Torna all’Antoniano il “Vintage e non”

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27ᵃ edizione del mercatino solidale dal 14 al 17 ottobre

BOLOGNA – Dal 14 al 17 ottobre torna l’iniziativa “Vintage e non” dell’Antoniano di Bologna. Al mercatino solidale sarà possibile acquistare abiti e accessori vintage per tutte le età per aiutare i bimbi con fragilità fisiche e cognitive a superare i momenti difficili e a costruire un futuro più sereno.

Per questa edizione, il mercatino solidale cambia location: il temporary shop benefico si terrà infatti nello storico studio televisivo dell’Antoniano, da cui ogni anno va in onda su Rai1 lo Zecchino d’Oro.

Il mercatino sarà aperto dalle 10 alle 18.30, con accesso da Via Guinizelli 3.
Gli ingressi saranno contingentati in rispetto alle vigenti norme anti-covid e sarà consentito l’accesso tramite greenpass in corso di validità.

Lo storico mercatino solidale, arrivato alla 27ᵃ edizione, sostiene da sempre le attività del Centro Terapeutico di Antoniano, che dal 1982 segue bambini con fragilità fisiche e cognitive, aiutandoli a superare i momenti difficili e a costruire un futuro più sereno.

L’intero ricavato sarà, infatti, utilizzato per donare ore di supporto riabilitativo specialistico ai piccoli pazienti del centro terapeutico che ogni anno segue oltre 500 bambini con le loro famiglie, con terapie specializzate di psicologia, neuropsichiatria infantile, logopedia, fisioterapia, psicomotricità e musicoterapia.

«Grazie al mercatino “Vintage e non” – commenta Annarosa Colonna, medico in Neuropsichiatria infantile, che collabora con il Centro Terapeutico di Antoniano – la seconda vita di un abito può trasformarsi in ore di terapia e nuove opportunità per bambini che hanno bisogno di trovare la loro strada per crescere. Grazie all’ultima edizione del “Vintage e non”, abbiamo garantito oltre 500 ore di terapia per i bimbi fragili che ogni giorno accedono al nostro Centro. Anche per questa edizione, invito tutti i bolognesi a partecipare a questo evento: un piccolo gesto, come l’acquisto di un abito, può riportare serenità nella vita di un bambino con delle difficoltà e aiutarci a sostenere ancora più famiglie».