Iren perfeziona l’acquisizione della Divisione Ambiente di Unieco Società Cooperativa in Liquidazione Coatta Amministrativa

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REGGIO EMILIA – A seguito di quanto comunicato in data 19 giugno 2020, Iren Ambiente SpA, controllata interamente da Iren SpA, essendosi verificate le condizioni sospensive relative alle avvenute autorizzazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha perfezionato in data odierna l’acquisto della Divisione Ambiente Allargata di Unieco S.C.L.C.A., le cui attività sono distribuite su un territorio che comprende cinque regioni italiane: Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Puglia.

Si conclude così la procedura di gara, iniziata nell’ottobre 2019, che ha avuto come oggetto tutte le partecipazioni della Divisione Ambiente Allargata detenute da Unieco S.C.L.C.A., direttamente o attraverso la holding Unieco Holding Ambiente (UHA), in società attive nei settori delle filiere dei rifiuti e dei rifiuti urbani. Nello specifico l’acquisizione riguarda i) l’intero capitale sociale di UHA, la holding tramite la quale Unieco detiene la quasi totalità delle partecipazioni nelle società della Divisione Ambiente, ii) l’intero capitale sociale di Uniproject, società che gestisce un impianto per il trattamento dei reflui industriali, iii) la partecipazione nel 19,2% in Unirecuperi (società altresì partecipata perl’80,8% da UHA), società attiva nel settore dei rifiuti speciali e che si occupa anche di bonifiche ambientali e costruzioni speciali e iv) il 99,99% del capitale sociale di Picena Depur che opera nel campo della depurazione delle acque reflue di origine industriale e civile. Nell’operazione è altresì ricompresa la cessione ad Iren da parte di Infrastrutture Leggere della quota di minoranza pari al 27,87% in UCH Holding, società controllata da UHA con una quota del 64,71%, che detiene tutte le partecipazioni del gruppo Unieco dell’area toscana attraverso la controllata STA ed operanti prevalentemente nella raccolta e trattamento dei rifiuti urbani.

I razionali dell’operazione sono da ricondursi nell’ampliamento delle aree servite, in particolare l’ingresso in Toscana della gestione dei rifiuti, nel consolidamento nei territori di riferimento (Emilia Romagna e Piemonte), nello sviluppo del business dei rifiuti speciali e nell’acquisizione di know-how in altre attività come l’intermediazione di rifiuti e la bonifica di discariche. L’ingresso nel settore ambientale in Toscana, grazie alle possibilità di dialogo con gli attori del territorio, apre ad importanti prospettive strategiche nell’ambito dell’economia circolare dalle quali potranno nascere condizioni per poter consolidare le partecipazioni di minoranza e favorire la crescita degli investimenti sui territori. Infine, è stato definito un piano di completa integrazione societaria all’interno della struttura organizzativa di Iren Ambiente che sarà operativo già dalle prossime settimane al fine di rendere efficaci le sinergie operative già dal 2021.

Il corrispettivo pagato da Iren Ambiente per l’acquisizione di tutte le partecipazioni societarie facenti parte della Divisione Ambiente Allargata è risultato pari a 121,1 milioni di cui 90 milioni riferiti al prezzo offerto in sede di gara e 31,1 milioni a titolo di aggiustamento prezzo provvisorio.

Il miglioramento della PFN Adjusted che ha determinato l’aggiustamento prezzo a favore del venditore è spiegato i) dal lungo periodo intercorrente fra il 31/12/2018 e la data del closing, ii) dalla liquidità generata dalla gestione delle società impiantistiche facenti parte del perimetro oggetto di acquisizione e, in misura minore, iii) dalla rettifica contrattualmente prevista sugli esborsi per investimenti realizzati dal 1/1/2019 fino al closing posti a carico dell’acquirente.

UHA ha approvato un bilancio consolidato 2019 che riporta un Ebitda pari a 26,4 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta pari a 4,1 milioni di euro. Aggregando ai risultati consolidati di UHA quelli di Picena Depur e Uniproject, si perviene ad un consolidato pro forma che riporta un Ebitda pari a 27 milioni ed un indebitamento finanziario netto di 3,5 milioni. Tale posizione finanziaria netta non tiene conto delle componenti non finanziarie di debito valutate in occasione della determinazione del prezzo, quali, a titolo esemplificativo, fondi rischi, TFR e altre rettifiche.

Si prevede una riduzione dell’Ebitda nei prossimi 3 anni, con un valore di minimo nel 2022/2023, a causa dell’esaurimento della capacità di alcune discariche e della conseguente riduzione dei volumi intermediati. Il recupero della marginalità negli anni successivi, sarà supportato dagli investimenti di sviluppo, in particolare, si prevede la costruzione di un impianto di trattamento della frazione organica e l’incremento della capacità impiantistica di smaltimento con un conseguente recupero dei volumi di rifiuti intermediati.

L’Enterprise Value dell’operazione include anche la valutazione di società partecipate non consolidate per un valore di circa 35 milioni di euro.

“L’operazione – ha affermato il Presidente di Iren Renato Boero – permetterà ad Iren di consolidare la propria posizione tra gli operatori nazionali leader nel settore ambientale, ampliando il bacino territoriale servito e acquisendo un posizionamento strategico nella raccolta di rifiuti dell’ATO Toscana Sud rafforzando, allo stesso tempo, il proprio ruolo di primario operatore in ambito nazionale nel trattamento ed avvio a valorizzazione o smaltimento dei rifiuti speciali”.

“L’acquisizione della Divisione Ambiente Allargata di Unieco S.C.L.C.A. – ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren Massimiliano Bianco – consente al Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria leadership nella Multicircle Economy e, in particolare, nel settore ambientale estendendo la presenza territoriale in nuove aree e ampliando il know-how nel business dei rifiuti grazie all’ingresso in nuovi segmenti di mercato. Nell’ultimo business plan approvato a settembre, abbiamo previsto più di 50 milioni di euro di investimenti che, in aggiunta alle importanti sinergie attese dalla razionalizzazione societaria, permetteranno di migliorare la redditività futura.”