“Foibe, la tragedia italiana tra esuli e censura”, un approfondimento di Fausto Biloslavo su una storia taciuta

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Martedì 6 febbraio 2024 alle 18 nella Sala della Musica di via Boccaleone 19 a Ferrara. Biloslavo a Ferrara per il convegno “Foibe, la tragedia italiana tra esuli e censura”, a pochi giorni dalle celebrazioni del giorno del ricordo un approfondimento su una storia finora taciuta

FERRARA – Martedì 6 febbraio 2024 Fausto Biloslavo, scrittore e giornalista, sarà ospite di un momento di approfondimento storico sulla tragedia delle foibe e dell’esodo di decine di migliaia di italiani dalle terre istriane, fiumane e dalmate. L’evento, che si terrà nella Sala della Musica (via Boccaleone 19, Ferrara) alle 18.00, sarà occasione per ripercorrere la drammatica storia del massacro ad opera dei partigiani comunisti jugoslavi.

Per lungo tempo alle vittime non fu concesso nemmeno di essere ricordate: il Giorno del Ricordo, la giornata dedicata alla memoria degli italiani trucidati tra il ’43 e il’45, fu istituito solo nel 2004. La storia che sarà raccontata dal giornalista e reporter di guerra assumerà un significato profondo per Ferrara, poiché molti degli italiani in fuga dalla pulizia etnica di Tito giunsero proprio nella nostra città per ricostruirsi una vita lontano da quegli orrori. L’appuntamento ha lo scopo di fare chiarezza su questo drammatico capitolo della nostra storia e perché le testimonianze dei massacri delle foibe non hanno ricevuto attenzione.

“I momenti divulgativi – esordisce l’assessore Alessandro Balboni, promotore dell’iniziativa – sulla tragedia delle foibe e dell’esodo sono importantissimi, specie per la comunità ferrarese che nel dopoguerra ha accolto numerose famiglie di esuli. Per troppo tempo il ricordo dei nostri connazionali, barbaramente trucidati per la sola “colpa” di essere italiani, è stato svilito, giudicato divisivo e, da molti, addirittura negato. I massacri operati dai partigiani comunisti jugoslavi e ordinati da Tito sono stati mistificati e ignorati a lungo: basti pensare che ci sono voluti quasi settant’anni perché se ne parlasse e molti testi scolastici ancora dimenticano questo capitolo della storia italiana. Oggi, sancendo un cambio di passo, il Comune di Ferrara è parte attiva nella divulgazione di quella storia, spiegando e ricordando il dolore e le atrocità che hanno vissuto i nostri connazionali; non solo i massacri ma anche l’esodo che ne è scaturito. Penso che -conclude Balboni – sia un dovere di tutti gli amministratori ospitare e promuovere momenti di approfondimento, indagando le cause di questa tragedia e istruendo le nuove generazioni sui drammi del passato”.