E’ la prima frase che lo staff del Teatro San Prospero si è impegnato di dire ai propri allievi. Al proprio pubblico. Il teatro è chiuso ma noi ci siamo.
Il Teatro San Prospero in questo primo mese di chiusura degli spazi ha comunque continuato la propria attività. Certo, in forma diversa grazie alle giuste e rispettate restrizioni dettate dalle istituzioni.
Per quanto il momento sia complesso e per alcuni versi drammatico, abbiamo subito capito di avere di fronte una opportunità. Bisognava cambiare il modo e i mezzi per comunicare, ma fondamentale rimanere collegati. Il nostro staff continua a lavorare da casa rispondendo ai tanti messaggi, alle mail di tutti i nostri utenti. I docenti hanno intrapreso un lavoro costante con gli allievi.
Tramite video lezioni l’attività didattica sta continuando e viene esplicata in forma diversa. Questa è un modo per fare ricerca e per fare nuove esperienze. Cambia la forma ma non deve cambiare il contenuto.
In merito ai contenuti, lo stato di “quarantena” ci ha portato a creare quella che attualmente è la grande sorpresa del momento: Non è una trasmissione originale.
Nata con la sola esigenza di restare collegati al nostro pubblico, la trasmissione sta riscuotendo molto interesse ed ora viene trasmessa in diretta Streaming sui canali social del Teatro.
Matteo Bartoli, coadiuvato da Fabio Biaggi, propone 30 minuti di intrattenimento leggero e frizzante. “In questo momento la gente apprezza la semplicità, l’esserci. Siamo tutti a disposizione dell’altro con i limiti che ci sono stati fissati. Noi ora abbiamo creato un collegamento tra il Teatro e il suo Pubblico. Creare ogni sera uno spettacolo diverso, potendo partecipare tutti insieme restando comodamente seduti sulla propria poltrona, una diversa platea un unico palco.
Le chiavi utilizzate sono “l’assurdo e il surreale”. Queste sono forme di comicità che smetteranno di avere effetto quando l’uomo smetterà di catalogare ogni azione. Ogni gesto. Ogni persona. In pratica si sorride e si ride ma ognuno di noi ha materiale per riflettere. Inoltre, durante la trasmissione, si parla di teatro. Di pratica di palcoscenico assieme ad ospiti nazionali.
Ora il Teatro, assieme alle tante realtà locali e non, aspetta per capire quale sarà il suo futuro e quali dei progetti che attualmente stiamo pianificando possano vedere la luce. Ora attendiamo timorosi e speranzosi. Ora stiamo in casa ma sempre a fianco della nostra gente.
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