Sostegno scolastico: in crescita di circa il 9% le richieste per il prossimo anno scolastico

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Nel 2021 sono stati 488 gli alunni con handicap seguiti per più di 216 mila ore assegnate. Un investimento che supera i 5 milioni di euro

palazzo del municipio RiminiRIMINI – Crescono le segnalazioni per il sostegno scolastico di alunni con handicap che, per il prossimo anno scolastico, fanno segnare al momento (il dato è in continuo aggiornamento) un +9%.  Si tratta di un aumento che va ben oltre a quello medio degli ultimi anni, che si era assestato intorno ad un già importante +5% annuo. Soprattutto alla luce dei numeri già importanti che fa segnare uno dei servizi su cui il Comune di Rimini investe di più in ambito nazionale.  Basti pensare che nel corso dell’anno scolastico 2021/2022 sono stati presi in carico dal servizio 488 alunni con disabilità, frequentanti le scuole statali di ogni ordine e grado suddivise su oltre 50 plessi, più le scuole d’infanzia comunali e le scuole private convenzionate per un totale di 216.177 ore dedicate (74.600 ore nei nidi e scuole infanzia comunali, 20.300 ore per le paritarie, 121.300 ore nelle scuole statali elementari, medie e superiori). Il Comune di Rimini, dal 2015, sostiene con il proprio bilancio anche il servizio per le scuole secondarie superiori, in sostituzione della Provincia di Rimini.

“Una delle voci principali del bilancio – spiega l’Amministrazione comunale di Rimini – resa ancora più importante dalle nuove esigenze e richieste che stanno emergendo. Non si tratta solo di intervenire economicamente per assistere, ma anche e soprattutto di sviluppare relazioni e competenze, a vantaggio non solo dei ragazzi con disabilità ma di tutto il gruppo classe in cui sono inseriti.  Va in questa direzione l’innovazione dell’educatore di plesso, già avviata in passato e che andremo a consolidare, puntando su concetti come quelli di inclusione e socializzazione. Un processo innovativo che ha permesso di ottimizzare il lavoro trasformando in opportunità quelli che altrove vengono percepiti come limiti, garantendo a tutti la migliore partecipazione possibile alle attività didattiche e sociali delle scuole riminesi”.