“Nel tempo che ci resta”, elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino al Teatro degli Atti

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Il tempo che ci resta-® Laila Pozzo

RIMINI – Un cantiere abbandonato a Villagrazia, il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte. In questo cantiere un uomo fa rotolare per terra delle arance. Tra le lamiere appaiono quattro figure che il profumo delle arance ha tolto dalle ombre. Si chiedono dove sono, qual è la terra in cui si trovano. Si riconoscono. Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha lanciato le arance si presenta. È Tommaso Buscetta, il pentito di mafia. Le anime delle due coppie e del pentito si incontrano in questo cantiere abbandonato e si raccontano nel testo scritto e diretto da César Brie, in scena mercoledì 23 marzo alle 21 al Teatro degli Atti (via Cairoli, 42).

In scena cinque personaggi, tutti scomparsi. Agnese, la moglie di Paolo Borsellino, è stata l’ultima ad andarsene. Per vent’anni aveva cercato inutilmente la verità. Prima di lei se n’era andato il pentito che aveva fornito le chiavi a Giovanni e Paolo per capire la mafia dall’interno. Dieci anni prima della sua uscita di scena, nell’arco di due mesi in quella tragica estate del 1992, erano stati uccisi Giovanni e Francesca e poi Paolo. Si ritrovano da morti, in un cantiere abbandonato, tra resti di macerie e lo sfondo del mare, per raccontare cosa è successo prima e cosa è accaduto dopo e ricomporre così la mappa devastata di un paese che amavano ma che non accettavano e che, proprio per questo, cercavano di cambiare. Ed è l’amore che emerge, malconcio, pieno di polvere e detriti.

Frutto di un lavoro di ricerca durato oltre due anni, Nel tempo che ci resta porta in scena l’eroismo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso del dovere. Avvenimenti ed emozioni che si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere. Dalle biografie dei protagonisti emerge la storia della mafia siciliana dal dopoguerra fino agli anni ’90 e la denuncia dell’intreccio tra criminalità organizzata, affari, politica, servizi segreti deviati.

Allontanandosi dall’idea di creare un documentario teatrale, lo spettacolo si presenta piuttosto come un’elegia, un atto d’amore e di gratitudine nei confronti di chi ha dedicato e oggi continua a dedicare la sua vita alla collettività e a una concreta testimonianza di coerenza, etica e giustizia. Il racconto della tragedia che ha segnato le vite dei due magistrati e delle loro famiglie non dimentica, nello spettacolo, i momenti di luce, di gioia, di ironia: l’amore di Giovanni e Francesca, di Paolo ed Agnese; gli scherzi tra i due amici; la serenità della loro infanzia.

“Il nostro scopo – si legge nelle note di regia – non è fare un documento ma costruire un fatto artistico dove verità, poesia, rigore e indagine possano unirsi. Questo spettacolo dunque non è la biografia di Falcone e Borsellino ma un omaggio, un monumento a questi due uomini e a questo ex uomo d’onore che li accompagna, li ama, e come noi viene sedotto dalla loro caparbietà, intelligenza, onestà e purezza”. In scena al fianco di César Brie, Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile.

Lo spettacolo, che sarà replicato per le scuole giovedì 24 marzo alle 10, fa parte delle iniziative della Settimana della Legalità e promosse dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini in collaborazione con il coordinamento provinciale di Libera e i comuni di Rimini, Bellaria Igea- Marina e Santarcangelo di Romagna.

Biglietti 12/10 euro

Biglietteria Teatro Galli (piazza Cavour 22, Rimini) tel. 0541.793811, dal martedì al sabato dalle 10 alle 14 e il martedì e il giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30; e-mail biglietteriateatro@comune.rimini.it. Per informazioni: www.teatrogalli.it

NEL TEMPO CHE CI RESTA

Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 

testo e regia César Brie
e con Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile
allestimenti scenici Camilla Gaetani
musiche Pablo Brie
produzione Campo Teatrale, Teatro dell’Elfo

mercoledì 23 marzo, ore 21
giovedì 24 marzo, ore 10 – matinée per le scuole
Teatro degli Atti