Questa sera Guido Crainz e Massimo Storchi dialogano su identità collettiva europea, memorie e culture

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Mercoledì 1 dicembre alle 21 l’incontro – promosso in collaborazione con Istoreco – è in programma al Teatro San Prospero

Guido Crainz

REGGIO EMILIA – Mercoledì 1 dicembre nuovo appuntamento della rassegna di incontri e spettacoli “European dream”, dedicata alla cittadinanza europea e ai diritti civili, promosso da Arci Reggio Emilia e Iniziativa laica e realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e la media-partnership di Left. Alle ore 21, al Teatro San Prospero di Reggio Emilia (Via Guidelli, 5), in collaborazione con Istoreco, è in programma un dialogo tra gli storici Guido Crainz  e Massimo Storchi, a partire dalla presentazione del volume “Calendario civile europeo. Per un confronto di memorie e culture”, sull’identità collettiva europea.

La Brexit e i recenti contrasti tra Unione Europea, Polonia e Ungheria sul tema dei diritti civili costituiscono dei punti critici per la tenuta della democrazia europea e per il progetto stesso dell’Unione. Un progetto che aveva tratto nuovo impulso dalla caduta del Muro di Berlino e che nel 2004 l’allargamento a molti paesi ex comunisti sembrò confermare. Eppure elementi di crisi affioravano già allora, ben prima della bufera finanziaria internazionale del 2008, con gli sconvolgimenti che essa ha indotto e i segni profondi che ha lasciato. Come misurarsi con essa? Alle radici della crisi attuale vi sono certamente ragioni politiche ma anche responsabilità, inerzie e inadeguatezze della cultura. Ancora oggi risulta centrale ma al tempo stesso insufficiente l’ispirazione di fondo della Dichiarazione Schuman del 1950, secondo cui l’Europa si sarebbe costruita “attraverso realizzazioni concrete, creando dapprima una solidarietà di fatto”. Centrale, come l’approvazione stessa del Recovery Fund ha confermato, ma insufficiente se non sostenuta dalla costruzione di una “opinione pubblica europea”, per dirla con Habermas, da una rete di relazioni culturali capaci di far avanzare il dialogo e una riflessione sulle ferite del Novecento, capace di superare le differenti memorie e narrazioni nazionali. In grado di costruire un Calendario civile europeo in grado di sciogliere “i nodi storici di una costruzione difficile” e di contribuire alla costruzione di un’identità collettiva europea.

L’ingresso all’incontro è libero con prenotazione consigliata. Per informazioni e prenotazioni scrivere a prenotazioni@giornatedellalaicita.com, indicando nome, cognome, numero di telefono e numero di posti che si intende riservare (massimo 4 a prenotazione).

Per accedere al luogo di svolgimento dell’incontro è necessario essere in possesso di Green Pass personale, da mostrare all’ingresso, e attenersi alle disposizioni vigenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria SARS-CoV-2.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI – Dopo l’incontro con Guido Crainz e Massimo Storchi, la rassegna  ‘European dream’ prosegue con un ultimo appuntamento in programma mercoledì 15 dicembre, ore 21 al Laboratorio Aperto (via Emilia San Pietro, 44/C) sul tema Ridurre le disuguaglianze: la sfida dell’Unione Europea con Patrizia Luongo del Forum Disuguaglianze Diversità e Federico Alessandro Amico, presidente della Commissione Parità e Diritti della Regione Emilia-Romagna.

Guido Crainz

Già docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo, ha dedicato le sue ricerche alla società rurale europea dell’Ottocento e del Novecento, alla storia dell’Italia contemporanea – con particolare riferimento alla seconda metà del Novecento – alla storia dei media e al rapporto fra media e comunicazione storica. Editorialista di Repubblica, è autore di numerose pubblicazioni, tra le più recenti: Autobiografia di una repubblica. Le radici dell’Italia attuale (2009), 2009, Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di oggi (2012), Diario di un naufragio. Italia, 2003-2013 (2013), Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi, (2015), Il Sessantotto sequestrato (2018). Con Angelo Bolaffi ha curato il Calendario civile europeo (2019).

Massimo Storchi

Storico e archivista. Dirige il Polo Archivistico del Comune di Reggio Emilia, gestito da Istoreco, ed è direttore della rivista RS-Ricerche Storiche. Ha pubblicato diversi saggi su Resistenza e lotte politiche e sociali nel dopoguerra in Emilia-Romagna, con attenzione particolare al tema della violenza. Suoi contributi sono stati tradotti in Gran Bretagna, Germania, Russia. Fra i suoi titoli: ‘Combattere si può vincere bisogna. La scelta della violenza fra Resistenza e dopoguerra. Reggio Emilia 1943-1946’, (Marsilio Editori, 1998), ‘Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di “Azor”’ (Aliberti, 2005), ‘Il sangue dei vincitori. Saggio sui crimini fascisti e i processi del dopoguerra (1945-1946)’ (Aliberti, 2008), ‘Question Time. Cos’è l’Italia. Cento domande (e risposte) sulla storia del Belpaese’ (Aliberti, 2011), ‘Il patto di Katharine. Gli strani casi di Dario Lamberti’ (Aliberti, 2012), ‘Anche contro donne e bambini. Stragi naziste e fasciste nella terra dei Cervi’ (Imprimatur Editore, 2016).

EUROPEAN DREAM – PER “UN CALENDARIO CIVILE EUROPEO”: MERCOLEDÌ 1 DICEMBRE GUIDO CRAINZ E MASSIMO STORCHI DIALOGANO SU IDENTITÀ COLLETTIVA EUROPEA, MEMORIE E CULTURE