Nota garanti comune di bologna e regione emilia-romagna – dopo incontro con capo dipartimento giustizia minorile

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emilia-romagna-news-24BOLOGNA – Nel corso dell’incontro con il capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità Antonio Sangermano si è avuta conferma di quanto appreso nei giorni scorsi da fonti sindacali: il fermo intendimento dipartimentale di praticare la rischiosa opzione organizzativa mirante a collocare sino a 50 giovani adulti negli spazi detentivi della casa circondariale di Bologna dati in uso al circuito minorile nella separatezza (logistica, funzionale e personale) dalla popolazione adulta.
L’urgenza della pressione del sovraffollamento negli istituti minorili, fenomeno che è riscontrato in tutto il paese, è stata individuata quale ragione che sta alla base di tale processo. Appare evidente che il fenomeno, caratterizzato da un’ampia parte di minori stranieri non accompagnati, è causato in particolare dagli effetti del decreto Caivano.
Stanti le insidiose complessità di tale opzione organizzativa, i garanti hanno raccomandato al capo dipartimento il coinvolgimento, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico, del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna ricordando che è necessario che il dipartimento coinvolga le regioni e gli enti locali nelle decisioni che coinvolgono lo spostamento di contingenti consistenti di detenuti.
I garanti hanno infine espresso timore in merito al fatto che tale processo potrebbe portare al rischio di essere prodromico alla nascita di settori per giovani adulti nelle carceri  gestite dall’amministrazione penitenziaria snaturando il senso della pena per coloro che hanno commesso reati da minorenni.
Roberto Cavalieri Garante diritti dei detenuti della Regione Emilia-Romagna
Antonio Ianniello  Garante diritti dei detenuti del Comune di Bologna