La mostra “Umanità” presso il Castello Estense di Ferrara prorogata al 26/12

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FERRARA – A grande richiesta viene prorogata fino al 26 dicembre la mostra ora in corso nel  cortile e nel loggiato del Castello Estense.

Il  meraviglioso  gruppo  scultoreo  Umanità,  creato da  Sara  Bolzani  e Nicola  Zamboni,  continuerà  ad  animare il cortile del Castello Estense. Considerati il grande apprezzamento da parte del pubblico e il  successo sulla stampa e sui social la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di  Ferrara hanno infatti deciso di prolungare la durata dell’esposizione fino alla fine dell’anno.

Ispirata al trittico con la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, l’opera – a grandezza naturale, in rame  e terracotta – è una straordinaria allegoria della vita e dei tempi antichi e moderni: accanto a cavalieri che  combattono in sella a possenti destrieri, nucleo fondante dell’insieme, e a personaggi di sapore epico- cavalleresco, vi figurano alcuni attori dei nostri giorni, emarginati, migranti, profughi, “vite di scarto” che,  marciando in silenzio, incarnano gli orrori della guerra e la tragedia delle migrazioni. In occasione della  mostra ferrarese si è scelto di declinare Umanità in chiave ariostesca. Le vicende guerresche e amorose  del fantastico mondo cavalleresco dell’Orlando furioso sono evocate dalle gesta dei personaggi, tra i quali  spiccano  alcuni  protagonisti  del  poema  come  Angelica  Astolfo  con  il senno  di  Orlando.  La narrazione  visualizza in modo efficace il verso d’apertura – «Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori» – del capolavoro  concepito da Ludovico Ariosto nella Ferrara estense e stampato in città nel 1516. Il poeta è presente,  coronato  d’alloro  e  vestito  all’antica,  in  piedi  accanto  a  un  tavolo  dotato  di  una  “sedia  alata”  che  simboleggia la possibilità di ampliare i propri orizzonti attraverso la letteratura. Nel cortile infuria la  battaglia: concitati duelli, cavalieri atterrati, altri in sella a destrieri impennati, guerriere pronte a scoccar  frecce, un saraceno con la scimitarra, un musulmano a cavallo accompagnato da donne velate e anche  due  combattenti  che  hanno  abbandonato  le  armi  per  dedicarsi  all’amore.  E  ancora,  sul  campo,  si  consumano rapimenti, mentre un angelo, esemplato sul gemello della celebre Melencolia I di Albrecht  Dürer, scrive la storia di un cavaliere caduto, e di tutti noi. La vita è lotta, come ricordava Seneca a Lucillo:  «Vivere  militare  est».  Il  racconto  è  impreziosito  dall’omaggio  ad  un’icona  della  città  di  Ferrara:  una  interpretazione scultorea del San Giorgio e il drago dipinto nel 1469 da Cosmè Tura, capolavoro della pittura  rinascimentale, custodito nel Museo della Cattedrale.

“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”. Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni   Ferrara, Castello Estense

fino al 26 dicembre 2021

A cura di Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale

Ingresso libero

Informazioni

tel. 0532 419180

castelloestense@comune.fe.it | www.castelloestense.it