Crisi energetica, ridurre i consumi di gas metano ed energetici

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Il piano del Comune di Cesena relativo agli edifici pubblici e alle scuole elementari e medie

CESENA – Interventi strutturali e comportamenti consapevoli. Con lo scopo di affrontare al meglio il prossimo inverno e di contenere il consumo di gas per il riscaldamento negli edifici pubblici, l’Amministrazione comunale di Cesena, insieme a Energie per la Città, che dal 2011 si occupa di tutti gli impianti pubblici comunali, sta predisponendo un piano di azione di miglioramento ambientale teso ad arginare l’impennata del prezzo del gas naturale e la crisi delle forniture dovuti alla situazione geopolitica contingente. Palazzo comunale, Biblioteca Malatestiana, Palazzo del Ridotto e palazzo Guidi.  Sono questi i primi edifici su cui si interverrà a partire dal prossimo autunno cercando di ridurre del 20% i consumi annuali, corrispondenti a 250 mila metri cubi di gas. A questo proposito, in un’ottica collettiva di razionalizzazione dei consumi, questa mattina l’Amministrazione comunale ha incontrato gli otto dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie condividendo le misure che saranno intraprese e avviando un’interlocuzione (che presto coinvolgerà anche insegnanti, studenti e famiglie) sulla condivisione delle buone pratiche da adottare.

“Così come avviene in tutta Italia – commenta l’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi – stiamo lavorando alla predisposizione di un piano per l’inverno che interesserà tutti gli edifici pubblici. Fino ad oggi, grazie ai lavori eseguiti da Energie per la Città, siamo intervenuti puntualmente con interventi di manutenzione e di efficientamento energetico monitorando i consumi periodici. In relazione alle scuole d’infanzia, elementari e medie sono 42 gli impianti fotovoltaici installati, ben 74 gli interventi di efficientamento con sostituzione degli infissi, si è proceduto con l’attivazione di pompe di calore e isolamento termico dell’involucro edilizio, l’installazione di 53 impianti di telecontrollo e l’inserimento di 44 scuole nell’Energy Diary per il monitoraggio dei consumi e degli interventi eseguiti. Nonostante il significativo e costante lavoro svolto nel corso di questi anni  teso a ridurre considerevolmente i consumi abbattendo gli sprechi, la gravità dell’attuale contesto internazionale ci induce oggi a ripensare alla programmazione termica degli edifici pubblici, a partire dal palazzo comunale, dalle scuole e dalle palestre. A questo proposito, lo scorso luglio abbiamo sottoscritto ‘The cities energy saving sprint’, l’iniziativa congiunta della Commissione Europea, del Patto dei Sindaci-Europa e del Comitato Europeo delle Regioni che incoraggia le città ad adottare misure che riducano immediatamente il proprio consumo energetico e che prevede la concretizzazione di una serie di azioni rivolte anche ai cittadini. Un percorso – prosegue l’Assessora – che in questa particolare fase richiede a tutti noi di mettere in atto buone pratiche per una razionalizzazione dei consumi. È importante comprendere che queste misure integrano il piano di contenimento dei consumi già in corso sul territorio comunale e che risponde ad esigenze legate all’ambiente e alla qualità dell’aria oltre a un miglioramento della performance energetica di tutti gli edifici pubblici”.

Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il Regolamento per “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”. Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Inoltre, i limiti di esercizio degli impianti termici sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione. Tutti gli edifici pubblici del Comune di Cesena consumano annualmente 1.250.000 metri cubi di gas. Un valore già sceso rispetto agli scorsi anni (quando si consumava 1.600.000 mc) ma che dovrebbe essere ridotto di almeno il 20% al fine di arginare anche i costi.

Saranno dunque due le strategie da seguire: da un lato si continuerà con l’esecuzione di lavori strutturali e dall’altro dovranno essere concretizzate buone pratiche comportamentali consapevoli da parte di chi abita, e vive, questi edifici. “Serve una maggiore consapevolezza – prosegue l’Assessora – da parte di tutti coloro che frequentano gli edifici pubblici. Proprio su queste basi, abbiamo incontrato gli otto dirigenti scolastici delle scuole comunali elementari e medie di Cesena condividendo con loro il percorso avviato questa estate e comunicando che nei prossimi giorni verranno messi a disposizione tutti gli strumenti utili per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico sul fronte energetico”.  Tra le attività programmate d’intesa con Energie per la Città: un corso di formazione per gli insegnanti e una challenge che chiamerà a raccolta tutti gli studenti delle scuole elementari e medie.

Le misure di contenimento dei consumi di gas non riguarderanno i nidi e le materne, rientrando questi edifici nella fascia delle “utenze sensibili”.