Emergenza sanitaria e contributi alle microimprese

49

Dal 17 dicembre è possibile presentare le richieste dei “ristori”. il bando sarà aperto fino al 31 ottobre 2021

CESENA – Sono aperti i termini per la presentazione delle domande finalizzate alla richiesta degli incentivi a sostegno delle microimprese duramente colpite dai provvedimenti di lockdown conseguenti all’emergenza Covid-19. L’Amministrazione comunale ha destinato a questo “ristoro” un pacchetto complessivo di 460 mila euro che potranno essere richiesti da tutte le realtà imprenditoriali fortemente compromesse a causa dell’attuale contesto emergenziale.

“Dall’inizio della crisi sanitaria – commenta l’Assessore allo Sviluppo Economico Luca Ferrini – abbiamo guardato al mondo delle imprese cercando di alleviare le difficoltà che imprenditori e famiglie stanno fronteggiando. Da subito infatti abbiamo eliminato il pagamento della Tari, l’imposta dei rifiuti, annullando il pagamento di gran parte della Cosap. A partire dal 17 dicembre sarà possibile dunque presentare domanda per accedere al contributo a fondo perduto. Una vera e propria ‘boccata d’ossigeno’ per le piccole imprese che sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo del tessuto economico locale, e lo facciamo concedendo a tutti i tempi necessari alla richiesta dei contributi. L’Avviso, infatti, resterà aperto per i prossimi undici mesi (31/10/20219)”. Le domande potranno essere presentate entro le ore 13 del 31 ottobre esclusivamente online tramite la piattaforma dedicata accessibile all’indirizzo www.comune.cesena.fc.it/contributi-microimprese, utilizzando le credenziali fedERa o SPID oppure smart card.

L’importo del contributo per ogni impresa corrisponde alla somma di 700 euro. Per le imprese costituite dal 1° luglio 2019 invece l’importo del contributo corrisponde a 200 euro. Inoltre, il contributo è aumentato per tutte quelle imprese che nel corso di questi mesi hanno realizzato iniziative “resilienti” finalizzate a reagire virtuosamente alle problematiche derivate dall’emergenza COVID-19. Per “azioni di resilienza”, che dovranno essere indicate nel modulo di domanda, si fa riferimento a tutte le attività o investimenti aggiuntivi o a sostegno integrativo di tali obblighi, oggettivamente riscontrabili. Sono inoltre “resilienti” attività, progetti ed investimenti intrapresi per migliorare la sicurezza, la sanificazione e la logistica organizzativa dell’impresa; rendere maggiormente flessibili gli orari di lavoro anche per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di cure familiari per i dipendenti e gli amministratori; introduzione di soluzioni digitali per la gestione delle attività d’impresa o del magazzino o della vendita; apertura e consolidamento di un canale commerciale per la vendita dei propri prodotti, tramite l’accesso a servizi specializzati per la vendita online; sviluppo di collaborazione condivisi tra due o più imprese (ad esempio, le consegne); realizzazione di reti strutturali di servizi commerciali tra loro integrati e reti di servizi messe a punto tra esercenti del medesimo bacino territoriale.

Potranno essere beneficiarie del contributo le microimprese attive che, alla data di presentazione della domanda, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, siano in possesso di alcuni requisiti: avere sede legale e/o operativa nel Comune di Cesena; avere un fatturato riferito all’anno 2019 pari o inferiore a 300 mila euro (eccetto per le imprese costituite dal 1/7/2019); avere riscontrato un calo del fatturato non inferiore al 30% rilevato alla data di presentazione della domanda, rispetto alla stessa data dell’anno precedente (eccetto per le imprese costituite dal 1/7/2019). Per tutte le altre informazioni consultare il sito dell’Ente alla sezione Bandi.

 

La rapidità dell’erogazione del contributo sarà agevolata dalla possibilità concessa all’imprenditore di autocertificare la sussistenza dei requisiti e da un’istruttoria il più veloce possibile. “Già dai primi mesi del prossimo anno saremo in grado di fare arrivare ai richiedenti i contributi – aggiunge l’Assessore Ferrini – Credo che sia un bell’esempio di fiducia tra cittadino e Pubblica Amministrazione”.