in cambio della merenda gratis.

E ancora: il Teatro Boni presenta una rivisitazione leggera e spiritosa di Anna Karenina, mentre il pubblico potrà giocare a Shakespeare Showdown, ovvero un videogame di Enchiridion in cui potrà riscrivere la storia di Romeo e Giulietta (che sarà disponibile per tutta la durata del festival). Sempre il Primo Maggio sarà inaugurata la mostra di disegni di Filippo Partesotti È il tempo di Marte, il più detestabile tra tutti gli dei!, che sarà aperta fino al weekend di Art City.

Ma il Primo Maggio sarà anche una giornata importante di solidarietà, con le Cucine Popolari. Si potrà infatti pranzare negli spazi all’aperto di Teatri di Vita con un menù preparato dalle Cucine Popolari, alle quali sarà devoluto l’intero incasso per sostenere le sue attività.

Protagonista del festival sarà, come ogni edizione, la danza, quella internazionale di grandi ospiti e quella creata nell’ambito dell’impegno sulle residenze artistiche che vede Teatri di Vita in prima linea nel sostenere il lavoro creativo.

La grande danza internazionale prevede due straordinari appuntamenti in prima nazionale: Q-A (Quotidien Aliené) (6-7 maggio) del coreografo marocchino Khalid Benghrib e della sua compagnia D-Kfar, che unisce la danza contemporanea con i riti di possessione e invocazione degli spiriti della tradizione sufi di un’etnia magrebina di grande suggestione; e dalla Danimarca Mass effect (13-14 maggio) di Andreas Constantinou e della sua compagnia Himherandit, con 6 strepitosi danzatori-atleti di diverse nazionalità, in uno spettacolo potentissimo e mozzafiato, sul superamento dei limiti fisici, che coinvolgerà anche performer comparse reclutate sul territorio, a Bologna.

resiDANZE di primavera ha nel titolo il cuore pulsante e portante delle residenze artistiche. Quest’anno avremo artisti davvero importanti con progetti interessanti, sui quali potranno lavorare e che potranno condividere con gli spettatori per i primi feedback, così come con un osservatore esterno che si offrirà con il suo sguardo come interlocutore attivo, nella logica della residenza come ‘cura’ della creazione: l’osservatore in questione è il critico di danza Carmelo Antonio Zapparrata.

Nella prima settimana (con le presentazioni al pubblico nei giorni 4-5 maggio) ci saranno tre formazioni formidabili: S Dance Company e il coreografo Mario Coccetti, con il progetto The Winner, vagamente ispirato al gioco al massacro di una danza estenuante alla Non si uccidono così anche i cavalli, ma qui molto fisica e potente; (S)blocco5, con Ivonne Capece e Diletta Brancatelli nel progetto Lucy, che è stato finalista alla Biennale College Teatro, che coinvolgerà gli spettatori in un’esperienza sensoriale e sonora ispirata all’osservazione del fuoco; e infine Sonenalè con il progetto di Agostino Riola Stormi, che si focalizza sullo studio dei movimenti armonici degli uccelli trasferiti nei movimenti umani.

Nella seconda settimana (con le presentazioni al pubblico nei giorni 11-12 maggio) avremo altre tre residenze, più di contaminazione. La giovane performer serba Ksenija Martinovic lavorerà su Boiler Room – Generazione Y, menzione speciale al Premio Scenario: un’indagine sul rito del ballo della boiler room e della musica techno, in una sorta di rave aperto al pubblico;  Teatringestazione propone con Chorea Vacui uno spazio deserto che andrà riempito dall’immaginazione degli spettatori, coinvolti attraverso radiocuffie in una sorta di teatro di non-partecipazione; e infine Gloria Campriani con Tra me ci propone una performance tra la fiber-art e, anche qui, il coinvolgimento degli spettatori in un gioco sulle reti sociali.

C’è poi una novità assoluta: la residenza dello spettatore. Ovvero, non solo gli artisti ma anche gli spettatori possono ‘creare’ in residenza il loro essere spettatori. E’ un progetto assolutamente sperimentale e innovativo che proponiamo nell’ambito di “Epifania delle residenze”, un progetto triennale condiviso dai titolari di residenza dell’Emilia Romagna, che si svilupperà in sette strutture coinvolgendo artisti, curatori e – appunto nel nostro caso – spettatori.

Sono due gli appuntamenti con il teatro durante il festival: il Teatro delle Donne presenta Una storia al contrario di Elena Arvigo (4-5 maggio), dal libro di Francesca De Sanctis che racconta la sua esperienza di giornalista del quotidiano “l’Unità” proprio negli ultimi momenti prima della chiusura del giornale, seguiti dal difficile precariato; mentre Stalker Teatro presenta Steli di Gabriele Boccacini (11-12 maggio), anche in questo caso uno spettacolo dove il pubblico è parte attiva in un gioco sull’idea di abitare gli spazi pubblici.

Questo è anche il festival dell’arte, e non solo per le contaminazioni, ma anche per le due mostre previste, che rientrano nel programma di Art City. Oltre alla mostra di Filippo Partesotti, che accompagna l’intero festival, nei giorni specifici in concomitanza con Arte Fiera è previsa la mostra Donne. Arte. Resilienza di Malak Mattar, realizzata con la collaborazione di AssoPace Palestina, alla Sala Studio (via del Pratello 90/a), dal 12 al 15 maggio. Malak Mattar è una giovanissima pittrice di Gaza, che ha scoperto l’arte durante i bombardamenti come via di fuga dal terrore: una mostra importante che rivela il valore dell’arte in tempo di guerra, in un periodo cruciale come quello che stiamo vivendo con la crudele invasione dell’Ucraina, e che riporta in primo piano un’area di crisi come la Palestina e Gaza, raccontate in maniera diversa dalle narrazioni dominanti.

Infine, non poteva mancare il lato più leggero e divertente, e cioè la proiezione su maxischermo delle tre serate dell’Eurovision. Sempre nel segno della condivisione e della partecipazione: sono ben accette, anzi auspicate, tifoserie scatenate…

Il programma di Teatri di Vita è in convenzione con il Comune di Bologna ed è sostenuto con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Per il festival esiste un abbonamento complessivo a 49 euro. Il biglietto giornaliero è di 15 euro (19 euro per gli spettacoli Q-A e Mass effect).

resiDANZE di primavera

6a edizione

all’insegna della partecipazione e della condivisione

Primo Maggio: DIAMO ARIA con le Cucine Popolari

e il cantante rapper italo-ucraino Slava

La grande danza internazionale

di Khalid Benghrib e di Andreas Constantinou

Due mostre d’arte per Art City

con Filippo Partesotti e Malak Mattar (da Gaza)

E ancora spettacoli di teatro e danza

con 6 compagnie in residenza artistica

…e con l’Eurovision su maxischermo

A Bologna, Teatri di Vita 1-15 maggio 2022