“Storie d’Opera” e “Prima della Prima”: il 21 e 22 novembre al Teatro Comunale di Ferrara tornano gli approfondimenti dedicati alle opere in cartellone

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IV G Liceo Carducci Progetto Musica e Spettacolo

Gli studenti del liceo Carducci realizzano una puntata TV e un podcast dedicato a “Turandot”, in scena il 24 novembre a Ferrara

FERRARA – Con l’inaugurazione della nuova Stagione di Opera e Balletto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara (il 24 e 26 novembre con Turandot), ripartono anche gli approfondimenti con Storie d’Opera, che racconta la lirica attraverso i libri, e Prima della Prima, ciclo di incontri curati da critici musicali e giornalisti per approfondire le tematiche dei titoli in cartellone. Giunta alla terza edizione, al via è anche Prima della Prima in TV, progetto didattico sulla lirica che coinvolge cinque diversi istituti scolastici del territorio e avrà come ospiti e protagonisti delle puntate televisive, trasmesse su Telestense, gli studenti e i docenti del Liceo delle Scienze umane Carducci, del Liceo Classico Ariosto, del Liceo Scientifico Roiti e, da quest’anno, anche dell’ITI Copernico e dell’Istituto Einaudi.

STORIE D’OPERA. LA LIRICA RACCONTATA NEI LIBRI

Martedì 21 novembre alle 17.30 al Ridotto del Teatro prende il via la nuova edizione di Storie d’opera, dove Athos Tromboni presenterà il libro del professor Renzo Cresti, “Giacomo Puccini e il Postmoderno” (Edizioni dell’Erba). Interverrà l’autore. Le letture saranno a cura di Ambretta Balboni e Susanna Benini, del Gruppo GAD di Lettura Espressiva, e l’ingresso è libero.

Il libro si apre con un capitolo che riguarda Lucca, città di musicisti (Boccherini, Catalani e la famiglia Puccini), poi affronta il tema del giovane Giacomo Puccini, le schede critiche di tutte le sue Opere, l’intreccio di donne che lo hanno attorniato e amato, il figlio legittimato e il figlio segreto, i luoghi pucciniani, le opinioni contrastanti di musicologi e direttori d’orchestra, l’intimismo amoroso fatto spettacolo, la poetica del quotidiano trasfigurata dal suono struggente delle sue opere.

Renzo Cresti, già direttore e docente di Storia della Musica presso il Conservatorio di Lucca, è stato Consulente artistico del Teatro del Giglio di Lucca e del progetto della Comunità Europea ‘Sonata di Mare’. Oltre al libro Giacomo Puccini e il Postmoderno, ha scritto La Vita della Musica (2008) e Richard Wagner e la poetica del puro umano (2012, tradotto in inglese). Ha pubblicato il volume sul Novecento europeo Ragioni e sentimenti (2015) e il libro sulla musica contemporanea italiana Musica presente (2019), e con lo stesso titolo dirige la Collana di incisioni musicali presente su tutte le piattaforme on-line. I suoi ultimi libri sono Sylvano Bussotti e l’opera geniale (2021) e La musica, i luoghi, gli sguardi (2022). È presidente della Cappella musicale della Cattedrale di Lucca. È  socio onorario della Società Italiana di Musica Contemporanea che gli ha conferito l’incarico di Coordinatore per le iniziative del centenario della fondazione nel 2023. È socio fondatore e direttore artistico dell’Associazione Cluster di Lucca. Come musicologo ha scritto o curato 51 volumi, rivolti in particolare alla musica del Novecento e contemporanea. Notevole l’Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei, in 3 volumi e con 10 cd (2000). Ha scritto e tuttora scrive su numerose riviste di cui è stato anche direttore. Molti suoi saggi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e giapponese.

PRIMA DELLA PRIMA: TURANDOT

Turandot è un’opera incompiuta perché Puccini, morto anzitempo, non ha avuto il tempo di finirla o perché non sapeva come concluderla? È questa l’avvincente querelle lanciata dal giornalista, musicologo e critico musicale Alberto Mattioli, che condurrà Prima della Prima, conferenza in programma mercoledì 22 novembre alle 17.30 al Ridotto del Teatro.

Con l’avvio della nuova Stagione di Opera e Balletto (il 24 e 26 novembre con Turandot), torna il ciclo di conferenze di introduzione alle opere in cartellone al Teatro Comunale di Ferrara. Il giornalista, intervallando il pomeriggio con l’ascolto di alcuni brani, racconterà cosa si svela dietro l’ultima opera di un grande musicista europeo che fu all’avanguardia rispetto ad altri compositori del suo tempo. Introduce Marcello Corvino, direttore artistico del Comunale. L’attività, realizzata grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, è a ingresso libero.

Alberto Mattioli, giornalista professionista, è nato a Modena nel 1969. Attualmente scrive per La Stampa, Il Foglio e Il Secolo XIX e tiene una rubrica mensile su Amadeus. Esperto d’opera, ha scritto programmi di sala o tenuto conferenze per i maggiori teatri italiani, la Scala, la Fenice, il Maggio musicale fiorentino, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna, il Festival Verdi di Parma, il Festival della Valle d’Itria e anche per il Grand Théâtre di Ginevra e l’Opernhaus di Zurigo. Da tre edizioni, è Dramaturg del Festival Donizetti Opera di Bergamo, per il quale ha curato in particolare la drammaturgia di due produzioni, “C’erano una volta due bergamaschi” e “L’aio nell’imbarazzo”. Ha scritto quattro libretti, “La paura” per Orazio Sciortino, “La rivale” per Marco Taralli, “C’era due volte il barone Lamberto” per Marco Cara e “Raffa in the Sky” per Lamberto Curtoni, e ha lavorato come drammaturgo per una nuova edizione delle “Convenienze e inconvenienze teatrali” di Donizetti. Sta curando la drammaturgia di una nuova produzione di “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci” per la Bayerische Staatsoper di Monaco. Ha pubblicato otto libri: “Big Luciano – Pavarotti, la vera storia” e “Anche stasera – Come l’opera ti cambia la vita” per Mondadori, “Meno grigi più Verdi”, “Il gattolico praticante”, “Pazzo per l’opera”, “Un italiano a Parigi”, “Elisabetta, la Regina infinita” (con Marco Ubezio) e “Gran teatro Italia” per Garzanti. Quest’ultimo sarà presentato da Alberto Mattioli a Ferrara il 19 dicembre (per il ciclo Storie d’Opera, ore 17.30 al Ridotto del Teatro).

PRIMA DELLA PRIMA IN TV E SU PODCAST

LA “GENERAZIONE Z” ALL’OPERA CON “TURANDOT”

I giovani ferraresi del Liceo delle Scienze umane Carducci raccontano Turandot, mettendosi in gioco davanti alle telecamere e realizzando anche un podcast. Dal 20 novembre (alle 20.40) saranno disponibili su Telestense le puntate di Prima della Prima in TV, programma televisivo giunto alla terza edizione. Ideato da Marcello Corvino, è realizzato come laboratorio didattico ed è condotto all’interno del Ridotto del Teatro Comunale con la consulenza editoriale e tecnica di Telestense. Per l’occasione, ospite di puntata è Patrizio Bianchi, mentre hanno preso parte al progetto anche suonando dal vivo durante le registrazioni gli studenti Niccolò Andreoletti, Lucia Scagnolari e Giovanni Bergamasco. Victoria Cino ha danzato sulle note eseguite dai compagni di classe. La puntata verrà replicata più volte all’interno della programmazione televisiva, fino al 5 dicembre.

Coadiuvati da Francesca Greppi, Linda Baiolini, Monica Negrini e Patrizia Braga, la IV G del Liceo Carducci, Progetto Musica e Spettacolo, ha dato vita anche a un podcast di tre puntate (“L’aria più celebre di sempre”, “Un’opera enigmatica” e “La Cina è vicina?”), ascoltabile sulle pagine social del Teatro Comunale di Ferrara, sempre dedicato all’opera Turandot. Le voci che si sono prestate per realizzare il podcast sono degli studenti Luca Cuozzo, Vittorio Zemolini, Alessandro Roveri e Fabio Pavani, con la supervisione tecnica di Giovanni Lorenzetti.