
Dal 13 aprile 4 maggio, nei locali di piazza Farini 34, le opere di Filippo Baroncelli e Annamaria Boghi. Inaugurazione domenica 13 aprile ore 10
RUSSI (RA) – Domenica 13 aprile alle ore 10 presso lo spazio espositivo Punto InComune, in piazza Farini 34 a Russi, verrà inaugurata l’esposizione di due artisti dell’Associazione Artej dal titolo “Iris”. Presentazione a cura di Ornella Fiorentini, che anticipa temi e poetiche:
Filippo Baroncelli, pittore autodidatta e Annamaria Boghi, ceramista diplomata al liceo artistico di Ravenna, artisti dell’Associazione Culturale Artej, di primo acchito sembra che non abbiano nessun punto in comune se non una personale e intima creatività espressa in modo notabile. In realtà la loro produzione artistica è accomunata dal medesimo afflato spirituale che li conduce a un solo e unico traguardo: il desiderio di migliorare l’umanità tramite l’affermazione della bellezza. Quale imperitura fiamma, scaturisce dall’amore per l’arte in cui entrambi trovano rifugio e riparo dalle intemperie di un mondo sempre più distratto dalla tecnologia e dall’informatica.
Filippo Baroncelli afferma che la pittura è l’unico ambito in cui si sente completamente libero di esprimere se stesso. Annamaria Boghi vive la ceramica in senso etico come manifestazione tangibile di una scelta di vita. Da molto tempo infatti entrambi creano opere d’arte rare e originali che riconoscono e valorizzano l’eredità universale dell’inconscio collettivo di junghiana memoria.
L’esigenza del rinnovamento artistico, di per sé trasgressivo, in una società frettolosa e consumistica si palesa nella raffigurazione di scenari naturali ancora incontaminati da parte di Filippo Baroncelli che ritrae alberi dalla chioma lussureggiante immersi in paesaggi idilliaci, ma anche alberi spogli, dimenticati su brulli sentieri.
Annamaria Boghi ama la ceramica Raku, che l’Occidente incominciò a conoscere solo nel primo Novecento. Tecnica giapponese antica, che soprattutto serviva a produrre ciotole per la cerimonia del té, esalta le screpolature, i difetti e le colorazioni non uniformi dovute a una cottura rapida dei manufatti. Ogni pezzo diventa unico, un pensiero Zen nella sua voluta imperfezione, che esalta la semplicità della vita quotidiana e il minimalismo delle forme. La ceramica Raku di Annamaria Boghi è un chiaro invito a rigenerarsi, a perdersi nello splendore labirintico e talvolta magmatico dell’umile argilla assurta a nobile materia.
La mostra resterà aperta fino al 4 maggio e sarà visitabile nei seguenti orari: martedì e venerdì dalle 10 alle 12, sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30.
Per info:
info.artej@gmail.com
www.artejgallery.com