“Il mestiere dell’artista” domenica 6 marzo al Jazz Club Ferrara

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Oggi alle ore 18.30 conferenza a cura di Roberto Manuzzi per esplorare il mondo della musica nell’era digitale

PAGANELLI

FERRARA – Domenica 6 marzo torna al Torrione di Ferrara l’appuntamento firmato “Il mestiere dell’artista”, conferenza a cura di Roberto Manuzzi per esplorare il mondo della musica nell’era digitale. Per la seconda e ultima data della rassegna, ospite è Domenico “Mimmo” Paganelli, storico direttore artistico di prestigiose etichette discografiche. A seguire ci sarà Tip Of The Day, la jam session degli allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio Frescobaldi.

Nell’era della musica “liquida” e del distanziamento sociale sembra ormai di esserci lasciati alle spalle un mondo fatto di vinili, di concerti dal vivo e di tournée mondiali. Eppure questo mondo resiste e si manifesta in forme nuove tutte da comprendere. Domenica 6 marzo alle ore 18.30 al Jazz Club Ferrara (via Rampari di Belfiore 167), Domenico “Mimmo” Paganelli racconterà la storia dell’industria del disco degli ultimi cinquant’anni. Paganelli ha vissuto tutte le tappe della produzione musicale, iniziando a soli 17 anni alle Messaggerie Musicali di Milano come commesso, per poi diventare direttore artistico delle principali case discografiche italiane (RICORDI, RCA, PANARECORD, PEER-SOUTHERN, EMI).

Domenico Paganelli ha curato la discografia di musicisti quali Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, Franco Battiato, Francesco Guccini, Rino Gaetano, Ivano Fossati, Renato Zero, Litfiba, De Gregori, Ivan Graziani e innumerevoli altri. Un’esperienza a tutto tondo che non si è fermata, ma che prosegue come produttore indipendente nel difficile panorama contemporaneo, raccontata con dovizia di particolari nel suo libro autobiografico “volevo lavorare dentro nei dischi” che farà da guida all’incontro.

Roberto Manuzzi dal 2016 è docente di Musica di Insieme jazz e coordinatore e tutor dei corsi di jazz presso il Conservatorio di Ferrara. E’ diplomato in sassofono e in musica jazz, e ha svolto una importante attività sia nel campo del jazz e delle musiche improvvisate che nell’ambito della musica classica e pop.  Nel campo del jazz è stato stretto collaboratore del percussionista e compositore Andrea Centazzo, nel cui ensemble ha suonato a fianco di musicisti come Roberto Ottaviano, Gianluigi Trovesi, Franz Koglmann, Carlo Actis Dato. Nel campo della musica italiana d’autore ha collaborato per oltre 25 anni con il cantautore Francesco Guccini.