Il 21 e il 22 aprile, a Palazzo Farnese, il convegno sul rapporto tra Giacomo Leopardi e Pietro Giordani

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PIACENZA – Nel 1817 Leopardi stampa, a Milano, la sua traduzione del libro II dell’Eneide e ne invia una copia ad Angelo Mai, una a Vincenzo Monti e una a Pietro Giordani. Gli rispondono tutti e tre, ma solo quest’ultimo, dopo aver appreso l’età del traduttore, si rivela entusiasta. Giacomo Leopardi trova così, in Giordani, il suo primo interlocutore di alto livello. Dal 1817, quindi, inizia il rapporto di stretta confidenza tra il poeta di Recanati e il letterato piacentino, ed è proprio dell’amicizia tra Pietro Giordani e Giacomo Leopardi che si parlerà, nella cornice della Cappella Ducale di Palazzo Farnese, venerdì 21 e sabato 22 aprile prossimi.

Il convegno è stata presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi mercoledì 19 aprile al Salone Pierluigi, con l’intervento del’assessore alla Cultura e Turismo Christian Fiazza, del direttore del Piccolo Museo della Poesia di Piacenza Massimo Silvotti e della vice direttrice Sabrina Di Canio, nonché di Edoardo Callegari, Monica Lotto ed Edoardo Freschi.

L’evento sarà occasione per approfondire, in particolare, il voluminoso rapporto epistolare tra i due, perché Pietro Giordani rappresenta, agli occhi di Leopardi. non solo un individuo di grande intelligenza con cui confrontarsi, ma anche un punto di riferimento fondamentale e una figura in cui trovare consolazione. Giordani, in molte occasioni, difese Leopardi ma anche Recanati, località che nel tempo fu vista in modo pessimistico dal poeta: l’ambiente culturale che lo circondava non aveva prestigio intellettuale e, nelle rare occasioni in cui parlava con la gente del suo paese, costoro lasciano in lui pensieri tristi. L’unica gioia, per Leopardi, è il divertimento che lo aiuta a evadere dalla malinconia e dalla noia della vita, definita da lui “dolce malinconia” poiché è la causa per la quale si dedica allo studi, pertanto è anche meglio dell’allegria.

Ovviamente c’è un lungo scambio di lettere tra il poeta e Giordani a rafforzare il loro rapporto, che va oltre gli aspetti intellettuali; in tal senso, nelle giornate di venerdì e sabato, queste lettere verranno analizzate dai vari relatori che si alterneranno, con un ruolo importante affidato agli studenti dei licei Gioia e Cassinari.

Aprirà i lavori venerdì 21 alle 9.30 Tiziana Albasi, presidente della Commissione Consiliare 3, il cui intervento sarà seguito da quelli di Massimo Silvotti, Monica Lotto, Loretta Marcon e Tiziano Fermi. Nel pomeriggio di venerdì, a partire dalle 14.30, interverranno Corrado Pestelli, Edoardo Callegari e Sabrina De Canio, mentre alle 16.20 è in programma una visita ai luoghi giordaniani, la basilica di San Sisto e la chiesa di San Pietro. Nella mattinata di sabato 22 si riprenderà alle 10.30 con i saluti dell’assessore alla Cultura e Turismo, Christian Fiazza; interverranno poi Barbara Foresti, alcuni studenti del liceo artistico Cassinari e, nel pomeriggio a partire dalle 14.30, Loretta Marcon e gli studenti del liceo classico Gioia.