Mostra “Dottori&Infermieri” per “vedere e parlare” del grande impegno delle attività sanitarie

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Dalla Fumettoteca Regionale un sentito omaggio e doveroso riconoscimento della professionalità ospedaliera

FORLÌ – Dall’inizio del mese di febbraio alla Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati “Calle”, via Curiel 51 Forlì, è presente la nuova proposta espositiva, con la Mostra intitolata “Dottori&Infermieri“, proposta di iniziativa per il sentito omaggio e doveroso riconoscimento, a 360 gradi, della professionalità ospedaliera. Anche se molti potrebbero non aver mai sentito parlare di fumetti medici prima, la professione medica e infermieristica è stata rappresentata attraverso la Nona Arte in tantissimi fumetti fin dagli anni ’30. Dottori e infermieri, appunto, storie realistiche o umoristiche, con il Dottor Faust, Dr. Kildare, Dr. Rex Morgan, Air Hawk e l’orientale Dr. Black Jack per citarne solo alcuni. Vanno, poi, menzionati anche il Dottor Smock, Dottor Puffo, il clown dottore dei Simpson e la divertente parodia disneyana del Dr. House, con Topolino nelle ovvie vesti del Dr. Mouse. La “Letteratura Disegnata“, come la definiva Hugo Pratt, è in grado di offrire un percorso accessibile ai lettori, pazienti, operatori sanitari, per impegnarsi con argomenti legati alle varie complicanze sociali. Per evidenziare questo genere, ecco pronto l’allestimento di “Dottori&Infermieri” che, grazie all’impegno dello Staff Fumettoteca, propone una varietà di titoli in mostra con centinaia e centinaia di documenti, una esposizione online per esplorare un piccolo spaccato delle testate fumettistiche di settore, accluso, sempre nel pieno rispetto di tutte le normative anti-Covid19, ad una esposizione in sede di documenti consultabili, all’attenzione del grande pubblico.
Ecco i medici e infermieri in attrezzatura chirurgica disegnata in stile fumetto che, a seguito dell’iniziativa di solidarietà, con migliaia di fumetti donati dalla Fumettoteca al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Forlì, omaggia tutte le persone impegnate nelle dure attività ospedaliere. Molti i personaggi dell’universo fumettistico legati all’attività medica, l’identità segreta di Wonder Woman era quella di Diana Prince, un’infermiera dell’esercito, il Mitico Thor aveva come identità segreta l’ospite mortale dottor Donald Blake, con a seguito la capace infermiera Jane Foster, così come il Doctor Strange, innanzitutto, è un chirurgo medico. Il fumetto Infermiera della Notte, nato negli anni ’60, si è evoluto adattandosi ai tempi creando un personaggio specifico che fornire assistenza sanitaria all’intera comunità di supereroi, da Daredevil a Captain America fino a Doctor Strange. Questi sono solo alcuni esempi di una vasta gamma di pubblicazioni che utilizzano il fumetto per raccontare storie mediche. Il medium fumetto combina il significato esplicito di parole e simboli con l’espressività astratta dell’arte per creare un linguaggio unico, quello della Letteratura Disegnata, un mezzo di comunicazione che nelle testate dedicate alle infermiere, le vede descritte come indipendenti, capaci e intelligenti, in grado di leggere le situazioni mediche. Le narrazioni delle storie, in taluni casi stereotipate, sono fortemente caratterizzate dal messaggio diretto come l’assistenza infermieristica fosse un campo in cui le donne potevano ottenere l’indipendenza. I primi fumetti sul tema hanno avuto un ruolo definito nel plasmare la concezione delle nozioni su cosa significhi essere un dottore/ssa o infermiere/a, e cosa ci si sarebbe potuto aspettare nel lavorare in un ospedale, storie che hanno intrattenuto generazioni e generazioni di adolescenti, forse anche influenzandone le scelte e spingerli ad avviarsi nelle attività mediche.
Senza alcun dubbio oramai molte persone sono a conoscenza che con i fumetti possono rendere comprensibili anche argomenti non facili e affrontare temi scottanti, nell’ambito sanitario possono essere un aiuto per veicolare verità profonde di medicina e salute, rendendola fruibile con maggior immediatezza rispetto al linguaggio scritto o parlato. Gli anni ’50 furono un periodo di grave carenza di infermiere e non era raro che i fumetti romantici inserissero una pagina sulla professione infermieristica, descrivendo l’assistenza infermieristica come un’occupazione onorevole, spiegando la varietà di opzioni aperte ai giovani interessati al settore, e offrendo opportunità di lavoro. Per questi motivi negli albi a fumetti del periodo si potevano trovare pagine, da compilare e spedire, che invitavano a richiedere ulteriori informazioni sulle scuole professionali infermieristiche. Le pubblicazioni fumettistiche hanno pregi non indifferenti, possono arrivare anche a persone con un livello di inadeguata competenza culturale e linguistica, mentre i più giovani sono a loro agio con i fumetti perché parlano un linguaggio che conoscono bene, inoltre il racconto a fumetti raggiunge i bambini con estrema facilità, rendendo possibile spiegare ciò che non lo è con le parole. Presso i locali della Fumettoteca Alessandro Callegati “Calle”, unica in tutta la Regione Emilia Romagna, si possono prendere in visione le innovative proposte del ricco Calendario per le attività che lo Staff Fumettoteca, grazie anche al supporto del Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2, il Comitato di Quartiere Ca’Ossi e l’Associazione Culturale 4Live, mette in atto alla “Biblioteca dei Fumetti”, aperta anche quando le altre biblioteche sono chiuse. Per conoscere dettagliatamente le iniziative  339 3085390, fumettoteca@fanzineitaliane.it – www.fanzineitaliane.it/fumettoteca.
Foto: Manifesto dell’evento e l’esperto Gianluca Umiliacchi alla Fumettoteca Alessandro Callegati “Calle”