Azienda USL di Modena: Ospedali di Comunità e coronavirus

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L’esempio virtuoso di Fanano. All’OsCo collocato nella Casa della Salute “Cimone” sono arrivati i primi dieci pazienti positivi

MODENA – Sono arrivati nei giorni scorsi i primi dieci pazienti positivi al coronavirus all’Ospedale di Comunità (OsCo) di Fanano, recentemente riconvertito integralmente a struttura Covid.

Nell’attuale periodo di emergenza il ruolo dell’OsCo di Fanano, struttura “intermedia” a conduzione prevalentemente infermieristica e con un medico di medicina generale che ne governa gli aspetti clinici, è fondamentale per consentire di ottimizzare le risorse sanitarie sulla base delle necessità del paziente e del contesto socio-famigliare di appartenenza.

L’isolamento dei pazienti prevalentemente anziani e pluripatologici, non sempre praticabile né opportuno al domicilio, rappresenta la strategia più adeguata a limitare la diffusione della malattia.

L’obiettivo, dunque, è garantire il migliore contesto assistenziale possibile a vantaggio di queste tipologie di pazienti, grazie a operatori sanitari che hanno seguito una formazione specifica e all’applicazione puntuale delle procedure e dei protocolli

In totale, all’OsCo di Fanano sono presenti 14 posti letto, presto occupati dai pazienti in via di trasferimento da altre strutture sanitarie o dal domicilio.

“L’enorme sforzo – dichiara Carlo Serantoni, Direttore del Distretto sanitario di Pavullo – sostenuto dal personale infermieristico e tecnico-sanitario, il cui organico è in fase di rafforzamento, è orientato sia ad assicurare un’assistenza adeguata ai pazienti sia all’applicazione minuziosa delle procedure per ridurre al minimo il rischio di contagio nei confronti degli stessi operatori. Voglio ringraziarli tutti, uno per uno, per il lavoro che stanno svolgendo, sostenuti da una comunità, quella del Frignano, che ha fatto sentire da subito la propria vicinanza”.

In questi giorni, infatti, tante associazioni, aziende e singoli cittadini di questo territorio hanno effettuato donazioni a sostegno della sanità pubblica.

“In questa grave pandemia – conclude Serantoni – il cuore grande della montagna, da Fanano a Pavullo a Pievepelago, è uno straordinario supporto economico e morale per tutti i professionisti che, oltre al cuore, ci mettono testa e braccia per fronteggiare l’emergenza”.