Maltempo sull’Emilia-Romagna tra il 24 e il 25 febbraio

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Tra i territori interessati anche quelli della provincia di Rimini

_palazzo-del-municipio-riminiRIMINI – L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile ha diramato un’allerta sull’Emilia-Romagna centro-orientale per il vento, la situazione del mare al largo e le mareggiate sulla costa, le criticità idraulica e idrogeologica, valida dalle 21 di venerdì 24 febbraio fino alle 12 di sabato 25, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae Emilia-Romagna. Tra i territori interessati an che quelli della provincia di Rimini.

Nella sera e notte di venerdì 24 febbraio si prevedono forti venti lungo la costa emiliano-romagnola, con un’intensità media fino a 60 km/h e raffiche di 90 Km/h. Aumenterà il moto ondoso, con effetti di mare agitato al largo e molto mosso sotto costa, dove sono probabili mareggiate per la combinazione della marea e delle onde. Venti e moto ondoso sono previsti in attenuazione già durante la mattina di sabato.

La rapida ondata di maltempo avrà effetti che interessano la macroarea B (Pianura di Forlì e Ravenna) per tutte cinque le criticità individuate.

Effetti attesi: con l’ingrossamento dei corsi d’acqua maggiori, possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici al di sopra della soglia 1 con limitati danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde. Sono possibili anche aumenti dei livelli idrometrici della rete di bonifica.

Il vento può causare cadute di rami e alberi, pali, segnali stradali e danni a tettoie, pergolati e strutture fissate in modo provvisorio. La circolazione stradale può risultare difficoltosa per gli oggetti trasportati dal vento.

Sulla costa, a causa del mare agitato, possono essere localmente sommersi i moli, le banchine portuali e le dighe foranee, e risultare difficoltose le attività che si svolgono in mare e il funzionamento delle infrastrutture portuali. Possono verificarsi mareggiate con fenomeni di erosione dell’arenile e locali danni agli stabilimenti balneari. A causa dell’innalzamento del livello medio del mare, il deflusso dei corsi d’acqua nei tratti di foce può essere ostacolato, e possono verificarsi allagamenti di porti canale e ingressioni marine in zone depresse.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile raccomanda ai cittadini di non accedere agli argini dei corsi d’acqua, a moli, dighe foranee ed alle spiagge. Si invitano i gestori di attività all’aperto di fissare gli oggetti che possono essere divelti o danneggiati dal vento.