Provincia di Modena senza bilancio, appello di Muzzarelli

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Il presidente della Provincia: “Servono risorse aggiuntive, servizi a rischio”

provincia_di_modena-stemmaMODENA – «Il Governo deve approvare con urgenza un decreto legge che consenta alla Province di risolvere la grave crisi finanziaria in cui versano a causa dei ripetuti prelievi operati dallo Stato. Senza risorse aggiuntive non siamo nelle condizioni di approvare un bilancio e senza bilancio risulta compromessa l’erogazione dei servizi».
Il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli rinnova l’appello a Governo e Parlamento per una rapida soluzione della crisi delle Province a causa dei tagli imposti dalle Leggi di Stabilità del 2015 e 2016.

La recente intesa, infatti, in Conferenza Stato-Regioni-Province-Comuni che azzera gli ulteriori tagli previsti nel 2017 per Muzzarelli «non risolve il problema perché non ci consente comunque di approvare un bilancio. Per Modena anche nel 2017 dovremo sopportare un prelievo di 37 milioni di euro come avvenuto nel 2016 su un totale di circa 54 milioni di entrate tributarie».

Muzzarelli ricorda, inoltre, la recente relazione della Corte dei Conti che il 23 febbraio corso, chiamata in audizione dalla Commissione Bicamerale per il Federalismo fiscale sulla situazione finanziaria delle Province, ha parlato di tagli illegittimi e irragionevoli, tali da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni istituzionali delle Province.

Per la Corte dei Conti, inoltre, occorre rivedere «la coerenza e la congruità delle misure finanziarie adottate» e ha definito grave il deterioramento delle condizioni di equilibrio strutturale dei bilanci.

A livello nazionale i vertici dell’Unione delle Province d’Italia hanno recentemente incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per evidenziare che lo squilibrio strutturale tra le entrate e i tagli imposti che, come attesta la Corte dei Conti, ammonta a quasi 700 milioni, una cifra che è considerata al netto dell’azzeramento del prelievo di ulteriori 650 milioni per il 2017 che quindi non può in alcun modo essere considerato risolutivo.

Ora quindi, ribadisce Muzzarelli, non è più rinviabile un decreto legge che restituisca dignità finanziaria a un ente previsto dalla Costituzione per continuare a garantire i servizi assegnati dalla legge in particolare per strade edilizia scolastica.