Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Leg anord).

“Arma dei Carabinieri e affermazioni signora Murgia.
Ringrazio il Comandante regionale Davide Angrisani e tutta l’Arma dei Carabinieri che hanno reso disponibili i 345 Comandi di tenenza e le stazioni del territorio regionale per supportare i cittadini over 70 e non solo, in palese difficoltà nell’utilizzo di strumenti informatici. Plaudo all’iniziativa dell’Arma, in quanto sembrano gli unici a comprendere le problematiche di molti anziani nella compilazione ed invio telematico del modulo vaccinale che ‘gli uomini in divisa’ si sono prestati ad inviare all’Ausl competente.

Aggiungo che, se il cittadino fosse impossibilitato a spostarsi, saranno ‘gli stessi uomini in divisa, i Carabinieri ” a recarsi presso il domicilio per la compilazione e trasmissione del modulo, nonche’ per la successiva comunicazione della data fissata dall’Ausl per l’inoculo.
Questa iniziativa rappresenta la migliore risposta all’infelice dichiarazione, di alcuni giorni fa, della presenzialista televisiva, tal Michela Murgia che ebbe modo di affermare: ‘A me spaventa avere un Commissario che gira con la divisa….quando vedo un uomo in divisa mi spavento sempre’, riferendosi al generale Figliuolo.

Ritengo che la divisa metta paura a chi ha la coscienza sporca, in quanto: ‘Male non fare, paura non avere’, come recita un notissimo proverbio e non ho mai ritenuto le divise una fonte di pericolo e questa iniziativa dell’Arma lo dimostra ampiamente, ammesso che ce ne fosse bisogno.

Le dichiarazioni della signora Murgia, impregnate di supponenza radical chic mi fanno desumere che ella non abbia mai visto all’opera, in corso di terremoti, frane, alluvioni, atti terroristici, i nostri Vigili del Fuoco, i nostri Carabinieri, i nostri Alpini, la nostra Guardia di Finanza, l’Esercito; e se la signora Murgia non ha mai visto immagini di uomini in divisa operare, gomito a gomito con la cittadinanza, in corso di catastrofi, è un problema suo, legato evidentemente ad un calo di diottrie che necessiterebbe di un’accurata visita oculistica.

Ricordo alla signora Murgia i tanti uomini e donne in divisa che hanno sacrificato la loro vita per tutelare la nostra: non ultimo il Sovrintendente di Polizia Penitenziaria A. D. morto di Covid a 54 anni, l’ultimo di 13 agenti morti solo nel 2020.

A mio avviso le parole della signora a Murgia ravvisano un pregiudizio molto grave che offende migliaia di donne e uomini che quotidianamente vestono una qualunque divisa ed indirettamente anche la sottoscritta si è sentita offesa, in quanto sanitario che, quotidianamente indossa obbligatoriamente una divisa che consta di numerosi Dpi (dispositivi di protezione individuali): la signora Murgia, per caso, ha paura anche delle divise dei sanitari?

In tempo di pandemia ho sviluppato una idiosincrasia ed un rigetto totale per le paranoie e le banalità di qualche pseudo (nell’accezione greca del termine!!) scrittrice in vena di pubblicità, perché se è vero, come è vero che ho sempre rigettato la retorica che accomuna la pandemia ad una guerra da combattere, però è altrettanto vero che la esperienza logistica ed organizzativa che dimostra un Generale dell’Esercito non la possiede nessun burocrate e/o qualsivoglia Direttore generale di Ausl (ricordo di nomina politica).

Infatti, da quando è presente il generale Figliuolo, figura di alto profilo istituzionale, si è visto chiaramente il cambio di passo nella somministrazione dei vaccini, o la signora Murgia preferiva l’ex Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, indagato per peculato dalla Procura della Repubblica di Roma, sulle maxi forniture di mascherine cinesi da 1,25 miliardi di euro, come riportato dal quotidiano ”La Stampa”, in data 11 aprile 2021.

Ribadisco che una certa supponenza nasconde frustrazioni e complessi mal risolti e per spiegarmi meglio mi affido al grande Machiavelli (Il Principe, cap. XXI, 2 versione in italiano moderno di Pietro Melograni, ed. Rizzoli, 1995, pg. 205): ‘Esistono tre categorie di cervelli, quelli che capiscono da soli, quelli che per capire hanno bisogno degli altri e quelli che non capiscono né da soli, né grazie agli altri. I primi sono eccellentissimi, i secondi eccellenti ed i terzi inutili’, pertanto le consiglierei di applicare a se stessa il titolo dell’ultimo libello, da lei scritto: ‘Stai zitta!'”.