Un’opera al mese. Torna il grande successo espositivo dedicato ai capolavori d’arte di Forlì

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La forgia di vulcano

È la volta de “La forgia di Vulcano” del maestro De Chirico

FORLÌ – Dopo il grande successo de “Il battesimo di Gesù” esposto per l’occasione a Palazzo Romagnoli, riprende domenica 22 maggio, alle ore 20.45, al Teatro Diego Fabbri in Corso Diaz 47, con ingresso gratuito, la rassegna “Un’opera al mese”, l’appuntamento con l’arte e la cultura dedicato a scoprire i capolavori dei Musei Civici di Forlì.

Protagonista della serata sarà il dipinto “La forgia di Vulcano”, pregevole opera del maestro della metafisica Giorgio De Chirico, proveniente dalla Collezione Verzocchi del Museo Civico di Palazzo Romagnoli.

Spetterà al professor Claudio Spadoni, storico dell’arte e già direttore del Museo di Arte Moderna di Ravenna (MAR), raccontare questo sublime dipinto che De Chirico realizzò nel 1949 su commissione di Giuseppe Verzocchi.

L’iniziativa, promossa dall’Assessore alla Cultura Valerio Melandri, con la direzione artistica del Dirigente alla Cultura Stefano Benetti è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Forlì presieduta da Raffaella Alessandrini.

Le parole dell’Assessore Melandri: “le aspettative per la serata dedicata al maestro De Chirico sono elevatissime. La magnificenza dell’opera e l’esperienza del Prof. Spadoni, d’altronde, non potrebbero lasciar intendere altrimenti. Così come successo con il Palmezzano, ci aspettiamo da parte dei forlivesi una grande partecipazione e un forte entusiasmo a riprova del fatto che questa città ha fame d’arte e di cultura. Un appetito che questa Amministrazione intende soddisfare giorno dopo giorno, in un percorso di riscoperta e valorizzazione del nostro patrimonio artistico mai sperimentato prima.”

“L’opera La forgia di Vulcano di Giorgio De Chirico – spiega il professor Spadoni – uno dei dipinti più importanti della Collezione Verzocchi, rappresenta un tema inconsueto per il maestro della metafisica, dedito a frequenti riprese dei motivi iconografici che lo hanno reso celebre. In realtà la scena mitologica col dio Vulcano nella sua officina, attorniato da alcuni aiutanti, mentre sviluppa in modo originale il tema del lavoro indicato dal committente, costituisce un ulteriore esempio dell’attenzione dell’artista alla mitologia classica, a partire dalle opere dei suoi esordi sulla scia di Böeklin.  Ma qui, con  precisi riferimenti a grandi maestri seicenteschi  come Rubens o Velaszquez, autori anch’essi di dipinti con lo stesso soggetto. Riferimenti che potrebbero sorprendere se si pensa che De Chirico aveva stigmatizzato “la mania del Seicento”, non risparmiando critiche anche a Caravaggio, non a caso riscoperto da Roberto Longhi, il grande critico irriducibile nemico. Ancor giovane, infatti, aveva stroncato, seppure genialmente, una mostra dechirichiana a Roma con una raccolta di capolavori degli anni della Metafisica.  Episodio che segnò la vita dell’artista che da allora, dopo una ‘folgorazione’ alla Galleria Borghese davanti a  Tiziano, si proclamò ‘pictor classicus’, dunque estraneo ai rivolgimenti dell’arte moderna, dedicandosi anche all’esecuzione di copie o a rielaborazioni di dipinti di maestri del passato.  La forgia di Vulcano ne costituisce un chiaro esempio a quasi trent’anni di distanza, per quanto De Chirico si fosse dedicato nel  frattempo  anche a  motivi  diversi, come Mobili nella valle, Gladiatori in una stanza, Autoritratti, oltre che a repliche, a lungo deprecate, di opere della stagione metafisica come le ben note varianti di Piazze d’Italia”.

L’opera La forgia di Vulcano è parte integrante della prestigiosa Collezione Verzocchi di Palazzo Romagnoli. Questa collezione, nata dalla volontà di Giuseppe Verzocchi, affermato imprenditore delle costruzioni d’origine forlivese, e donata al Comune di Forlì nel 1961, raccoglie settanta quadri di artisti italiani di generazioni diverse e di diverse tendenze artistiche, da Guttuso a Donghi, da Vedova a De Chirico, uniti da uno stesso filo conduttore: Il Lavoro.

La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione.
Per maggiori informazioni e per prenotarsi:
E-mail: biglietteria.musei@comune.forli.fc.it
Tel: 0543 712627