Bologna

Question Time, chiarimenti sulla sicurezza stradale in collina

BOLOGNA – L’assessore Claudio Mazzanti ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla sicurezza stradale in collina.

La domanda del consigliere Colombo
“In merito a un articolo di stampa sulle problematiche di sicurezza stradale sulle vie collinari e alle proposte di uso di autovelox e di creazione di Ztl, domando al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa generale in merito all’incidentalità stradale e al sistematico eccesso di velocità di auto e moto sulle strade collinari della città; domando inoltre se l’amministrazione, per migliorare la sicurezza stradale, intende potenziare l’attività di prevenzione delle violazioni dei limiti di velocità sulle vie collinari, anche mediante l’uso di dispositivi come Scout Speed”.

La risposta dell’assessore Mazzanti:

“Gentile consigliere, in riferimento alla sua domanda premetto che così come riportato nel Piano della sicurezza urbana approvato, l’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidentalità. A tal proposito, la moderazione della velocità è una delle misure più frequentemente richiamate dal “PNSS Orizzonte 2020” per il raggiungimento dei vari obiettivi specifici. Le azioni possibili, oltre quelle di tipo infrastrutturale su ambiti limitati o regolamentari (Zone 30 ad es.) consistono in attività di vigilanza attuabile con dispositivi fissi (ove possibile) o con dispositivi mobili affidati a pattuglie di Polizia locale.

Infatti, nell’ambito della quotidiana attività di presidio del territorio, anche le strade collinari costituiscono oggetto di controllo da parte delle pattuglie di Polizia locale. Per quanto concerne l’aspetto del possibile superamento dei limiti di velocità da parte di taluni conducenti di moto ed autoveicoli, si conferma come l’accertamento di tali violazioni possa essere effettuato, oltre che tramite gli autovelox fissi, anche mediante il sistema denominato “Scout Speed” installato a bordo di veicoli di servizio. La Polizia locale è dotata di un mezzo che ha questo tipo di attrezzatura. Questo sistema di accertamento è stato, fino ad ora, prevalentemente impiegato nelle strade periferiche a scorrimento veloce, dove si ritiene, con maggiore probabilità, che la velocità tenuta dai veicoli possa essere particolarmente elevata, o comunque oltre il limite massimo consentito, e pertanto fonte di pericolo e causa di gravi incidenti stradali. La Polizia locale, il consigliere Colombo avrà avuto dei riscontri, ha attivato un servizio di presenza abbastanza costante nell’ambito collinare, proprio per rilevare le cose che sono state denunciate anche dai comitati. Direi che questa presenza darà un riscontro reale, per vedere quali sono le condizioni. Questo è un fatto importante, positivo. Ce lo possiamo permettere oggi perché, come il consigliere saprà, stanno arrivando i nuovi agenti di Polizia locale, non saranno 70, ma 65 perché non tutti hanno accettato al momento dell’assunzione, e questo presidio ci permetterà di monitorare. Questo comporta anche una valutazione, come ho avuto modo di dire in passato. Una valutazione che ci consentirà di attivare in modo appropriato uno strumento come lo Speed. Che è uno strumento giusto, perché purtroppo abbiamo avuto un incremento di incidentalità. Deve essere chiaro un fatto, stiamo monitorando. Non è che la presenza maggiore di pattuglie nella zona collinare, si eviterà quello, per cui si farà i bravi nel momento in cui ci sono le pattuglie. Le pattuglie sono un preavviso dal punto di vista poi della presenza della macchina che verbalizza quelli che sono i superamenti di velocità con le conseguenze del caso. Che non si dica poi che vogliamo fare cassa, perché dopo averlo detto e dopo aver presenziato, bisogna che qualcuno capisca, come nell’ultimo incidente, dove un suv di enormi proporzioni ha investito quel ciclista, che era in posizione regolare, ed era una persona tra l’altro anche conosciuta per il ruolo che ha a Bologna, quando cominceranno questi controlli dopo questa presenza, e cominceranno a fioccare i verbali, direi che se la saranno proprio cercata. Perché andare a delle velocità pericolose, è estremamente rischioso.

Il Comandante della Polizia locale, che ha una sua prerogativa, ha dato disposizioni per avere questo presidio. Contemporaneamente si sta valutando quali sono i punti e come utilizzare e in quali circostanze questo strumento che la legge ci dà, per colpire quelli che non stanno capiti. Perché affrontare delle curve, o dei tratti a delle velocità lunari, o anche dove ci sono i 30 chilometri all’ora, in strade particolari di collina con curve, andare anche poco sopra è estremamente pericoloso e i dati li abbiamo. Consigliere, la strada che noi stiamo percorrendo tra l’altro anche quella più rigorosa, con il sanzionamento, spero che abbiano capito che questa presenza sul territorio venga presa come un monito, nel senso che oltre al controllo di polizia stradale si anche un modo per educare questi. Dopo questo periodo ci saranno altri provvedimenti, che la legge ci dà, e lo Speed è uno di questi, anche perché purtroppo in quella zona non ci sono le distanze di legge che ci permetterebbero di mettere degli autovelox fissi, cosa che invece c’è in altre porzioni di territorio, il nuovo Codice della strada ci dà delle possibilità in più. Dove c’è questa possibilità si attiverà, un percorso lungo per arrivare a mettere delle strutture fisse, lei consigliere colombo lo sa bene. Purtroppo per le distanze che ancora sono previste, lo stiamo verificando, nella zona collinare, non c’è la possibilità di mettere impianti fissi, ma impianti mobili si, la legge lo prevede, poi chi non sta capito non si lamenti, perché prima delle multe arriveranno anche questi presidi più diffusi di polizia stradale, che è assurdo consumare in questo modo, perché basterebbe che ci fosse un po’ più di rispetto del Codice della strada. Mentre in altre strade lo sappiamo, lei consigliere nel suo intervento lo citava, 140, 150, con picchi anche a 170 chilometri all’ora. Però lo sappiano, che dal convincimento e dall’educazione poi si passa a qualcos’altro”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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