Cesena Fiera dribbla la crisi e progetta il futuro

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L’Assemblea dei soci ha approvato il bilancio preconsuntivo che chiude con un utile di 22mila euro

cesena-fiera-2CESENA – Cesena Fiera dribbla la crisi, progetta il futuro e chiude il 2020 in utile (22mila euro). L’approvazione del bilancio preconsuntivo 2020 è avvenuta nel corso dell’Assemblea di Cesena Fiera svoltasi nel pomeriggio di mercoledì 23 dicembre a Pievesestina, nella quale è stato presentato anche il piano di sviluppo della società per gli anni 2021-2023 e deliberato un aumento di capitale per 619mila euro a supporto del percorso di crescita ipotizzato.

2020 horribilis ma chiusura in utile

Non c’è dubbio che il 2020 sarà archiviato come l’anno horribilis per il sistema fieristico italiano. Un dato parla da solo: dal mese di marzo fiere e congressi sono praticamente bloccati, con una breve parentesi i primi giorni di settembre.

Questa situazione genererà pesanti perdite nel sistema fieristico italiano. Cesena Fiera, da questo punto di vista è una eccezione, in quanto prevede di chiudere l’esercizio 2020 in utile.

Artefici del positivo risultato sono diversi fattori. Prima di tutto il progetto Macfrut Digital, la prima fiera internazionale dell’ortofrutta interamente digitale che ha registrato una notevole adesione soprattutto in ambito internazionale e generato importanti benefici economici. In secondo luogo, il contenimento dei costi generali, favorito dalla struttura leggera della società fieristica cesenate che può contare anche su un rapporto fatturato/dipendente di 405mila euro a fronte di una media del settore di 352mila euro. Nel preconsuntivo è stato considerato anche un contributo di circa 150mila euro da parte dello Stato nel quadro dei provvedimenti a sostegno del sistema fieristico.

Cesena Fiera guarda al futuro

Cesena Fiera guarda all’anno a venire in maniera fiduciosa mettendo in campo di una serie di attività nell’ottica della sua anima globale (Macfrut, Macfrut Digital e Fieravicola) e locale (fiere che si svolgono nei padiglioni a Cesena).

L’anima globale prevede l’edizione fisica di Macfrut nel quartiere fieristico di Rimini (4-6 maggio 2021), manifestazione che sarà affiancata da Fieravicola, così come la riproposizione di Macfrut Digital (28-30 settembre) che tanti consensi ha avuto nella prima edizione.

Contestualmente saranno realizzati ulteriori investimenti nel quartiere fieristico di Pievesestina che negli ultimi sei anni ha conosciuto interventi per 4 milioni e 280mila euro, interamente sostenuti da Cesena Fiera, senza alcun contributo pubblico. I nuovi investimenti per un importo di circa 1 milione di euro riguarderanno: adeguamento delle sale convegni e dei padiglioni con moderne tecnologie digitali; acquisizione di nuove manifestazioni; ampliamento dell’ impianto fotovoltaico e sistemazione dell’arredo urbano, a completamento dell’intervento di chiusura del fosso sulla via Dismano che il Comune realizzerà nei prossimi mesi.

Per sostenere il piano di sviluppo l’assemblea dei soci ha deliberato un aumento di capitale di 619mila euro che consentirà a Cesena Fiera di affrontare in sicurezza le sfide dei prossimi anni, chiaro segnale di fiducia dei soci pubblici e privati nei confronti della società. Cesena Fiera infatti è una “pubblic company” con una componente pubblica al 40% (Comune Cesena e Camera di Commercio della Romagna), e una restante privata al 60% suddivisa tra 19 soci.

Presidente Piraccini

“Ipotizzare di chiudere un bilancio in utile in questo 2020 nefasto  per le fiere ha del miracoloso – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – Quello che mi dà fiducia per il futuro è che il percorso di sviluppo che non si ferma, anzi prosegue sulla strada tracciata in questi ultimi anni, sulla scia della doppia anima di Cesena Fiera, globale e locale. Cesena Fiera è una società sana e leggera, che continuerà a produrre risultati positivi per i propri azionisti e per il territorio cesenate”.