Consiglio comunale, l’intervento di inizio seduta della consigliera Antonella Di Pietro

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento di inizio seduta della consigliera Antonella Di Pietro (Partito Democratico):

“Digitalizzazione anziani
Nei giorni scorsi è apparso sui giornali l’allarme di Bovini sulla difficoltà degli anziani ad utilizzare lo spid e il fascicolo sanitario elettronico per le prenotazioni online dei vaccini. Una problematica dovuta alle diverse competenze digitali diffuse tra questa fascia di popolazione che comprende in città quasi 98.000 persone. Nell’articolo viene evidenziato che a Bologna 400 anziani su 1000 hanno il fascicolo sanitario elettronico, è quanto emerge dall’indagine che il Comune di Bologna nel mandato precedente ha svolto tramite “Doxa” e in collaborazione con l’Associazione di docenti, ricercatori e ricercatrici dell’Università di Bologna “ParliamoneOra” su un campione di ultra sessantacinquenni. Si tratta della prima indagine realizzata a livello nazionale, proposta per focalizzare il problema del divario digitale e per evidenziarne gli aspetti e le possibili soluzioni. Proprio perché l’utilizzo delle tecnologie digitali rappresenta uno degli aspetti centrali dello sviluppo ed è uno degli obbiettivi previsti dall’ Agenda ONU 2030 e proprio perché rappresenta anche un elemento di inclusione sociale da cui non possono essere lasciate fuori le fasce deboli, come la popolazione anziana fragile e in generale chi ha difficoltà di approccio, la questione assume a tutti gli effetti i caratteri di una sfida per la realizzazione di una democrazia effettiva “poiché compromette rilevanti diritti di cittadinanza” .

Trovo molto importante dare seguito a questo impegno di rimuovere gli ostacoli di accesso e di utilizzo delle tecnologie digitali. Condivido la risposta letta al Question- time dall’Assessore Bugani che da un lato pone in luce l’importanza di procedere verso servizi digitali per i benefici che ne traggono in termini di efficienza ed economicità la Pubblica Amministrazione e i cittadini, e dall’altro sottolinea che la digitalizzazione va accompagnata da un percorso di azioni finalizzato a non escludere nessuno.

Dopo il lockdown, molte esperienze che vanno in questa direzione si sono sviluppate con il prezioso contributo del mondo associativo, dei sindacati e delle associazioni di categoria e nei Quartieri in collaborazione con il Comune e l’Ausl si stanno portando avanti varie iniziative.

L’indagine “Doxa” rende evidente che l’obbiettivo va perseguito con una pluralità di strumenti e di azioni che consentano di coinvolgere la domanda proveniente dagli anziani a più livelli, compreso il mantenimento di strumenti analogici e forme di accompagnamento per chi non ha la possibilità di accedere. L’indagine rende anche evidente che la fascia più colpita dal divario digitale è data dalle donne anziane e ciò solleva un tema di genere. Al fine di costruire una riflessione e una strategia che tenga conto della natura dei problemi e delle possibili forze in campo per affrontare la questione con un più ampio respiro, in stretto raccordo con la Presidente della Commissione consiliare “Salute, Welfare, Politiche per le famiglie, la Comunità e le fragilità” che ringrazio per il confronto e la sensibilità, proporremo un ODG da inviare in Commissione. La proposta è anche quella di convocare un’udienza conoscitiva sull’indagine “Doxa” aperta ad esperti ed esterni che comunicheremo in seguito. L’udienza conoscitiva è utile ad approfondire i risultati dell’Indagine e a ragionare, a partire da quanto è emerso e da quanto è già presente nel territorio, su nuove strategie utili a colmare le difficoltà riscontrate e ad accompagnare il processo di sviluppo digitale.”