Ritorno sui monti naviganti

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Mercoledì 24 novembre alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro W. Mac Mazzieri di Pavullo, il docufilm di Alessandro Scillitani

PAVULLO NEL FRIGNANO (MO) – Un viaggio nella bellezza di terre interne, alte, abbandonate, abitate da uomini e donne resistenti o ripopolate, misteriose e affascinanti, segrete e sconosciute. Luoghi in apparenza decentrati e poco presenti nel racconto e nell’immaginario del nostro Paese, che invece ne rappresentano, anche storicamente, l’essenza e il cuore pulsante.

Da Genova all’Aspromonte, il regista Scillitani accompagna con sguardo attento, lungo i tornanti dell’appennino, una topolino blu affrontare tornanti per rivelare storie inaspettate. Alla guida, Paolo Rumiz, che queste strade aveva già percorso nel 2006 raccontandole nel libro La leggenda dei monti naviganti.

Nuovi incontri e persone già conosciute, zone di fuga e ritorno, si intrecciano per raccontare un viaggio, durato circa tre settimane, tra nuove forme di imprenditorialità rurale e antiche tradizioni popolari. Incontri che aprono a domande sul destino di questi luoghi – facendoci recuperare una memoria essenziale del passato – ma soprattutto sul presente, sul loro futuro e su quanto questo abbia a che fare con tutti noi.

La topolino blu diventa simbolo di questo ponte tra passato e presente e di quel passo lento necessario all’incontro e all’osservazione. A questa lentezza fa da contrappunto l’intensità dell’incontro, le storie degli uomini e delle donne, una voce narrante che ritma l’esperienza della visione e una regia che mantiene l’attenzione sempre presente.

«Ritorno sui monti naviganti lo considero un viaggio nell’energia. In quell’energia positiva che prende vita nella rinascita, nell’andare a riabilitare dei luoghi che da molti vengono considerati perduti, ormai inesistenti. L’appennino è la spina dorsale dell’Italia e noi è come se abitassimo alle costole. In Ritorno sui monti naviganti desidero mostrare il ritorno in quelle terre spopolate, più che la fuga da quelle zone. Lo scopo di questo lavoro consiste nel raccontare storie poco conosciute che trasmettono energia positiva. Ritengo che solo andando alla ricerca della positività, quest’ultima si possa trovare e ci possa attraversare». Con queste parole il regista Scillitani ci descrive la sua opera che conduce lo spettatore a riconsiderarsi in questa nuova geografia che racconta anche il nostro rapporto con la Natura di cui siamo parte.

La proiezione si inserisce nella Rassegna “MontagnAvventura” organizzata dal Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri in collaborazione con la sezione CAI di Pavullo. Partner della serata: Italia Nostra e Equofrignano.

Biglietto unico 5€, per i soci CAI 4€. La prenotazione è vivamente consigliata. Per prenotare è possibile inviare una mail a info@cinemateatromacmazzieri.it o un messaggio whatsapp al numero 3332455578.

Link al trailer: https://youtu.be/S8CplNDf4NM

NOTE BIOGRAFICHE

Alessandro Scillitani è autore di documentari, musicista e cantante.

Delle sue opere cura sceneggiatura, regia, montaggio e musiche.

Dal 2011 collabora con il noto scrittore e giornalista Paolo Rumiz.

Con lui ha realizzato numerosi film, tra cui Le dimore del vento (Tico Film, 2011) sui luoghi abbandonati, e Il risveglio del fiume segreto (Tico Film, 2012), dedicato al Po e presentato alla 69a Mostra del Cinema di Venezia.

Con Tico Film ha realizzato anche il film Heavenly Voices (Tico Film, 2013), con Max Emanuel Cencic, Philippe Jaroussky, Ernesto Tomasini, dedicato agli eredi di Farinelli, che è stato trasmesso in varie emittenti televisive europee: ERR (Estonia), YLE (Finland), SVT (Sweden), ORF (Austria), ERT (Greece).

Nel 2013 ha fondato una sua società di produzione, Artemide Film, con la quale ha realizzato numerose opere, molte delle quali sono state distribuite in edicola con Repubblica, con notevole successo.

– Tra la via Emilia e Pàvana (Artemide Film, 2013) con la partecipazione di Paolo Rumiz e Francesco Guccini, dedicato alla via Emilia

– Quindi passava il tempo (Artemide Film, 2013) riflessioni sulla Bosnia a 20 anni dal conflitto, attraverso lo sguardo di chi è nato tra le macerie

– L’Albero tra le Trincee (Artemide Film, 2013), un viaggio con Paolo Rumiz attraverso luoghi del fronte italo-austriaco. Distribuito con Repubblica.

– Paolo Rumiz racconta la Grande Guerra (Artemide Film, 2014), una serie di dieci documentari realizzata sull’onda del successo de L’Albero tra le Trincee, una riflessione e un viaggio tra l’Europa di oggi e quella di ieri. Distribuito con Repubblica.

– L’Ultimo Faro (Artemide Film, 2014) e I racconti del faro (Artemide Film, 2014), un dittico dedicato ai marinai, al viaggio e alle sentinelle del mare. Distribuito con Repubblica.

– Giacomo Leopardi il poeta infinito (Class93, Artemide Film, 2014), una serie in quattro episodi dedicata alla figura del grande poeta, filosofo e letterato e alla straordinaria attualità del suo pensiero. Distribuito con Repubblica-L’Espresso.

– Il Cammino dell’Appia Antica (Artemide Film, 2015), una serie in tre episodi dedicata al viaggio a piedi compiuto da Paolo Rumiz e compagni lungo la regina viarum da Roma a Brindisi. Distribuito con Repubblica. La versione di 70 minuti (2016) è andata in onda su LaEffe.

Rielaborando i materiali filmici raccolti durante i suoi viaggi, ha ideato due spettacoli, Dalla Parte Sbagliata e La Voce della Strada, in cui le immagini su grande schermo si intrecciano con la musica eseguita dal vivo.

Con i suoi film e con i suoi spettacoli ha partecipato a numerosi festival ed eventi importanti, tra cui Festival della Mente, Festivaletteratura, Sponz Fest, La Luna e i Calanchi, Film Festival della Lessinia, Mostra del Cinema di Venezia.

È direttore artistico del Reggio Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi, dal 2002, anno della prima edizione.

Paolo Rumiz è giornalista e scrittore ed è di Trieste. Da molti anni inviato speciale del Piccolo di Trieste e in seguito editorialista anche di La Repubblica, ha seguito le vicende legate all’area balcanica e in prima persona quelle legate alla disgregazione delle Repubbliche Jugoslave in Croazia e Bosnia Erzegovina.

Come scrittore ha pubblicato numerosi libri per Feltrinelli tra cui Maschere per un massacro (2001), La leggenda dei monti naviganti (2007), La cotogna di Istanbul (2010), Come cavalli che dormono in piedi (2014).

I racconti di viaggio per La Repubblica hanno avuto inizio nel 2001, quando, in compagnia di

Emilio Rigatti e del vignettista Francesco Tullio Altan percorse in bicicletta i quasi 2.000 km che separano Istanbul da Trieste.

Da allora, ogni anno, nel mese di agosto, Paolo Rumiz compie un viaggio che racconta in una serie di articoli pubblicati sul quotidiano: a bordo di una Topolino, sui treni di seconda classe, in barca a vela. Rumiz utilizza sempre i mezzi più disparati per raccontare i luoghi minori, alla ricerca di pezzi di storia dimenticati e nascosti.

Da anni il regista Alessandro Scillitani lo accompagna nei suoi viaggi, realizzando documentari di successo.

FairMenti è un’associazione di promozione sociale toscana nata per promuovere stili di vita sostenibili e salvaguardia dell’ecosistema attraverso diverse attività. Il cinema in questo senso, è uno strumento privilegiato di promozione culturale e un mezzo per diffondere e sensibilizzare su tematiche ambientali. Tra i titoli distribuiti da Fairmenti Distribuzione: Amaranto, Con i piedi per terra, Presi per il Pil.