Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Gabriella Montera

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico).

“Fusione fiera di Bologna e Rimini: a che punto siamo?
Torno volentieri su un argomento che mi sta a cuore, perché riguarda uno degli asset più importanti per la ripresa dello sviluppo economico della città e che va ben oltre le mura. Leggiamo sulla stampa che è in corso il processo per la definizione della governance per arrivare alla fusione fra le Fiere di Bologna e Rimini e che per questo il Sindaco Merola incontrerà appositamente nei prossimi giorni il Sindaco di Rimini Gnassi.

Leggiamo inoltre della volontà della Regione Emilia-Romagna di incrementare la propria partecipazione societaria per poter esercitare al meglio il ruolo di soggetto istituzionale protagonista, essendo in gioco la creazione del più grosso polo fieristico italiano.

In questi giorni abbiamo anche sentito, attraverso le parole inedite del Premier Draghi, che nella fase di ripartenza del paese il tema delle fiere è centrale e cruciale nell’agenda del governo.

A livello nazionale è in corso la definizione di un fondo dedicato agli operatori fieristici e la richiesta di deroga all’Unione europea sul de minimis. Sono notizie molto importanti e l’auspicio è che si possa raggiungere rapidamente l’obiettivo tramite una negoziazione efficace con Bruxelles, anche se la strada non è esente da difficoltà, dato che le politiche a sostegno del comparto fieristico sono ripartite su più ministeri.

Questo Consiglio ha affrontato l’argomento della fusione in più occasioni, tramite udienze conoscitive nelle quali sono state valutate le ricadute economiche causate dalla pandemia, con un focus specifico rivolto all’indotto ed in particolare al settore più invisibile, costituito dagli allestitori, che dagli inizi del 2020 ad oggi ha avuto perdite di fatturato elevatissime, sull’ordine dell’80-90%.

Insieme a molti colleghi e colleghe del Consiglio abbiamo predisposto un ordine del giorno teso a sollecitare la Giunta ad una partecipazione attiva ai tavoli istituzionali nella fase di elaborazione e avvio della fusione fra i due enti, proprio per poter incidere sulle strategie della nuova società, a tutela di tutti i lavoratori e le lavoratrici, non soltanto dipendenti, ma dell’intero indotto, così rilevante nel nostro territorio.

Si chiedeva anche di proporre alla Regione Emilia-Romagna azioni di sostegno a questo specifico settore, come quella di istituire un fondo sociale a copertura delle gravi perdite di redditività degli allestitori e di intervenire presso il ministero competente affinché nei futuri provvedimenti relativi ai ristori, oggi sostegni, si utilizzasse come criterio preminente quello della perdita di fatturato.

Nella fase di interregno e di predisposizione della fusione, sarebbe molto importante prepararsi allo scenario che il nuovo polo fieristico imporrà in relazione al miglioramento delle capacità competitive, e creare a Bologna un punto di qualificazione delle competenze maturate nel campo del sistema fieristico, puntando sulla formazione e la riqualificazione professionale.

Per affrontare i molteplici aspetti connessi al processo di fusione ho predisposto la richiesta di un’apposita udienza conoscitiva che, per ragioni di calendario della Commissione competente, verrà realizzata quando tutti i partner e gli attori interessati avranno gli e elementi utili per aggiornare a tutto campo il Consiglio comunale”.