Rimini

Sagra Malatestiana, gli strumenti di Leonardo rivivono a Castel Sismondo

La rassegna della Sagra dedicata alla musiche antiche prosegue mercoledì 11 settembre con un concerto dedicato al genio rinascimentale

RIMINI – Rivivono gli strumenti musicali immaginati da Leonardo da Vinci nel concerto proposto mercoledì 11 settembre (ore 21) dalla Sagra Musicale Malatestiana che rende un originale omaggio al genio rinascimentale nell’anno in cui si celebra il quinto centenario della scomparsa.

Con la voce di Arianna Lanci a Castel Sismondo prendono parte al terzo appunto dedicato alle musiche antiche Marianne Gubri all’arpa rinascimentale, Marco Muzzati alle percussioni, salterio e anche voce recitante e Adriano Sangineto ad alternarsi ad alcuni strumenti a tastiera immaginati da Leonardo: la viola organista, l’organo di carta e la piva a vento.

“Leonardo – spiega Arianna Lanci – speculava sul significato della musica, ideava strumenti musicali ingegnosi e complessi, progettava scenografie per grandi spettacoli musicali di corte, si dedicava a studi di acustica musicale e, non da ultimo, componeva lui stesso particolarissime miniature musicali. I suoi famosi rebus presentano infatti la notazione musicale combinata con sillabe, parole o frammenti di parole, andando a formare, sfruttando i nomi delle note, motti e piccole frasi. Alcuni di questi rebus, trascritti sia per il testo poetico che per quello musicale, vengono a vivere di vita propria come piccoli brani musicali, antiche gemme sonore a partire dalle quali nasce l’idea di questo concerto dal titolo Poesia dell’Invisibile”.

Se in pittura la grandezza di Leonardo è consistita nel sondare il terreno dell’interiorità, riportandoci con i suoi ritratti all’invisibile fondo dell’animo umano, non è forse un caso che la musica sia stata da lui definita nel ‘Paragone delle arti’ come figurazione delle cose invisibili.
“Non sappiamo – continua Arianna Lanci – se a partire dalle intuizioni leonardesche presero vita esemplari funzionanti dei suoi strumenti. Certo è che gli schizzi e le annotazioni del genio di Vinci hanno consentito al liutaio Michele Sangineto di porci in un contatto reale con quelle stesse intuizioni, facendole risuonare oggi, in un itinerario musicale tra i più grandi compositori del Rinascimento e tra i principali generi in voga nelle corti italiane all’epoca di Leonardo”.

Ingresso: 10 euro. Prevendita al Teatro Galli, dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 14 e martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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