Riccardo III con Paolo Pierobon dal 3 al 7 maggio al Teatro Storchi

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Riccardo III foto Luigi De Palma

MODENA – Teatro Storchi

Largo Garibaldi, 15 – Modena

dal 3 al 7 maggio 2023

giovedì e venerdì ore 20.30

sabato ore 19.00

domenica ore 16.00

Riccardo III

da William Shakespeare

adattamento Ármin Szabó-Székely

traduzione Tamara Török

regia Kriszta Székely

con Paolo Pierobon

durata 2 ore e 35 minuti più intervallo

Riccardo III da sempre affascina per la sua dimensione violenta, manipolatoria e solitaria; il duca di Gloucester è senza dubbio uno dei cattivi più iconici del repertorio shakespeariano. La giovane e affermata regista ungherese Kriszta Székely, artista associata al Teatro Stabile di Torino, si confronta con questa figura letteraria così imponente.

Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, arriva al Teatro Storchi di Modena dal 3 al 7 maggio (mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00).

In occasione della replica di sabato 6, ERT / Teatro Nazionale organizza Vengo anch’io! Laboratori creativi per bambini mentre i genitori sono a teatro: il Centro La Fenice conduce alle 19.00 nel ridotto del Teatro un laboratorio di movimento e danza per i più piccoli dai 6 ai 12 anni.

Per Kriszta Székely, questo dramma, attraverso le azioni estreme e radicali del protagonista, racconta l’ascesa inarrestabile di un uomo, ma anche la sua rapida discesa verso quel profondo e buio abisso che si spalanca oltre il potere stesso.

Riccardo III, qui interpretato da Paolo Pierobon, con le sue contraddizioni, la sua intelligenza pericolosa, le sue capacità attoriali, la sua sofferenza esposta e usata come forma di coercizione per confondere gli altri, è la metafora perfetta della necessità del potere di blandire le coscienze per ottenere risultati spesso effimeri.

In una dimensione internazionale così complessa, dominata da rigurgiti nazionalisti, intolleranza religiosa, razzismo, il dramma di Shakespeare si staglia per la sua drammatica attualità. Riccardo III seduce come un basilisco, con la pura forza dell’autostima concentrata in uno sguardo. Non è un capro espiatorio, ma insinua la sua volontà senza che le sue vittime riescano a sottrarsi, lo seguono alleati traditi e spossessati. Cosa spinge le persone a cadere nelle mani di un tiranno? Perché non ci si sottrae collettivamente alla violenza e alla sopraffazione? Perché la sfrenatezza è affascinante, e perché solo pochi riescono a resistervi? Sono domande vicine al nostro tempo, come tutte le esplorazioni dell’umano che troviamo inoltrandoci nelle pagine del grande autore inglese. «I suoi drammi – suggerisce il critico, scrittore e storico statunitense Stephen Greenblatt – sondano i meccanismi psicologici che conducono una nazione a dimenticare i propri ideali e persino il proprio interesse personale. Perché qualcuno, si chiede Shakespeare, dovrebbe appoggiare un leader paurosamente inadatto a governare, una persona pericolosa e impulsiva, malvagia e subdola, o indifferente alla verità?».

Note di regia Kriszta Székely

Riccardo III è senz’altro uno dei drammi più popolari di William Shakespeare. Perché i registi continuano a scegliere quest’opera ancora oggi? Cosa c’è in questa storia estrema che, di generazione in generazione, ogni volta in modo diverso pur mantenendo la stessa intensità, arriva a toccare così profondamente lo spettatore? Qual è quel misterioso fenomeno che travalica il tempo e con il quale Shakespeare, brutalmente, ci costringe a confrontarci? Perché questa figura sembra così familiare ai miei nonni, ai miei genitori, a me? Chi è veramente questo personaggio che, senza scrupoli né morale, ambisce al potere, e che poi viene corroso proprio dallo stesso potere conquistato e dal suo senso di colpa? Io lo conosco? È lui che governa il mio paese? È il politico che ieri sera in televisione ha parlato della guerra con le lacrime agli occhi, e domani ne farà scoppiare una con un’espressione impassibile? O è un membro senza volto di quelle fondazioni che accumulano miliardi? O è il mio stesso capo, che dirige l’azienda dove lavoro? O il portinaio, che, inebriato dal suo potere, inasprisce costantemente la mia vita? O è mio figlio, sull’altalena, o nelle sue sanguinose liti infantili al parco giochi? Non sarò mica io Riccardo III?

Questo dramma, con azioni estreme e radicali, ci mostra l’ascesa inarrestabile di un uomo all’apice del potere, ma anche la sua rapida discesa verso quel profondo e oscuro abisso che si spalanca oltre il potere stesso. Il viaggio di questo personaggio dev’essere per tutti noi un esempio di quanto l’ardore e la ricerca sfrenata del potere non conosca limiti umani, e che chi pecca di prepotenza alla fine sarà prigioniero del proprio inferno. Si tratta di una parabola. Un esempio. Uno specchio insanguinato, una preghiera oscura con la speranza di un mondo migliore.

Kriszta Székely / Artista associata del TST

Nata a Budapest nel 1982, Kriszta Székely ha conseguito il Master in regia presso l’Università di Teatro e Cinema della capitale ungherese e ha iniziato la propria formazione sul campo nel celebre Teatro Katona József Szinhéz, del quale è regista residente. La sua cifra registica spazia dagli adattamenti in chiave contemporanea di opere classiche a incursioni in territori inesplorati. Sia nella prosa che nell’opera, i suoi lavori sono incentrati su una forte visione politica e civile – in particolare per le battaglie sulla parità di genere – e sull’analisi dei ruoli che ci vengono attribuiti, o imposti, dalla società nella quale viviamo. Dal 2016 insegna recitazione all’Università di Teatro e Cinema di Budapest ed è Presidente dell’Associazione dei registi ungheresi.

È stata insignita del premio come miglior regista al Festival di Teatro Nazionale nel 2017 e nel 2018, e del Premio della critica teatrale nel 2018 e nel 2019. Le sue più importanti produzioni al Katona sono Petra von Kant di Fassbinder (2014), Nora – Natale in Casa Helmer di Ibsen (2016), Il Cerchio di gesso del Caucaso di Brecht (2017), Platonov di Čechov (2019), L’incoronazione di Poppea di Monteverdi (2020), Otello di Shakespeare (2020) e Hedda Gabler di Ibsen (2022), quest’ultimo coprodotto insieme al Teatro Stabile di Torino.

Nel 2020 ha firmato la sua prima regia per lo Stabile di Torino, Zio Vanja di Čechov con Paolo Pierobon; nel 2022 ha messo in scena Tre Sorelle al Landestheater Niederösterreich, a Sankt Pölten, in Austria.

Vengo anch’io! Laboratori creativi per bambini mentre i grandi sono a teatro

ERT offre la possibilità ai genitori di assistere ad alcuni spettacoli della stagione mentre i bambini (dai 6 ai 12 anni) sono impegnati negli spazi interni al Teatro Storchi in percorsi creativi a cura di istituzioni e artisti del territorio.

In occasione della replica di sabato 6 maggio alle ore 19.00 il Centro La Fenice cura un laboratorio di movimento e danza: partendo da una favola, una storia o un semplice racconto, l’insegnante introduce i bambini i un mondo immaginario, dove le avventure vengono vissute fisicamente. Si preparano percorsi, sfide e costumi per vivere l’esperienza a 360°.

Il costo di ogni appuntamento è di 7 euro (10 € in tutto i bambini sono 2), oltre al prezzo del biglietto ridotto del 20% per i genitori.

Disponibilità limitata fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria 059-2136021 biglietteria@emiliaromagnateatro.com

Riccardo III

da William Shakespeare

adattamento Ármin Szabó-Székely
traduzione Tamara Török

regia Kriszta Székely

con Paolo Pierobon, Matteo Alì, Stefano Guerrieri, Manuela Kustermann, Lisa Lendaro, Nicola Lorusso, Alberto Boubakar Malanchino, Elisabetta Mazzullo, Nicola Pannelli, Marta Pizzigallo, Francesco Bolo Rossini, Jacopo Venturiero e con, in video, Alessandro Bonardo, Tommaso Labis

scene Botond Devich
costumi Dóra Pattantyus
luci Pasquale Mari

suono Claudio Tortorici

video Vince Varga

assistente luci Gianni Bertoli

produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Bolzano / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale

 

Personaggi e interpreti

Riccardo                                                                                Paolo Pierobon

Elisabetta                                                                               Elisabetta Mazzullo

Buckingham                                                                          Jacopo Venturiero

Edoardo / Presidente della Corte Suprema                          Francesco Bolo Rossini

Clarence / Arcivescovo                                                        Stefano Guerrieri

Anna                                                                                      Lisa Lendaro

Hastings                                                                                 Matteo Alì

Stanley                                                                                  Nicola Pannelli

Cecilia                                                                                    Manuela Kustermann

Margherita                                                                             Marta Pizzigallo

Rivers / Secondo Sicario / Tyrrell                                         Alberto Boubakar Malanchino

Catesby / Primo Sicario                                                        Nicola Lorusso

In video

Eddy                                                                                      Alessandro Bonardo

Ricky                                                                                     Tommaso Labis

Prossime date nella stagione 2022/2023:

10 – 14 maggio, Teatro Verdi – Padova

16 – 21 maggio, Teatro Quirino – Roma

 

Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:

Prezzi dei biglietti € 25 / 8

Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena

Orari apertura al pubblico: martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00; mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00

biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021

Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00