Piacenza Jazz Fest: Gianni Azzali in solo e tanto “Altro Festival”

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azzali – bardini

PIACENZA – Quello di mercoledì 29 marzo alle 21.15 nella Basilica di S. Savino (via Giulio Alberoni, 35) che vedrà protagonista il flautista e sassofonista Gianni Azzali è un triplice regalo. Un regalo che Azzali ha fatto a se stesso scegliendo un luogo di grande atmosfera con un’acustica perfetta per il tipo di programma che ha in mente, dopo vent’anni di successi e soddisfazioni vissuti in veste di direttore artistico del Piacenza Jazz Fest. Un regalo che la sua musica, fatta di flauti, il sax soprano e un pizzico di effetti elettronici e tanta creatività, porterà a tutti coloro che verranno ad ascoltarlo. Ma soprattutto un regalo all’Associazione “L’albero di Joshua”, che si occupa di sostenere i progetti che la dottoressa Francesca Lipeti porta avanti in Kenya, a cui sarà devoluto l’intero ricavato dell’offerta che verrà elargita all’ingresso. Il musicista ha usato la lingua Swahili per il titolo di questa sua performance, “Peke yako”, che significa “da solo”.

Nel corso dell’ultima settimana di marzo ci saranno almeno altre due occasioni per ascoltare della buona musica. La prima si terrà il 28 marzo alle 21.30 alla Sosteria (via Emilia Pavese, 85/A) e vedrà esibirsi il Lua Nova Trio, un gruppo formatosi grazie ad affinità musicali approfondite nel corso di studi comuni al Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara che unisce la voce di Sara Tinti, la chitarra di Claudio Francica e la batteria di Gianfilippo Invincibile. Come può far intuire la scelta del nome, il repertorio del trio si basa sulla musica brasiliana e le sue diverse declinazioni, dal repertorio degli afro-sambas, della bozza nova, della musica d’autore fino a brani originali.

La seconda occasione è programmata per giovedì 30 marzo sempre alle 21.30 al Dubliners Irish Pub (via San Siro, 24) con il Blue Spheres 4ET, formato da mauro Negri al sax alto e clarinetto, Michele Bianchi alla chitarra, Alex Carreri al basso elettrico e hollowbody e Michele Morari alla batteria.

Entrambi i concerti, come quasi tutti quelli dell’Altro Festival, non richiedono un biglietto, ma sono ad ingresso libero; ovviamente, per assicurarsi un posto a sedere, necessita prenotare direttamente presso i locali coinvolti.

Venerdì 31 marzo alle 18.30 presso lo Spazio BFT (vicolo Edilizia, 25) avrà un luogo una tavola rotonda con i fotografi Angelo Bardini, Gabriele Lugli, Pino Ninfa, Marco Rigamonti e Carlo Rossetti intervistati dal giornalista del quotidiano “Libertà” Pietro Corvi dal titolo “Fotografare la musica”. L’incontro intende mettere a confronto diverse sensibilità fotografiche e di stile, sarà inoltre l’occasione per raccontare dei concerti nei club e durante i festival dal punto di vista dei fotografi.

Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano affiancata dalla Regione Emilia-Romagna, dal Ministero della Cultura tramite il FUS e, da quest’anno, dalla Fondazione Ronconi Prati e da alcune preziose realtà private che credono in questo progetto.

Per ricevere tutte le informazioni sui concerti del Piacenza Jazz Fest basterà rimanere connessi alle pagine Facebook, Twitter e Instagram del Piacenza Jazz Club o consultare il sito www.piacenzajazzfest.it che sarà aggiornato dopo la presentazione in oggetto.

In collaborazione con i gestori dei locali

SOLO PER UNA BUONA CAUSA: GIANNI AZZALI PROTAGONISTA DI UN CONCERTO NELLA BASILICA DI S. SAVINO

Durante la settimana altri due concerti di musica dal vivo in due locali piacentini e una tavola rotonda sul rapporto tra musica e fotografia per “L’Altro Festival”