“Mutina”, con la Street art 3D si aprono “Varchi nel tempo”

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In cinque diversi luoghi del centro storico di Modena dal 12 al 14 maggio l’arte che apre squarci illusori nel suolo farà riemergere spazi della città romana con 5 artisti internazionali all’opera in altrettanti luoghi del centro

1 Il foro di Mutina. Disegno di Riccardo MerloMODENA – In cinque diversi luoghi del centro storico di Modena, dal 12 al 14 maggio, altrettanti street artist internazionali (Kurt Wenner, Leon Keer, Julian Beever, Eduardo Relero e Vito Mercurio), sfonderanno illusoriamente la pavimentazione della città attraverso la tecnica artistica dell’anamorfismo, per “svelare” con la Street art 3D i siti più significativi della città romana di Mutina, celata nel sottosuolo. L’evento, intitolato “Varchi nel tempo”, si svolge a cura di Cristiana Zanasi e Alessia Pelillo dei Musei civici di Modena nel programma, realizzato col sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, di “Mutina Splendidissima”, nei 2200 anni dalla fondazione (www.mutinasplendidissima.it), nell’ambito del progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, che riunisce Modena, Reggio Emilia e Parma, ed è promosso dai tre Comuni, dalle Soprintendenza Archeologia di Bologna e di Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia – Romagna (www.2200anniemilia.it).

L’antica Mutina, infatti, definita da Cicerone “splendidissima”, è sepolta sotto una coltre d’argilla fra due fiumi che esondarono a più riprese nella tarda antichità, e grazie all’archeologia se ne conoscono luoghi e monumenti sepolti: le terme, le mura, l’anfiteatro, le domus, il capitolium, al di sotto di luoghi ancora importanti della città, come piazza Grande, piazza Roma e il Palazzo della Provincia.

Bozzetto Eduardo Relero_Terme Palazzo della ProvinciaI Musei Civici hanno scelto di svelarli con “Varchi nel tempo”, in cui la street art 3D – che con l’anamorfismo “inganna” chi guarda da una determinata posizione creando sprofondamenti illusionistici nel terreno – fa rivivere il luoghi sepolti della città romana mettendo in comunicazione la città contemporanea con quella antica. La tecnica risale al Rinascimento ed è stato Kurt Wenner, che sarà all’opera a Modena insieme con quattro altri artisti di livello internazionale, ad applicare per primo tecniche del ‘500, note ad artisti quali Leonardo da Vinci, a un’arte che utilizza la strada come una tela.

Arte, per sua natura effimera, la street art 3D applicata alle pavimentazioni di strade e piazze, è passata negli ultimi anni dai gessetti colorati all’elaborazione digitale del disegno, poi stampato su materiale resistente e fissato al terreno. A Modena, parte dell’esecuzione sarà realizzata dal vivo, durante un “work in progress” che durerà tre giorni, dal 12 al 14 maggio.

L’itinerario sarà riportato su una pianta della città con l’indicazione dei “varchi nel tempo” presenti sulle strade e sulle piazze del centro storico, e sarà accompagnato dalla visita virtuale di Mutina, realizzata da Altair4 Multimedia e scaricabile da smarthphone e tablet.