Laser a pompa solare per applicazioni spaziali: finanziato il progetto internazionale “APACE”, l’Università di Parma nel network di ricerca

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Il gruppo di Parma, con le docenti Anna Painelli e Francesca Terenziani del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, sarà responsabile della caratterizzazione spettroscopica e della modellizzazione teorica dei sistemi di interesse

PARMA – È stato finanziato dalla Commissione Europea (programma Pathfinder Challenge) il progetto APACE, per lo sviluppo di laser a pompa solare per applicazioni spaziali. L’Università di Parma è nel network di progetto con il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (SCVSA), e in particolare con le docenti Anna Painelli e Francesca Terenziani.

APACE è incentrato sul design e lo sviluppo di laser innovativi che, sfruttando la capacità dei batteri fotosintetici di concentrare la luce solare, potranno essere pompati direttamente dal sole. Questi dispositivi innovativi di ispirazione biologica rappresentano una nuova tecnologia per l’utilizzo dell’energia solare e potranno essere fabbricati in situ sulle stazioni spaziali per la produzione e trasmissione wireless di energia nello spazio o verso la terra.

Il progetto è pienamente in linea con le tematiche del programma La sfida della complessità per lo sviluppo sostenibile: verso la Rigenerazione – COMP-R finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca a favore del Dipartimento SCVSA nell’ambito dell’azione “Dipartimenti di Eccellenza” per il quinquennio 2023-2027, e in particolare con la tematica strategica TS4-Energia.

Il network APACE, guidato da Luca Celardo dell’Università di Firenze, coinvolge 9 istituti di ricerca in Italia, Regno Unito, Polonia e Germania. Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma sarà responsabile della caratterizzazione spettroscopica e della modellizzazione teorica dei sistemi di interesse.