Hera: a Bologna un risparmio di 50.000 metri cubi all’anno di acqua potabile grazie al depuratore

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In occasione della Giornata mondiale dell’acqua la multiutility, secondo operatore nazionale nel settore del ciclo idrico integrato, rinnova l’impegno a tutela della risorsa; prioritari l’efficienza nell’uso e il contenimento dei consumi

BOLOGNA – Giornata Mondiale dell’Acqua all’insegna della consapevolezza; il Gruppo Hera in questa ricorrenza, nel 2021 dedicata al tema: ‘Il ruolo dell’acqua nella nostra società e come difenderla’, rinnova il proprio impegno per un uso responsabile della risorsa. Per la multiutility, infatti, la salvaguardia dell’acqua e il contenimento dei consumi sono esigenze di primaria importanza e la gestione del servizio, svolta in un’ottica di economia circolare, prevede obiettivi precisi e sfidanti.

Bologna: 50.000 metri cubi di acqua potabile all’anno saranno risparmiati grazie al depuratore
La conduzione del servizio idrico in un’ottica di economia circolare, iniziando dalle sedi e impianti del Gruppo, ha un esempio virtuoso proprio nei depuratori per le acque urbane gestiti dalla multiutility. A Bologna, dalla fine del 2020 l’Idar (impianto depurazione acque reflue, il più grande depuratore del Gruppo Hera con 800 mila abitanti serviti), utilizza per i propri usi tecnici la stessa acqua in uscita. Questo permetterà un risparmio annuale di circa 50.000 metri cubi di acqua potabile (50 milioni di litri). E nell’ambito del riuso delle acque depurate, il progetto più rappresentativo riguarda proprio l’Idar. Grazie a un protocollo d’intesa firmato tra Regione Emilia-Romagna, Hera (che ha investito 120 mila euro), Consorzio della Bonifica Renana, Atersir, Arpae, parte delle acque in uscita dal depuratore viene ora convogliata nei canali Navile e Savena Abbandonato per garantire la loro portata idraulica anche nei periodi siccitosi, quindi particolarmente critici per il loro ecosistema. Lo stesso progetto è stato realizzato in altri depuratori minori nel bolognese (Anzola Emilia, Calderara di Reno, Crespellano, Ozzano Emilia, Funo di Argelato, Sala Bolognese e Castel San Pietro Terme), per un valore complessivo, sommato all’Idar, di circa 10 milioni di metri cubi all’anno di acqua reimmessi nell’ambiente. La qualità di queste acque presenta parametri entro i limiti di legge e testati con frequenze stabilite.

Il contenimento dei consumi
Aumentare considerevolmente entro il 2030 l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in ogni settore fa parte dei traguardi previsti dall’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile. Il Gruppo Hera, per quell’anno, ha fissato il proprio obiettivo di risparmio idrico ad uso interno al 25%, avendo già conseguito al 2019 una riduzione del 5% (rispetto ai consumi del 2017).

Come orientarsi a un uso consapevole
Il Gruppo Hera mette a disposizione dei propri clienti numerosi strumenti gratuiti per informarli sulle caratteristiche dell’acqua che usano tutti i giorni. Nella bolletta del servizio idrico, ad esempio, è riportata l’etichetta dell’acqua, con il dettaglio (territorio per territorio) dei principali parametri di riferimento. Questi dati sono presenti pure nel report ‘In buone acque’, disponibile online, che contiene anche ulteriori informazioni sulla qualità dell’acqua gestita, controllata da quasi 3 mila analisi al giorno. L’Acquologo, invece, è l’applicazione gratuita per tablet e smartphone nata per creare un ulteriore canale di comunicazione tra Hera e i cittadini serviti. Le funzioni disponibili vanno dall’autolettura del contatore alla consultazione dei dati sulla qualità dell’acqua nel proprio comune. L’app, che solo nel 2020 è stata scaricata quasi 12 mila volte, permette ad esempio di ricevere avvisi in caso di interruzioni idriche per lavori di manutenzione ordinaria. Sul sito di Hera, inoltre, è presente un’intera area web dedicata all’acqua (www.gruppohera.it/acqua), ricca di informazioni utili e approfondimenti.

Per favorire un uso consapevole della risorsa, infine, il Gruppo Hera, primo in Italia, ha creato uno strumento gratuito, il Diario dei consumi, grazie al quale gli utenti possono verificare i propri consumi idrici per agire sui propri comportamenti, ottenendo maggior risparmio in bolletta e un impatto positivo sull’ambiente. Il progetto, condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano, vede finora coinvolte oltre 145 mila utenze domestiche e gradualmente comprenderà tutti i clienti che abbiano fornito all’azienda un proprio indirizzo mail.

Anche per le imprese idro esigenti è stato messo a punto uno strumento analogo: si tratta di un portale attraverso il quale, registrandosi, possono verificare e controllare i propri consumi. Attualmente vi sono inseriti circa 7.200 contratti, riferiti ad aziende ed enti locali.