BOLOGNA – Oggi si è tenuta la seduta solenne del Consiglio comunale dedicata al Giorno del Ricordo.
Di seguito l’intervento di apertura della presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca.
“Buongiorno a tutte e a tutti.
Apriamo la seduta solenne odierna dedicata al Giorno del ricordo.
Saluto il signor Sindaco, i Consiglieri e le Consigliere comunali e i Consiglieri e le Consigliere regionali qui presenti, i componenti della Giunta, le autorità civili e militari, cittadini e cittadine presenti e tutti coloro che ci seguono online.
Un saluto particolare va agli studenti delle scuole quinte del Fioravanti, che sono qui con noi, e del liceo Fermi. Sono le scuole che stamani hanno partecipato alla premiazione qui in Sala Anziani da noi, intitolata ad Anita Preghelli, una premiazione che si è svolta anche lo scorso anno. Grazie comunque di essere rimasti e di essere qui con noi per il Consiglio solenne.
Come ogni anno celebriamo, dunque, questa ricorrenza, riuniti in questa seduta solenne del Consiglio comunale dedicata a commemorare la tragedia delle vittime italiane delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia durante il dopoguerra. Questa ricorrenza nasce, come sapete, per preservare la memoria di un passato doloroso, per rinnovare il nostro impegno a non per permettere che simili ingiustizie si ripetano. Il nostro impegno, che è fondamento imprescindibile di una società civile basata sul rispetto della vita, sulla tolleranza e sul dialogo.
Oggi ho il piacere di dare il benvenuto agli ospiti che arricchiranno questa seduta, Chiara Sirk, che è spesso con noi, che porta il saluto dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Bologna, da lei presieduta, e il professor Roberto Spazzali che è uno storico, impegnato nello studio e nella divulgazione della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani in fuga dalla Jugoslavia di Tito, e membro della Deputazione di storia patria per la Venezia Giulia ed è direttore e responsabile della rivista Quaderni italiani di storia, nonché autore di numerose pubblicazioni. Il loro contributo testimonia sicuramente l’importanza della memoria, capace di trasformare il dolore in insegnamento per le generazioni future. La memoria diventa così uno strumento fondamentale per sensibilizzare, come dicevamo prima, le nuove generazioni affinché rendano proprio e comprendano l’importanza del rispetto reciproco e del dialogo, elementi essenziali per prevenire il ripetersi di simili tragedie. I ragazzi forse di oggi hanno più presente di noi questo concetto. Grazie anche agli insegnanti, ovviamente. Fortunatamente quanto accadde oltre ottant’anni fa avvenne in un’Europa diversa, certamente ben diversa da quella di oggi e nel corso del tempo, infatti, i popoli coinvolti hanno progressivamente condiviso valori universali come la tolleranza, il rispetto dei diritti e il dialogo.
Valori oggi che sono certamente alla base della convivenza all’interno della nostra casa comune, che è l’Unione europea. È per noi importante dunque ricostruire gli avvenimenti di questa parte di storia italiana, aumentare la comprensione storica che diviene strumento per contrastare la cultura della repressione e negazione dei diritti della minoranza. Auspico, e ci tengo in particolar modo a dirlo, questa seduta sia ulteriore occasione per suscitare l’interesse ad approfondire questi temi. Invito tutti a riflettere su quanto verrà condiviso oggi e a portare avanti nel quotidiano l’impegno di ricordare e di educare, così da mantenere vivo lo spirito con il quale è stata concepita questa commemorazione.
Ringrazio ancora l’associazione Anvgd di Bologna per la sua attività di sensibilizzazione, grazie alla quale il tema delle foibe è comunque sempre presente e soprattutto largamente dibattuto e conosciuto dalla pubblica opinione, e anche ovviamente – come dicevamo prima – studiato nelle scuole, e per le attività direi, come anche quella di stamani, rivolte ai giovani come il concorso intitolato ad Anita Preghelli, esule da Pola. Nonché il Viaggio del ricordo, che probabilmente citerà la presidente Sirk, che quest’anno sarà a Trieste. Grazie”.