Mostra “Visioni dall’infra-ordinario” dal 17 settembre al 27 novembre 2022 a Ozzano Taro di Collecchio (PR)

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COLLECCHIO (PR) – Visioni dall’infra-ordinario nasce nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e ha preso avvio nel ventesimo anniversario della scomparsa di Ettore Guatelli (1921-2000) con l’obiettivo di approcciare la contemporaneità in maniera interdisciplinare, esplorando i territori di tangenza e contiguità tra mondi apparentemente differenti: quello dell’arte, dell’antropologia e delle scienze. Il sapere, nella sua complessità, si costruisce attraverso l’interazione di materie e sensibilità differenti, e su tali presupposti si attesta anche questa seconda edizione che rifletterà sugli Scarti.

Il progetto è curato dalla storica dell’arte Elisabetta Pozzetti e dal direttore del Museo Guatelli, nonché antropologo, Mario Turci e vede il coinvolgimento di tre artisti che approfondiscono medium differenti, conciliando la propria poetica con l’evidenza spirituale, aggregativa e antropologica del museo. Si tratta dello scultore Nicola Biondani, del pittore Nunzio Paci e del fotografo Nicola Vinci.

La mostra, voluta dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli, gode del patrocinio del Comune di Parma ed è realizzata grazie ai finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di Fondazione Cariparma.

Sarà inaugurata alla presenza delle autorità istituzionali, tra le quali l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, sabato 17 settembre alle ore 16.00 e sarà visitabile fino a domenica 27 novembre 2022.

I curatori hanno scelto di ragionare sulla tematica, contemporanea più che mai, degli Scarti. “Oggigiorno, infatti, è surreale pensare che il significato di scarto sia scadente, di poco valore” spiega Elisabetta Pozzetti. “Straniante riflettere sul fatto che la società ormai si debba nutrire di scarti per rendere sostenibile il nostro cortocircuito consumistico. E immaginare che tutto ciò che nasce, nasce non per morire ma per rigenerarsi ed essere rigenerato. Per la finitudine umana è difficile improntare una logica di tale tipo, ma diviene necessario e virtuoso. Gli scarti, dunque, non sono più appendici di fine vita da eliminare, ma substrato da riciclare e ricollocare nel mondo. Lo scarto, allora, diviene strategia mirata per produrre energia e plusvalore, si fa espediente per visualizzare il reale in maniera differente e creativa. Non è più rifiuto ma risorsa. Non più abbandono ma recupero. E reimpiego. E allora ciò che ne deriva può essere un regalo al nostro pianeta, di bellezza e cura, che merita di essere ‘scartato’.”

“Gli scarti sono purtroppo anche gli esseri umani, coloro che sono ai margini, che scappano dall’orrore, coloro che non sono ritenuti degni, i diversi” prosegue Mario Turci. “Sulla diversità si situa spesso il pregiudizio e la paura che lo nutre. Per provenienza, età, condizione, scelta di vita, necessità è esperienza di molti essere considerati scarti, umanità non utili alle logiche del mercato. Tutti questi scarti rendono la nostra società più ricca, più libera, più sana. Innestano nel nostro vivere il seme della civiltà, della solidarietà e della democrazia. Sono una provocazione vivente affinché si provi a essere persone migliori.”

L’arte e l’antropologia dove si collocano? Esattamente dentro a questo processo di analisi, di riflessione e di metamorfosi creativa che fa degli scarti la ragione vera e ultima di ogni resurrezione quotidiana. Il museo come luogo narrativo, l’arte quando si esprime nella sua narratività e l’antropologia che di narrazioni dell’umano si nutre, s’incontrano a Ozzano Taro di Collecchio, nel podere Bellafoglia dove abita il Museo Guatelli, per scovare nelle pieghe dell’infra-ordinario quelle visioni capaci di orientare i nostri pensieri e la voglia di raccontarli.

Museo Ettore Guatelli

Via Nazionale, 130

43044 Ozzano Taro di Collecchio (PR)

II edizione

Visioni dall’infra-ordinario
Scarti

sabato 17 settembre – domenica 27 novembre 2022

inaugurazione

sabato 17 settembre 2022 ore 16.00

a cura di

Elisabetta Pozzetti

Mario Turci

artisti

Nicola Biondani

Nunzio Paci

Nicola Vinci

catalogo

progetto grafico

Studio Chiesa

fotografie

Andrea Ceresoli

video

Giovanni Fava

con il patrocinio di

Comune di Parma

iniziativa realizzata grazie ai finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale di

Regione Emilia-Romagna

la mostra è realizzata con il contributo di

Fondazione Cariparma

aperta solo su prenotazione con almeno 48 ore di anticipo (telefono: +39 350 1287867, email: info@museoguatelli.it), ingresso gratuito

informazioni

www.museoguatelli.it

www.studiochiesa.it/meg202021

FONDAZIONE MUSEO ETTORE GUATELLI

II edizione

Visioni dall’infra-ordinario
Scarti

a cura di Elisabetta Pozzetti e Mario Turci

in dialogo con il Museo Guatelli le opere di Nicola Biondani, Nunzio Paci e Nicola Vinci

17 settembre – 27 novembre 2022

Nato nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, Visioni dall’infra-ordinario si pone l’obiettivo di approcciare la contemporaneità in maniera interdisciplinare: arte, antropologia e scienze.

La seconda edizione, intitolata “Scarti”, è curata dalla storica dell’arte Elisabetta Pozzetti e dall’antropologo e direttore del Museo Guatelli Mario Turci, e vede il coinvolgimento dello scultore Nicola Biondani, del pittore Nunzio Paci e del fotografo Nicola Vinci.

La mostra, che gode del patrocinio del Comune di Parma, i finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Fondazione Cariparma, sarà inaugurata sabato 17 settembre alle ore 16.00 e sarà visitabile fino a domenica 27 novembre 2022.

L’esposizione sarà aperta solo su prenotazione con almeno 48 ore di anticipo (telefono: +39 350 1287867, email: info@museoguatelli.it) e sarà a ingresso gratuito