“L’Artefice di Paolo Torno sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino”

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Dopo “Spinacino”, il consulente in Filosofia Integrata, mediatore Zooantropologico ed educatore Sociale, presenta la sua fatica letteraria

SAN CLEMENTE (RN)  – Dopo il debutto con “Spinacino” (2022), un albo illustrato per bambini di ogni età che parla di scelte, del viaggio per diventare grandi restando bambini, con una strizzatina d’occhio alla cucina, fucina alchemica dei desideri, arriva L’“Artefice” (pubblicato a marzo 2023). Si tratta della seconda fatica letteraria del consulente in Filosofia Integrata e mediatore Zooantropologico di San Clemente, Paolo Torno (45 anni) che, tra le altre cose, a maggio sarà anche presente al “Salone Internazionale del Libro di Torino”.

L’ARTEFICE

“Il libro “L’Artefice: racconti in armonia e obbedienza”, nasce così dalla mia tesi di laurea in Filosofia Integrata, un viaggio lungo 6 mesi tra simboli, arte, letture, viaggi (mentali e non), scoperte alchemiche e tante notti insonni – spiega Torno -.Terminato il mio percorso universitario ho pensato che quel che era ed è l’essenza di quelle parole, potesse essere di aiuto a qualcun altro, così è nata l’idea, (sostenuta dai miei cari e dagli amici), di trasformarlo in un libro.

Perchè armonia? Semplicemente perché senza non si vive e va coltivata, saggiando le note stonate e imparando a raddrizzare il tiro con la nota successiva, rendendoci attori e protagonisti delle nostre scelte. Perché obbedienza, beh questo dovete scoprirlo voi!

All’interno troverete i compagni di viaggio che mi hanno supportato e sopportato durante questo viaggio, ognuno con i propri mostri, ognuno con i propri desideri, ognuno splendidamente speciale… altro che eroi, qui parliamo di tutt’altro”.

LA CONCHIGLIA COME IMMAGINE DELLA COPERTINA E LA DEDICA AI FIGLI

“Ho scelto come immagine di copertina una conchiglia che se accostata all’orecchio porta i suoni del mare, delle meraviglie e del nostro cuore; cuore che spero i miei figli (Maia di 11 anni e Nathan 9 ndr), a cui questo libro è dedicato, ascoltino sempre.

Ho deciso di pubblicarlo in autonomia, come il mio primo libro Spinacino, e lo potete trovare su Amazon anche in formato kindle o sul mio sito www.paolotorno.it.

A giorni partiranno le prime presentazioni e letture, tra un aperitivo semplice, un racconto e un po’ di musica, in natura a passi lenti. A maggio sarò presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, se volete passare a trovarmi e poi da lì chissà. Intanto nel calderone ci sono altri due libri che aspettano che mi rimetta in viaggio per essere terminati e “sfornati””.

Le prossime date on tour di presentazione del libro saranno il 14 aprile, al podere ludico Fabella a Gradara, e il 15 Aprile al Parco Cristallo di Gesso, poi anche a Legnano, ma ancora deve essere fissata la data”.

PROGETTI PER IL FUTURO?

“Molti come sempre: una specializzazione in Terapista Alimentare e Musicoterapista, un centro estivo, una scuola che parli di profumi semplici e piccoli passi, quelli di una volta, quelli che si facevano sui piedi del papà tenendo le sue mani nelle mani, un po’ ridendo, un po’ stando attenti, piano piano per imparare a camminare da soli, per scoprire il proprio viaggio.

Per ulteriori info: info@paolotorno.it

BREVE BIO

Paolo Torno lavora come consulente in Filosofia Integrata, mediatore Zooantropologico, oltre ad essere un educatore Sociale per bambini e ragazzi con abilità speciali.

Insegna, in istruzione parentale alle secondarie, arte, musica e scienze.

Da sempre progetta, crea e cerca di aiutare le persone a ritrovare la propria bellezza, facendo una cosa molto difficile (anche per lui molte volte), e cioè mettersi in ascolto.

Ama la cucina e la musica tanto da trasformare tutto il suo percorso in un mix di cucina filosofica, consulenze e ritiri esperienziali per grandi e piccoli.

L’idea di ritrovare se stessi, il proprio tempo, spazio e armonia con semplici cose alla portata di tutti.

Per testare nella realtà questa ipotesi ha rimesso in piedi e riallestito con la sua compagna un vecchio camioncino Volkswagen ribattezzato “Argo”, offrendo la possibilità a chiunque di ritrovare la semplicità anche con l’inaspettato, trasformando un mezzo in un essere del tutto nuovo, in un salotto della nonna dove prendere un tè, una fetta di torta o lasciarsi cullare dal proprio racconto e, perché no, ritrovare se stessi aiutati nel percorso dove necessario.

Vaga spesso pellegrino per qualche giorno al mese, per ricentrare la sua anima, al di là dei ruoli e delle maschere e li, in giro, come un silenzioso monaco, scrive della vita che lo pervade e osserva ed è libero.