Sagra Malatestiana, le voci delle sibille di Orlando Di Lasso inaugurano il ciclo di musica antica dedicato al sesto centenario della nascita di Sigismondo Malatesta

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Ensemble de LabyrinthoRIMINI – La suggestione di uno dei più importanti cicli figurativi presenti nel Tempio voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta ha ispirato il denso programma polifonico con cui la Sagra Musicale Malatestiana apre le celebrazioni per il sesto centenario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta, artefice a Rimini delle più splendida stagione dell’umanesimo.

Le sibille raffigurate da Agostino di Duccio nella pietra di una delle cappelle del Tempio Malatestiano ritroveranno la voce nelle dodici sezioni delle Prophetiae Sybillarum impressionante capolavoro polifonico composto da Orlando di Lasso, presentato venerdì 18 agosto (ore 21.30) dall’Ensemble De Labyrintho, apprezzata formazione di musica antica affidata alla guida di Walter Testolin, nella suggestiva cornice di Castel Sismondo.

Le Prophetiæ Sibyllarum sono una particolarissima creazione musicale, nella quale dodici creature sibilline annunciano l’avvento di Cristo attraverso una scrittura cromatica sperimentale, che dà vita una musica di spiccata irrisolutezza in grado e di creare un clima di rapimento estatico e di profondo senso misterico.

Composte a metà Cinquecento su esametri latini, le Prophetiæ Sibyllarum di Orlando di Lasso sono la perfetta realizzazione di quegli ideali sincretistici del Rinascimento che un secolo prima furono alla base della progettazione del Tempio Malatestiano a Rimini e del suo apparato figurativo, carico di reminescenze del mondo antico, tra cui appunto spicca il ciclo delle Sibille.

Leggendarie figure del modo antico, le sibille diventano così profetesse della venuta del Salvatore cristiano.

Altre pagine di Josquin Desprez completano il programma del concerto che nella sua originale ricognizione del sincretismo profetico e augurale nelle corti dell’Europa rinascimentale, apre eloquentemente il ciclo musicale dedicato alla figura multiforme di Sigismondo Malatesta.

“Le Prophetiæ Sibyllarum sono composizioni –spiega Walter Testolin- che funzionano come un trompe-l’oeil sonoro, nel loro tentativo di restituire la malia, il senso del mistero e il rapimento estatico di quelle voci profetiche, le Profezie di Lasso furono senza dubbio uno dei più suggestivi tentativi del’uomo del Rinascimento di volgere indietro lo sguardo, fino a un mondo preclassico pregno di religiosità animistica, al quale però far risalire i primi bagliori di luce, i primi segnali della salvezza dell’uomo moderno”.

Ingresso unico € 10

I concerti del 16 e 19 settembre sono a ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione, posti limitati

Prevendita Teatro E.Novelli di Rimini via Cappellini 3 tel. 0541.793811, dal martedi al sabato dalle ore 10.00 alle 14.00 – martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.30; on line su www.sagramusicalemalatestiana.it

De labyrintho

L’unione di alcuni dei più validi interpreti italiani del repertorio vocale rinascimentale, sotto la direzione di Walter Testolin, ha dato vita nel 2001 a De labyrintho, ensemble che già dalla sua prima opera discografica si è imposto come uno dei gruppi di riferimento nella scena musicale europea.

Tra i tanti riconoscimenti alla propria attività discografica spiccano il Premio Amadeus 2008 per il miglior disco dell’anno per la registrazione delle Prophetiæ Sibyllarum di Orlando di Lasso, la segnalazione ai prestigiosi Klaraprijzen della radio di stato belga nel 2007 e il Gramophone Critic’s Choice nel 2004.

De labyrintho è stato inoltre incluso, unico gruppo vocale, nel disco che raccoglie il meglio di sessanta edizioni di Musica e Poesia a San Maurizio, il più prestigioso festival italiano di Musica Antica, a fianco di musicisti come Gustav Leonhardt, Frans Brüggen e Jordi Savall.

Determinante nelle scelte interpretative è il percepire la Musica come risultato quintessenziale di suono, parola, pensiero e simbolo.

La particolare ricerca espressiva e il rapporto col testo cantato, hanno più volte fatto rilevare dalla critica “l’intensità, l’ispirazione e la toccante partecipazione” che caratterizzano le esecuzioni dal vivo del gruppo.

De labyrintho ha recentemente partecipato al lungometraggio “O dolorosa gioia” del regista milanese Francesco Leprino, incentrato sulla vicenda umana di Carlo Gesualdo da Venosa ed è stato protagonista della puntata dedicata allo stesso Gesualdo della trasmissione di Rai 5 “Inventare il tempo” condotta da Sandro Cappelletto.

È attesa l’esecuzione in prima assoluta di “Qohelet”, opera che il compositore inglese Ivan Moody ha composto espressamente per il gruppo.

Discografia:

Josquin Desprez: Musica per Ercole I d’Este – Stradivarius 2004, Amadeus, 2005
Josquin Desprez: Circumdederunt me – E lucevan le stelle, 2005
Josquin Desprez: Musica Symbolica – Stradivarius, 2005
Orlando di Lasso: Prophetiæ Sibyllarum – Stradivarius, 2007
Carlo Gesualdo: Responsoria – Stradivarius, 2009
Giovanni Pierluigi da Palestrina: Canticum Canticorum – Amadeus, 2013
Josquin, Rore, Lasso: Imago – Virgilio nella musica del Rinascimento, Stradivarius 2016

di prossima pubblicazione:
Josquin, Desprez: Missa Faysant regretz, mottetti – Modus in rebus, 2017

Walter Testolin

Cantante e direttore, dedica gran parte del suo impegno musicale alla conoscenza e diffusione del repertorio vocale polifonico del Rinascimento, del quale è considerato uno dei più attenti e significativi esecutori.

Nel 2001 ha fondato De labyrintho, che sotto la sua direzione si è affermato come uno dei gruppi vocali di riferimento nell’esecuzione del repertorio del XV e XVI secolo, svolgendo la propria attività presso i principali festival europei e le cui registrazioni discografiche hanno ricevuto consensi quali il Gramophone Critic’s Choice e il Premio Amadeus per il miglior disco dell’anno.

Dal 2011 dirige il giovane ensemble vocale e strumentale RossoPorpora col quale sta sviluppando un profondo percorso di studio del repertorio madrigalistico italiano, che ha portato il gruppo ad esibirsi, tra gli altri, in festival prestigiosi quali Laus Polyphoniæ di Anversa e Oude Muziek di Utrecht.

Ha cantato con molti con molti dei principali direttori della scena musicale rinascimentale e barocca europea e collabora in concerti e registrazioni discografiche con l’orchestra belga La Petite Bande diretta da Sigiswald Kuijken e da oltre vent’anni con il Coro della Radio Svizzera Italiana.

Al Salzburg Festspiele del 2015 ha cantato nell’Iphigenie en Tauride di Gluck, con la direzione di Diego Fasolis, la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier e con Cecilia Bartoli nel ruolo della protagonista.

Attivo anche nel repertorio contemporaneo, ha cantato e diretto opere di alcuni tra i principali compositori della scena musicale odierna e ha recentemente partecipato alle messe in scena delle opere “Cuore di Cane” di A. Raskatov e “Die Soldaten” di B. A. Zimmermann presso il Teatro alla Scala di Milano.

Tiene corsi, conferenze e masterclass presso prestigiose istituzioni italiane ed estere. È autore di uno studio, reso pubblico durante il Symposium Josquin & the Sublime organizzato dall’Università di Utrecht (NL) e la cui versione definitiva è stata pubblicata dalla Rivista Italiana di Musicologia, che propone il grande compositore rinascimentale Josquin Desprez come soggetto del “Ritratto di Musico” di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Suoi articoli sono stati pubblicati dagli editori italiani Olschki, De Agostini, Paragon e dal belga Brepols.

Convinto divulgatore musicale, è stato protagonista con De labyrintho della trasmissione di Rai 5 Come un’alma rapita dedicata alla figura di Carlo Gesualdo da Venosa, oltre ai film di Francesco Leprino O dolorosa gioia, ancora su Gesualdo e Sul nome Bach.

L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani lo ha invitato a scrivere la parte dedicata al Madrigale all’interno del grande progetto editoriale Il contributo italiano alla storia del Pensiero.