Territorio. “Occhi al paesaggio”, una rete regionale di osservatori locali che cresce

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L’assessore Lori: “Uno strumento prezioso per favorire la partecipazione dei cittadini, la condivisione di progetti di valorizzazione, la conoscenza per una pianificazione attenta”

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – Un punto di incontro tra le amministrazioni pubbliche, le realtà associative e i gruppi di interesse locali per promuovere la conoscenza e la riscoperta del territorio in tutti i suoi molteplici aspetti, sia sotto il profilo naturalistico, urbanistico, agrario o industriale.

Sono gli Osservatori locali per il paesaggio, un progetto di partecipazione che parte dai cittadini, previsto anche da un’apposita convenzione europea sulla quale la Regione sta lavorando da tempo per favorire la nascita sull’intero territorio regionale di una rete di “cabine di regia” basate sul coinvolgimento della popolazione e sulla più ampia condivisione di progetti che hanno come obiettivo la tutela e la valorizzazione del paesaggio a livello locale.

Sulla scorta dell’esperienza positiva maturata con il primo Osservatorio del genere nato in Emilia-Romagna, quello del Comune di Valsamoggia, operativo dal 2019, la Regione sta ora accelerando nella realizzazione del progetto, con l’obiettivo di tenere a battesimo altri cinque osservatori locali entro la fine del 2021, per allargare poi l’iniziativa al resto del territorio regionale nei prossimi anni.

Le cinque zone che hanno avviato il percorso per l’ampliamento della rete di Osservatori locali per il paesaggio sono i territori delle Unioni dei comuni Reno Galliera, nella pianura bolognese, e dell’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana. Oltre a questi, è stato avviato un progetto sperimentale in tre aree-pilota che abbracciano l’Appennino Reggiano (Re), la Valle Savena-Idice (Bo) e la Valle Ronco-Bidente (Fc).

Il video conclusivo del progetto che l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ha ideato e realizzato per promuovere la nascita degli osservatori in queste tre aree-pilota è stato presentato oggi pomeriggio nel corso di un webinar al quale hanno partecipato l’assessora regionale alla Montagna, Programmazione territoriale e paesaggistica, Parchi e Forestazione, Barbara Lori, insieme a una folta rappresentanza di amministratori pubblici coinvolti nell’iniziativa.

“Un percorso proficuo- ha sottolineato Loriche vede, ancora una volta, la Regione al fianco degli amministratori locali e degli enti per sviluppare un progetto d’eccellenza. Gli Osservatori locali per il paesaggio sono strumenti preziosi per favorire l’incontro tra le amministrazioni, le diverse realtà territoriali e la comunità, nell’ottica della condivisione, partecipazione e confronto sui temi della conoscenza, valorizzazione e progettazione attiva del proprio paesaggio, sia esso naturale, urbano, agrario o industriale. Uno strumento che offre un approfondimento specifico e competente sul tema del paesaggio, anche come elemento fondamentale nella definizione delle strategie per la pianificazione del territorio”.

La presentazione del progetto di un video

La presentazione del video, oltre a rendere testimonianza del lavoro finora realizzato nell’ambito del progetto “Occhi al Paesaggio”, è stato un momento di confronto importante per chi ha preso parte al lavoro, ma anche per chi è impegnato attivamente nella costituzione degli Osservatori in altri ambiti territoriali.

Le tre aree-pilota, infatti, dopo lo sviluppo di questa iniziativa comune, hanno avviato una proficua collaborazione con l’Osservatorio regionale e tutti gli enti pubblici, le associazioni, i gruppi di interesse che operano a vario titolo a livello locale con l’obiettivo comune della valorizzazione del paesaggio.

Gli Osservatori locali per il paesaggio, previsti dall’omonima Convenzione europea, nelle linee d’intervento della Regione sono il punto di incontro tra le amministrazioni pubbliche, le diverse realtà territoriali e la comunità, in un’ottica di partecipazione e confronto sui temi della conoscenza, valorizzazione e progettazione del paesaggio, sia esso naturale, urbano, agrario o industriale.

Inoltre, in una fase di profondo rinnovamento della strumentazione urbanistica in Emilia-Romagna a seguito della nuova legge regionale n. 24/2017, gli Osservatori locali possono essere un essenziale punto di riferimento per i Comuni e le Unioni di Comuni che si apprestano ad adempiere a tale obbligo.