Giorno della Memoria, Cesena rende omaggio ai concittadini ebrei deportati

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Comandini (Carlo Levi)Il programma del 27 gennaio e le iniziative delle settimane successive

CESENA – Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. E scoprirono l’orrore. Da quel momento tutto il mondo perse la sua innocenza e dovette fare i conti con la tragedia dell’Olocausto e le persecuzioni di massa.

A settantuno anni di distanza, in occasione del Giorno della Memoria, anche Cesena si raccoglie intorno alla sua comunità per non dimenticare e tramandare le testimonianze alle generazioni future perché quello che è stato non accada mai più.

Si comincia mercoledì 27 gennaio alle 11 in piazza Bufalini con una cerimonia per ricordare le persecuzioni e lo sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti e rendere omaggio ai cesenati ebrei deportati tra il 1943 e il 1944. Dopo un breve intervento del Sindaco Paolo Lucchi, il gruppo musicale Siman Tov, eseguirà brani di musica klezmer. Poi, alcuni bambini e bambine della scuola elementare “Bruno Munari” leggeranno le loro riflessioni e proposte per costruire un mondo “ colorato di pace” e consegneranno alla città la “Carovana dei portatori di pace e di memoria”.

Infine, ci si sposterà nella vicina piazza Almerici per la posa di una corona alla lapide dedicata ai concittadini ebrei deportati nei campi di concentramento: Bernard Brumer, Elena Brumer-Rosenbau, Anna Forti, Elda Forti, Lina Forti, Lucia Forti, Diana Iacchia, Dina Iacchia, Amalia Saralvo Levi, Giorgio Saralvo e Mario Saralvo

Alle 17, al Centro Cinema San Biagio sarà invece proiettato il film di Roberto Faenza “Jona che visse nella balena”. Tratto dal libro autobiografico “Racconti d’infanzia” di Jona Oberski, il film segue le vicende del piccolo Jona, bambino ebreo di Amsterdam, che nel 1942 viene deportato nel campo di Bergen-Belsen, dove passerà tutto il periodo della guerra.

Ingresso gratuito.

Sempre il 27 gennaio alle 21, in Biblioteca Malatestiana, si terrà il concerto “Omaggio all’Apocalisse: musica per la fine del tempo”, promosso dal Comune di Cesena e dal Conservatorio “Bruno Maderna”. In programma “Quatuor pour la Fin du Temps” di Olivier Messiaen, che sarà eseguito da Marco Rizzello al pianoforte, Pietro Montemagni al violino, Ferec Akbarov al clarinetto e Anna Moretti al violoncello. Presentazione di Gabriele Raspanti.

L’ingresso è libero.

Da segnalare, inoltre, che in occasione della Giornata della Memoria la Biblioteca Malatestiana aderisce al progetto “La Shoah dell’Arte”, promosso dall’associazione culturale ECAD (che significa ‘uno’ in ebraico) con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Mibact. Il progetto, a cui aderiscono vari musei, gallerie, teatri in tutta Italia, mira a mettere, per un giorno, la Shoah al centro della vita artistica del Paese mettendo in primo piano le opere di artisti coinvolti in quella terribile pagina di storia. A Cesena sarà esposto all’ingresso della Biblioteca il ritratto di Federico Comandini, conservato all’interno della Biblioteca Comandini, dipinto da Carlo Levi, celebre non solo come pittore, ma anche come autore di “Cristo si è fermato a Eboli”.

Le iniziative collegate al Giorno della Memoria proseguiranno anche nelle prossime settimane. Dal 12 al 18 febbraio ottantuno ragazzi non solo di Cesena, ma dell’intera Provincia, visiteranno il campo di concentramento di Auschwitz, nell’ambito del progetto “Promemoria Auschwitz”, realizzato dall’Associazione di promozione sociale Deina, con il Patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e organizzato a livello locale dal Centro per la Pace di Cesena.

Il 13 e il 14 febbraio, alle ore 21, nell’Auditorium dell’Istituto Corelli il collettivo internazionale “Gli eredi” presenterà lo spettacolo “Speer, architettura e|è potere”, scritto da Kristian Fabbri e interpretato da Ettore Nicoletti. Lo spettacolo, vincitore del bando europeo ATRIUM – Cultural Route (Architecture of Totalitarian Regimes of the 20th Century in Europe’s Urban Memory), è imperniato sulla figura di Albert Speer, l’architetto di Hitler, l’uomo che ha modellato le sue monumentali ambizioni architettoniche e ne ha disegnato l’immagine di potere, prima di disobbedire. Ingresso 8 euro..

Infine, lunedì 21 marzo tornerà a Cesena, per incontrare i ragazzi delle scuole superiori, Samuel Modiano, sopravvissuto alla Shoah autore del libro-testimonianza “Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esiti”.

Samuel Modiano è ormai un amico degli studenti di Cesena che hanno avuto in più occasioni la fortuna di incontrarlo e l’emozione di ascoltare il suo racconto e di conoscere la sua straordinaria umanità. L’iniziativa è promossa dall’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune di Cesena)