AUGUSTO TAMBURINI (1848-1919) il 29 ottobre la presentazione

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RICCIONE (RN) – 1922-2022/ 100 anni del Comune di Riccione

Palazzo del Turismo – Sabato 29 ottobre ore 17.30

Presentazione del libro di Fosco Rocchetta

AUGUSTO TAMBURINI (1848-1919)

Illustre Psichiatra e Presidente della Pro Riccione   La Piazza Editore

Col patrocinio del Comune di Riccione

Scopo del libro, edito in occasione dei 100 anni del Comune di Riccione, è di sottrarre dall’oblio ed onorare, ravvivandone la degna memoria, la figura d’un uomo che, tra la fine degli anni ‘70 dell’800 ed il 1919, mostrò una vero affetto per la nostra Città: Augusto Tamburini, (Ancona, 18 agosto 1848-Riccione, 28 luglio 1919), uno dei maggiori psichiatri italiani del tempo, il cui nome varcò i confini nazionali. Lo scienziato costruì infatti uno dei primi villini nel nascente centro balneare, nei pressi del casello n. 120, arcaica stazione di Riccione, e dalla “Viola” (poi viale Maria Ceccarini), sentiero che collegava la Flaminia al mare. Feconde ricerche bibliografiche ed archivistiche mi consentono di svelare il profondo legame che unì l’insigne psichiatra a Riccione, frequentata con la sua famiglia per oltre trent’anni. Qui morirà, il 28 luglio 1919, a causa della “spagnola”, influenza che fece milioni di morti in tutto il mondo. Più scritti, apparsi in periodici dell’epoca ne attestano il radicamento e l’adesione alla vita socio-culturale del luogo, che lo vide stimato ed ammirato ospite. Se è noto il grande ruolo avuto nella battaglia per l’autonomia, dal medico Felice Carlo Pullè, dall’imprenditore Sebastiano Amati e dall’avvocato Ausonio Franzoni, nulla resta nella tradizione orale cittadina, della lodevole opera da lui svolta in quella “storica” rivendicazione. Fu membro autorevole e Presidente della Pro Riccione, ente nato nel 1905 col precipuo fine di curare gli interessi dei riccionesi e dei villeggianti dell’allora frazione di Rimini. Il Tamburini fece anche parte, per volere di Maria Ceccarini, del I Consiglio dell’Ospedale “Giovanni Ceccarini”, inaugurato nel 1893, e dedicato dalla benefattrice americana al marito, prematuramente scomparso. Il saggio è corredato da una ricca iconografia, dal curriculum vitae, dall’ampia bibliografia degli scritti, e dai principali fatti che ne segnarono la presenza “riccionese”. Vi sono perciò validi motivi perché Riccione, a cui il Professore donò la sua qualificata e disinteressata competenza medico-amministrativa, lo celebri degnamente, sebbene dopo un secolo. Le iniziative per il centenario del Comune sono, a mio avviso, l’occasione migliore per assolvere un debito di riconoscenza che ha la Città verso questo maestro della psichiatria, a lei legatissimo, fin dal suo arrivo. Tamburini, dopo la morte, è stato, ahimè, del tutto dimenticato: un fatto arduo a capirsi, visto l’alto livello morale ed intellettuale d’uno scienziato che contribuì a trasformare un modesto paese, qual era Riccione, in un centro turistico di fama internazionale.

Saluto dell’Amministrazione Comunale – Presentazione del libro da parte dell’autore con l’ausilio di fotografie e documenti inediti.