Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica).

“Cannabis? Meglio legale.
La legalizzazione della cannabis manda in fumo gli affari delle mafie. Apriamo un dibattito senza censure” chiede Meglio Legale, che insieme a 6000 sardine e Canapisti ha organizzato in diverse città italiane la vendita di piantine di cannabis, anche da noi ai Giardini Margherita – manifestazione a cui sì, mi spiace deludere la le destre – ho partecipato.

Lega e Fratelli D’Italia invece non riescono ad esimersi dal solito coacervo di stereotipi e proibizionismo, politiche peraltro che hanno dimostrato essere fallimentari sul campo.
Ma poi ci rendiamo conto dell’ipocrisia di questa posizione quando sappiamo che in Italia ci sono oltre sei milioni di persone che consumano cannabis? 1 italiano o italiana su 10?
Da metà canadese ho seguito il processo per la legalizzazione in Canada e devo dire che mi dispiace profondamente vedere l’arretratezza del dibattito qui in Italia.

Perché nelle nostre carceri sovraffollate un detenuto su tre è lì per reati legati alla droga e la cannabis è paradossalmente la sostanza maggiormente perseguita, nonostante sia la meno pericolosa. Era Voltaire a dire che lo stato di civiltà di un paese si giudica dallo stato delle sue carceri. Bene le nostre sono più affollate di quanto dovrebbero essere.

La legalizzazione inoltre libererebbe i tribunali da molti processi e permetterebbe alle forze dell’ordine di concentrarsi nella lotta alla vera criminalità, le narcomafie che detengono il monopolio del narcotraffico, non dovendo occuparsi dei consumatori. Legalizzare le droghe leggere è uno strumento in mano allo Stato per contrastare la criminalità organizzata. Non siamo solo noi a dirlo, lo dice la Direzione Nazionale Antimafia.
Inoltre ci permetterebbe di avere maggiore sicurezza sulla qualità della sostanza, di aumentare la ricerca scientifica.

Si creerebbero nuovi posti di lavoro e imprese, oltre a significativi introiti per le casse statali.
Come Coalizione Civica abbiamo appoggiato tutte le iniziative per la legalizzazione negli anni, da Possibile al disegno di legge di Daniele Farina di Sinistra Italiana fino a quest’ultima iniziativa di Magi di +Europa. È tempo di un dibattito scevro da pregiudizi sulla cannabis: meglio legale”.

“Acqua pubblica, dieci anni dopo.
Siamo arrivati all’anniversario decennio dal referendum del 2011 in cui 27 milioni di italiani e tra questi 479.947 cittadine e cittadini in provincia di Bologna andarono a votare esprimendosi a favore di una gestione pubblica e senza profitti del servizio idrico. Lo ricordo ogni volta che intervengo su questo: ai tempi il Sindaco Merola intervenne in piazza e si posizionò per il rispetto dell’esito di questo referendum, ma l’amministrazione ancora non è stata conseguente.

Nel 2018 come Coalizione Civica abbiamo presentato un ordine del giorno per invitare il Sindaco e la Giunta a predisporre uno studio di fattibilità per la ripubblicizzazione del servizio idrico e a promuovere un forum pubblico in vista della scadenza dell’affidamento per la sua gestione. L’ordine del giorno ancora non è stato discusso. Il servizio idrico integrato del bacino di Bologna è affidato ad Hera spa, e negli anni con le vendite di quote azionarie del gruppo Hera, anche da parte del Comune di Bologna, abbiamo visto un progressivo indebolimento del controllo pubblico sull’azienda. Ora siamo agli sgoccioli, il 19 dicembre 2021 scade l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato concesso ad Hera.

Come Coalizione Civica reiteriamo la richiesta del nostro Ordine del giorno ma anche quella espressa in sede di Udienza Conoscitiva molto più recentemente o venerdì scorso in Question Time.
Siamo preoccupate dalla prospettiva che, con l’avvicinarsi della scadenza della convenzione, si possa procedere per proroga nell’affidamento della gestione del servizio idrico, senza una ridefinizione dei termini del servizio che vada nella direzione di ottemperare alla volontà referendaria, considerata anche la vicenda riguardante il servizio di gestione dei rifiuti, affidato ad Hera, scaduto nel dicembre 2011 e attualmente erogato in proroga.

Chiediamo il rispetto delle richieste delle piazze organizzate dai forum e movimenti per l’acqua pubblica gli scorsi venerdì e sabato a cui abbiamo aderito, chiediamo uno studio di fattibilità per la ripubblicizzazione del servizio idrico, chiediamo al Comune di promuovere, presso il Consiglio Territoriale di Atersir della provincia di Bologna, un Forum con la partecipazione delle Associazioni, dei Sindacati, del Comitato Acqua Bene Comune e dei i Comuni della provincia, e di dare immediatamente impulso ad una discussione pubblica sul tema del nuovo affidamento coerente con la normativa europea, il pieno rispetto della volontà popolare espressa con i referendum del 2011 e i principi di buona amministrazione della cosa pubblica”.