Sempre alle ore 17 all’Auditorium Intesa Sanpaolo, a Forlì
FORLÌ – L’incontro programmato per venerdì 23 maggio 2025 all’Auditorium Intesa Sanpaolo di Forlì con la prof.ssa Sonia Macrì sulla figura di Narciso è stato rinviato a venerdì 6 giugno, sempre alle 17.
Docente di lingua e letteratura greca all’Università Kore di Enna e specialista delle rappresentazioni antiche del mondo della natura e della ricezione dei classici greci nella modernità, Sonia Macrì ha pubblicato, tra l’altro, la monografia Le pietre dei Greci. Letteratura, mito, saperi naturali (Mimesis 2018) e ha curato la traduzione e il commento di Antonino Liberale, Le metamorfosi (Adelphi 2018, con T. Braccini).
Proteso verso la superficie di una fonte, un ragazzo scorge un volto bellissimo e perdutamente se ne innamora. Il suo nome è Narciso e quel volto altro non è che l’inconsistente riflesso della sua stessa faccia. Questa è la variante più celebre del mito, consegnata alla cultura europea dal poeta latino Ovidio, ma non è l’unica a raccontare la passione impossibile di Narciso. Sono innumerevoli le variazioni con cui il mito si è ripresentato nel corso dei secoli. I racconti della tradizione letteraria greca ruotano intorno al tema del potere che lo sguardo, le superfici rispecchianti e i doppi del reale possono sprigionare. La favola di La Fontaine è quella che più di ogni altra immortala il “narciso” per antonomasia e che restituisce, al contempo, una diversa declinazione del motivo dello specchio. La voce dei poeti simbolisti (Valéry, Rilke) celebra Narciso come figura rappresentativa dell’arte poetica e delle tensioni che si instaurano tra l’io e il canto. Miraggi, ombre e raddoppiamenti popolano, invece, i versi dei poeti del Novecento, presso i quali il mito di Narciso – convocato dichiaratamente (Williams, Lorca, Ritsos, Pasolini) o solo implicitamente (Borges, Walcott) – più che mai rivela la capacità di rigenerarsi in forme sempre nuove.
L’incontro sarà introdotto e moderato dal vicepresidente della Fondazione Gianfranco Brunelli.
Ingresso libero e, come da tradizione, omaggio del volume a tutti gli intervenuti.