Ferrara

Ferrara: Voci a confronto su ‘Cooperazione e impresa ai tempi della collera’

Ciclo ‘Chiavi di lettura’: incontro giovedì 20 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea 

FERRARA – Si presenta con un titolo provocatorio, ‘Ma la coop sei veramente tu? Cooperazione e impresa ai tempi della collera’, il nuovo appuntamento, giovedì 20 aprile alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), con ‘Chiavi di lettura’, il ciclo di dibattiti organizzati dalla testata online Ferraraitalia, che pongono a confronto differenti opinioni su questioni di attualità.

All’incontro interverranno Andrea Benini, presidente di Legacoop Estense, Vincenzo Tassinari, docente all’Università di Bologna, autore del volume ‘Noi, le Coop rosse.

Tra supermercati e riforme mancate’ e accanto a loro uno studioso di economia, esperto delle tematiche d’impresa, Lucio Poma dell’Università di Ferrara, che si soffermerà sulle compatibilità di sistema e i meccanismi della concorrenza; e un osservatore attento alle dinamiche del mondo del lavoro e alle attese del cittadino-consumatore, quale Luigi Cattani, con alle spalle esperienze in ambito sindacale e in contesti di impresa.

Coordinerà gli interventi il direttore di Ferraraitalia Sergio Gessi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Un’identità ambivalente, in parte appannata dai compromessi con il mercato e dagli scandali, in parte orgogliosamente propugnata nella riaffermazione dei valori sociali e del suo significato autentico e profondo. Per la cooperazione, a tutti i livelli, non è una stagione facile. Questi anni di neoliberalismo imperante hanno generato rughe e cicatrici: modalità di gestione non sempre coerenti con la matrice mutualistica di cui le coop sono filiazione; contenziosi con i dipendenti e con i soci, pratiche di gestione talora disinvolte che scivolano sino a non infrequenti casi di corruzione con il coinvolgimento dei loro dirigenti, ultima in ordine cronologico la vicenda della bolognese Manutencoop gravata da ombre di tangenti. Ma la sprezzante etichetta “falce e carrello” ha il suo nobile risvolto nel prodigarsi leale di tanti cooperatori e cooperative che svolgono con ammirevole impegno e capacità la loro funzione sociale, mantenendo vivi nel mercato sani principi di corretta organizzazione ed emergendo anche nel terzo settore con la qualità dei servizi resi a sostegno del welfare.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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