“Buon lavoro, legalità e sicurezza”: incontro organizzato dalla Uil al Palazzo del Turismo

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Lunedì si radunano gli stati maggiori del sindacato per fare il punto sul lavoro in riviera

emilia-romagna-news-24CESENATICO (FC) – Si intitola “Buon lavoro, legalità e sicurezza” l’incontro organizzato dalla Uil in programma lunedì (ore 15) al Palazzo del turismo “Primo Grassi” di Cesenatico.

Il dibattito verterà sulle criticità del mondo del lavoro, l’occupazione, le difficoltà delle imprese a reperire manodopera e le richieste degli stessi lavoratori, ma anche sui tentati di infiltrazioni mafiose che, negli ultimi tempi, hanno visto Cesenatico protagonista di alcune inchieste.

Apriranno i lavori i saluti del segretario generale della Uil di Cesena Paolo Manzelli, a cui seguirà una introduzione del segretario generale Fabio Piccinini. Successivamente gli interventi del segretario generale della Uil Emilia Romagna Marcello Borghetti e del presidente nazionale Giuliano Zignani di Ital Uil; le conclusioni saranno affidate al segretario generale nazionale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.

A seguire, a partire dalle 17, si terrà un interessante confronto e dibattito, al quale parteciperanno il magistrato Catello Maresca, Giuliano Zignani, Claudio Tarlazzi ed il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli.

Zignani anticipa degli argomenti che saranno affrontati: “In riviera la malavita ha messo gli occhi e le mani sulle attività turistiche. Al sindaco Matteo Gozzoli diamo atto di avere avuto grande coraggio sull’operazione “Radici”, ma da soli non si vince la battaglia. Per questo noi chiediamo di unire le forze tra sindacati, associazioni di categoria e amministrazioni pubbliche, per far luce sulle compravendite sospette. Dobbiamo creare delle basi forti e fare un ragionamento assieme per sconfiggere la malavita organizzata; sono maturi i tempi di un patto per la legalità. L’altro aspetto è quello del lavoro irregolare, perchè ci sono ancora troppo casi di lavoratori sfruttati e ai quali non sono riconosciuti gli straordinari. Le associazioni devono intervenire, perchè c’è qualcosa che non funziona se un dipendente denuncia più redditi di un albergatore”.