Ferrara

Al via i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di Porta Paola

Avranno la durata di un anno. L’edificio sarà poi destinato ad ospitare il Centro di Documentazione delle Mura

FERRARA – Prenderanno il via da mercoledì 30 agosto e avranno la durata di un anno i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di Porta Paola.

L’intervento è stato illustrato venerdì 25 agosto 2017 in residenza municipale.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, la dirigente del Servizio Beni monumentali Natascia Frasson, la referente del progetto Rina Scicchitano, i tecnici del Servizio e dello staff di progettazione e i rappresentanti dell’impresa Centauro costruzioni.

SCHEDA INFORMATIVA a cura dell’assessorato ai Lavori pubblici

Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di Porta Paola

Localizzazione. Via Bologna-via Piangipane (piazza Travaglio)

Obiettivi dell’intervento.

Nell’ambito del programma di recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, l’Amministrazione Comunale della Città di Ferrara – in coordinamento con la Regione Emilia Romagna – ha individuato, tra gli interventi urgenti, la riparazione con interventi locali di Porta Paola.

L’edificio dal punto di vista tipologico si configura come elemento singolare che originariamente era inserito nella linea continua dell’apparato delle mura, con funzione di passaggio controllato, dalla direzione Bologna verso l’interno della città, o verso l’esterno da Piazza Travaglio.

Tale tipologia è stata peraltro esaltata quando le mura sono state “sfondate” per ricavare le due corsie di ingresso e di uscita della viabilità. A questo punto l’antica porta è diventata sede per uffici pubblici con la costruzione di pareti divisorie interne e con la costruzione delle facciate laterali est e ovest, modificando quindi la tipologia originale.

Un intervento della fine degli anni 80 del 900, per la riqualificazione della Via Bologna, ha messo in evidenza l’originaria quota di imposta della porta in pietra d’Istria, progettata e costruita dall’Aleotti, che si poneva circa a metri 1,50 sotto alla quota attuale di Piazza Travaglio.

I sondaggi stratigrafici effettuati hanno dimostrato che tutti gli interventi di modificazione negli anni non hanno lasciato pareti originali all’interno e che le ultime pesanti modifiche ci tramandano pareti intonacate con calci moderne a base cementizia senza tracce sottostanti di intonaci originali. Infatti le pareti laterali sono quelle costruite dopo l’isolamento violento della porta dalle mura.

La porta quando è stata destinata ad uffici pubblici è stata dotata di impianto di riscaldamento, di servizi igienici e di scala (spostata dal centro) sull’angolo sud-ovest. Il sisma del 2012 ha inciso profondamente su elementi della Porta resi già fragili nel momento stesso in cui la porta è stata isolata dall’apparato murario che le dava continuità.

Ciò viene evidenziato dalle lesioni presenti sulle pareti perimetrali, sulle intersezioni tra le murature interne e quelle esterne e quelle presenti nel nuovo vano scala.

I danni sulle pareti perimetrali in questi ultimi due anni sono stati aggravati dalle infiltrazioni di acqua piovana provocate dalle lesioni sulla cornice e dal conseguente degrado delle gronde e dei pluviali che non hanno più irreggimentato le acque.

Descrizione dell’intervento.

L’intervento che destina l’edificio a Centro di Documentazione delle Mura è prevalentemente finalizzato al consolidamento strutturale a seguito del sisma e dal punto di vista architettonico si incentra su alcune scelte principali orientate alla riproposizione della originale tipologia della “Porta” funzionale all’ingresso alla città.

Gli elementi principali di questa scelta sono:

– accesso solo dai due ingressi principali: fronte su via Bologna dell’Aleotti e fronte su Piazza Travaglio della fine dell’800. Tale scelta ripropone il vecchio percorso di attraversamento della Porta;

– la riapertura di tale percorso viene accentuata dalla scelta e dal disegno dei materiali della pavimentazione ed evidenziata dall’apertura del solaio del primo piano dalla quale si proietta la luce che scende dal lucernario sul tetto. La correttezza di tale apertura sul solaio è sostenuta dalla memoria storica della antica scala centrale lì collocata;

– viene demolito un piccolo mezzanino, addossato al fronte sud di altezza non agibile perché inferiore a ml 2,00 di altezza;

– il piano terra ed il primo sono destinati, come detto, a centro di documentazione delle mura ed il sottotetto è destinato agli impianti tecnologici,

– vengono ricollocati 2 nuovi servizi igienici, uno dei due destinato a disabili. Viene ricavato per gli stessi utenti un piccolo ascensore. La scala, riconfermata nella posizione attuale, viene riconfigurata per raggiungere il sottotetto, partendo dal percorso centrale del piano terra;

– gli interventi sulle facciate, dopo aver eseguito le riprese sulle lesioni con iniezioni a base di calce idraulica priva di cemento, consistono in una leggera pulizia con successiva scialbatura bicromatica, una per gli sfondi ed una per cornici, bancali e lesene.

Stato dei lavori.

Consegna dei lavori prevista per il 30 agosto 2017 (durata 365 gg).

Finanziamento.

Importo dei lavori € 732.142,00 (ribasso d’asta 16,30%). Importo complessivo dell’opera € 992.792,83.

Responsabile del Procedimento in fase di progettazione: Ing. Luca Capozzi,

Responsabile del Procedimento in fase di esecuzione: Arch. Natascia Frasson

Servizio di riferimento: Servizio Beni Monumentali e Centro Storico Settore Opere Pubbliche e Mobilità

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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