Omaggio di Cesena a Giovanni Cappelli

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In calendario incontri e mostre nel venticinquesimo della scomparsa dell’artista

Comune di CesenaCESENA – Cesena rende omaggio a Giovanni Cappelli nel venticinquesimo della sua scomparsa e lo fa attraverso tre appuntamenti che accompagneranno l’inverno artistico della città malatestiana. Oltre alla mostra curata dal Comune di Cesena e allestita negli spazi della Pinacoteca Comunale fino al 6 gennaio, sono altri due gli appuntamenti che celebrano l’artista cesenate.

Sabato 23 novembre all’Abbazia del Monte è in programma un intero pomeriggio dedicato all’artista cesenate. Si parte alle 16 con una visita guidata al ciclo pittorico con le storie bibliche di Ruth, Ester e Giuditta, eseguito da Cappelli nel 1946. Segue un incontro nella Sala Capitolare dal titolo “La voce del pittore: parole e immagini” a cui parteciperanno l’Assessore all’Economia del territorio Luca Ferrini, don Piero Altieri, il giornalista e studioso d’arte Orlando Piraccini e Dom Gabriele dall’Ara.

Inaugura il 7 dicembre alle 18 e sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio una seconda esposizione che completa il ciclo di incontri ed esposizioni dedicate a Giovanni Cappelli. La mostra, dal titolo “La pittura come speranza: oltre 30 opere del pittore cesenate provenienti da collezioni private”, è curata della Galleria d’Arte Damasco e allestita negli spazi della stessa.

Giovanni Cappelli (Cesena, 1923 – Milano 1994) appartiene, assieme ai pittori Alberto Sughi e Luciano Caldari, alla “Scuola di Cesena”. Cappelli si è formato a Bologna dove ha frequentato il Liceo artistico e successivamente i corsi della Scuola del Nudo tenuti da Virgilio Guidi all’Accademia delle Belle Arti. Le sue prime opere risentono dell’influenza di Fattori e del Viani e del suo vissuto nella provincia romagnola: i soggetti sono il mercato, la campagna, le strade della sua città. Al mondo dei contadini e degli umili e alla terra romagnola è ispirata la sua prima personale nel 1953 a Milano. Nel 1956 è stato invitato alla Biennale di Venezia mentre nel 1959, spinto dal desiderio di confrontarsi con le ultime ricerche figurative, si trasferisce a Milano dove stringe contatti con Banchieri, Vaglieri, Ferroni, e con quegli artisti che erano alla ricerca di un nuovo modo di affrontare la figurazione e dipingere la realtà. A contatto con la città metropolitana Cappelli ha abbandonato i soggetti rurali per concentrarsi sull’opprimente realtà delle periferie milanesi. Numerose sono le mostre allestite negli anni Settanta, Ottanta e Novanta e le partecipazioni a importanti manifestazioni artistiche e nazionali. Giovanni Cappelli è morto a Milano il 5 marzo 1994.

Dal 16 novembre al 22 dicembre, nel corso del fine settimana saranno organizzate visite guidate gratuite alla mostra e al patrimonio della Pinacoteca con inizio alle 15, 16 e 17. Durante tutto il periodo dell’esposizione l’ingresso alla Pinacoteca sarà gratuito.