Dall’ 8 al 10 marzo al Teatro Filodrammatici di Piacenza le anteprime della nuova produzione di Teatro Gioco Vita “Poco più in là”

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PIACENZA – Teatro Gioco Vita

POCO PIÙ IN LÀ Da Suzy Lee

Nuova produzione 2023

regia Valeria Sacco

adattamento teatrale Marco Ferro e Valeria Sacco

con Alice Conti e Andrea Coppone – sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Suzy Lee)

ANTEPRIME

Teatro Filodrammatici di Piacenza – da mercoledì 8 a venerdì 10 marzo 2023 – ore 10

“SALT’IN BANCO” – 43a Rassegna di Teatro Scuola
Per la nuova produzione 2023 di Teatro Gioco Vita “Poco più in là” è ormai il momento delle anteprime con il pubblico. Sabato scorso l’allestimento si è spostato dall’Officina delle Ombre al Teatro Filodrammatici, dove la compagnia d’ombre è al lavoro per la fase finale delle prove. Da domani, mercoledì 8 marzo, fino a venerdì 10 marzo, sempre alle ore 10, sono in programma tre anteprime, inserite nel cartellone della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”. Attesi gruppi di bambini e bambine delle scuole dell’infanzia e classi dei primi due anni di scuola primaria.

Lo spettacolo “Poco più in là”, regia di Valeria Sacco, è tratto dall’opera di da Suzy Lee, autrice coreana Premio Hans Christian Andersen 2022 i cui libri illustrati sono pubblicati con grande successo in tutto il mondo. In particolare la drammaturgia, firmata dalla Sacco insieme a Marco Ferro, è realizzata a partire da “Lines” (Linee), “Wave” (L’onda) e “Mirror”, tutti pubblicati in Italia da Corraini Edizioni.

La scelta di Teatro Gioco Vita di affidare la nuova produzione per i più piccoli alla regia di Valeria Sacco si inserisce nell’ottica di un ricambio generazionale, pur in continuità con quell’esperienza per la quale il centro di produzione teatrale piacentino è considerato tra i maestri del teatro d’ombre occidentale contemporaneo. Sia la Sacco sia Ferro hanno già lavorato con la compagnia d’ombre: in scena nello spettacolo “Una Topolino alle Mille Miglia” (2005), poi registi e drammaturghi di “Una notte illuminata” (2006), più recentemente docenti del corso di formazione professionale “Animateria”, con la loro compagnia Riserva Canini (fondata nel 2004) hanno vinto il Premio Eolo 2014 “per aver saputo rinnovare il linguaggio del Teatro di Figura”.

Protagonisti di “Poco più in là” sono Alice Conti e Andrea Coppone, che curano anche le coreografie. Mentre Coppone è già conosciuto dal pubblico di Teatro Gioco Vita dai tempi dello spettacolo “Il cielo degli orsi” e amato dai piccoli spettatori soprattutto come il lupo de “Il più furbo”, la Conti è qui alla sua prima esperienza con il centro di produzione piacentino. Si è formata con il Balletto Civile di Michela Lucenti, ha studiato drammaturgia contemporanea alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, ha studiato e poi lavorato tra gli altri con Emma Dante, Valter Malosti, Civilleri/ Lo Sicco, ha collaborato con Claudio Autelli, Zaches Teatro, Giuliano Scarpinato, Davide Iodice, Piccola Compagnia della Magnolia, Enrico Baraldi. È stata finalista al Premio Scenario Infanzia 2020.

La direzione di produzione di “Poco più in là” è di Jacopo Maj, le sagome tratte dai disegni di Suzy Lee sono di Nicoletta Garioni, che firma anche le scene con Valeria Sacco, le musiche sono di Paolo Codognola, il disegno luci di Anna Adorno.

I costumi sono curati da Erilù Ghidotti, anche lei una new entry: diplomata in scenografia al Liceo Cassinari, ha iniziato a collaborare con Teatro Gioco Vita negli ultimi anni di scuola superiore grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro con Nicola Cavallari curato dal professor Mario Righi e dopo le prime esperienze come assistente alla regia delle produzioni realizzate con i Diurni e Notturni è stata poi inserita nella compagnia artistica come assistente costumista e per la realizzazione di sagome e oggetti.

Collaborano all’allestimento per la realizzazione delle sagome Federica Ferrari e Gabriele Genova e per la realizzazione delle scene Giovanni Mutti (realizzazione scene). Alle luci e fonica Maria Virzì.

“Poco più in là” è la storia di un incontro inaspettato. Una sera Anna, poco prima di andare a dormire, oltre il muro della sua camera sente improvvisamente una gran confusione: qualcuno fa un buco nel muro. Un piccolo buco nel muro fatto senza volere che le farà scoprire che poco più in là c’è qualcun altro che vive. Oltre la parete inizia infatti la casa di Jan, e dall’altra parte la vita sembra essere davvero molto diversa dalla sua. Attimo dopo attimo, quel piccolo spiraglio diventa un possibile passaggio, e il muro si rivela essere una parte della casa viva, capace di contenere e raccontare i ricordi di una vita. Una storia semplice e allegra di due mondi che si incontrano e si aprono l’uno all’altro, pieni di curiosità e di voglia di cambiare. Rispettando la natura dei libri a cui è inspirata, il racconto si sviluppa attraverso un uso delle parole essenziale e preferisce affidarsi alla forza dei gesti, dei corpi, degli oggetti e naturalmente delle ombre.