Question Time, chiarimenti sulla richiesta di installare una rastrelliera per biciclette in via San Felice

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BOLOGNA – L’assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d’attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro), Andrea Colombo (Partito Democratico) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulla richiesta di installare una rastrelliera per biciclette in via San Felice.

La domanda della consigliera Palumbo
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al diniego ricevuto dai titolari di un nuovo locale di cibo da asporto in via San Felice, che avevano avanzata la richiesta del permesso di installare una rastrelliera per biciclette per per dare la possibilità ai rider di parcheggiare le bici elettriche durante lo svolgimento del loro lavoro. Considerato che i titolari del nuovo locale, attenti all’ambiente, hanno scelto di comprare ed utilizzare per le consegne a domicilio, 5 biciclette elettriche. In data 25/11/2020, con specifica istanza, i titolari del negozio Buono Burger sito in via San Felice 108/B, hanno richiesto di poter installare a proprie spese una rastrelliera davanti al loro locale, l’Amministrazione comunale ha cosi risposto: ‘Nel caso di via San Felice 108 si anticipa comunque fin d’ora una forte perplessità sull’opportunità di un simile intervento, per le seguenti motivazioni: l’installazione della rastrelliera avverrebbe a scapito di uno stallo di sosta a pagamento attualmente in essere; a soli 50 metri di distanza dal civico 108 è già presente una rastrelliera da 10 posti bici (per la precisione in fregio al civico 96), di cui l’Amministrazione si riserva di valutare, a seguito della Sua segnalazione, un possibile potenziamento a proprio carico’.
In data 25/01/2021, la Polizia Locale ha elevato, nei confronti della società Buono s.r.l.s. un verbale di 173 euro per occupazione, senza titolo, del suolo pubblico antistante al locale con le bici elettriche usate per le consegne a domicilio. Si precisa che durante l’orario di chiusura le bici vengono ricoverate nel retro del locale e la loro sosta fuori dal locale è prevista solo durante il loro utilizzo. Premesso inoltre che l’Amministrazione incentiva l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili e cerca soluzioni per sostenere le attività commerciali fortemente penalizzate dalla crisi generata dalla emergenza sanitaria legata al diffondersi del Covid-19. Pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sul tema. Per sapere dall’Amministrazione: se non ritenga necessario analizzare nuovamente l’istanza di installazione della rastrelliera come richiesto dai titolari del locale; se non ritenga utile rivedere la disciplina che autorizza l’installazione delle rastrelliere per biciclette per andare incontro alle nuove esigenze lavorative che si stanno delineando. Per sapere inoltre se l’Amministrazione, attenta a incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, non ritenga necessario appoggiare le iniziative di chi, nello svolgere le proprie attività, si dota di mezzi ecologici ai fini di tutelare l’ambiente e la salute delle cittadine e dei cittadini”.

La domanda del consigliere Colombo
“In merito all’articolo di stampa relativo all’indisponibilità di rastrelliere in via San Felice in prossimità di una nuova attività economica che fa consegne in bicicletta; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa generale in merito all’importanza di promuovere la ciclo-logistica in centro storico e di sostenere le attività economiche che scelgono di effettuare in bicicletta le consegne ai clienti, in coerenza con il Biciplan e il Piano Urbano della Logistica Sostenibile (PULS) approvato nel 2019. Se, ferma restando la necessaria destinazione pubblica a tutta la collettività, l’amministrazione intende dare mandato agli uffici di installare o almeno consentire l’installazione di una nuova rastrelliera di dimensioni adeguate in via San Felice in prossimità dell’attività richiedente e se concorda che l’eliminazione di uno stallo di sosta auto non costituisce un ostacolo; se, inoltre, l’amministrazione intende prendere in considerazione la possibilità innovativa di istituire, in prossimità dell’attività in questione e più in generale in città, uno stallo per il carico/scarico delle merci (piazzola con strisce gialle) o comunque uno spazio di parcheggio (contraddistinto dall’apposito cartello blu, come negli stalli Mobike) riservato alla sola categoria di veicoli costituita dai velocipedi (mediante apposito pannello integrativo); se, infine, l’amministrazione è disponibile a valutare la possibilità di aggiornare il regolamento in materia di occupazione di suolo pubblico (analogamente a quanto fatto nel 2014 introducendo il nuovo comma 2 dell’art. 10) al fine di prevedere la possibilità di rilasciare concessioni, onerose o meno, di aree pubbliche per lo stazionamento di flotte di bici e cargo-bike a servizio di attività economiche, in coerenza con la strategia di PUMS, PGTU, PULS e Biciplan”.

La domanda della consigliera Clancy
“Vista la vicenda, apparsa sulla stampa locale, dell’attività di locale di cibo d’asporto Buono Burger (società Buono s.r.l.s.), sito in via San Felice 108/B, la quale è stata multata in data 25/01/2021 dalla Polizia Locale per occupazione, senza titolo, del suolo pubblico antistante al locale con le bici elettriche usate per le consegne a domicilio. Considerato che i gestori avevano prodotto due mesi prima una richiesta di installazione a proprie spese di una rastrelliera davanti al locale per le bici dei rider impegnati nella consegna, a cui l’Amministrazione aveva risposto: ‘Nel caso di via San Felice 108 si anticipa comunque fin d’ora una forte perplessità sull’opportunità di un simile intervento, per le seguenti motivazioni:- l’installazione della rastrelliera avverrebbe a scapito di uno stallo di sosta a pagamento attualmente in essere;- a soli 50 metri di distanza dal civico 108 è già presente una rastrelliera da 10 posti bici (per la precisione in fregio al civico 96), di cui l’Amministrazione si riserva di valutare, a seguito della Sua segnalazione, un possibile potenziamento a proprio carico’. Considerato che i gestori, nell’investire sulla consegna a domicilio attraverso un’app per l’ordinazione, hanno optato per una scelta ecologica acquistando cinque e-bike messe a disposizione dei rider che effettuano le consegne. Considerato inoltre che la sosta delle bici davanti al locale è prevista solamente durante gli orari di attività del negozio, mentre di notte le bici sono riposte dentro i locali; ritenuto che si debba incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili e, se possibile, evitare di penalizzare le attività di ristorazione in questa fase molto complessa legata all’emergenza pandemica. Pone la seguente domanda di attualità per avere dall’Amministrazione una valutazione politica e se si possa pervenire a una soluzione meno penalizzante del caso”.

La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentili consigliere, gentile consigliere,
per quanto attiene la sanzione all’attività, la Polizia Locale riferisce che “nel mese di gennaio è pervenuto al comando della Polizia Locale un esposto inviato da una cittadina, la quale segnalava la presenza costante di varie biciclette elettriche parcheggiate sotto il portico di via San Felice, in prossimità del laboratorio alimentare di cui è titolare il signor Palumbo. L’esponente segnalava inoltre la circostanza che i fattorini utilizzatori di tali biciclette erano soliti anche circolare sotto il portico a velocità sostenuta creando condizioni di pericolo per i pedoni. Analoghe lamentele, sempre riferite allo stesso problema, erano pervenute presso il reparto territoriale Porto-Saragozza. Sono stati pertanto disposti i relativi accertamenti. Nel corso dei primi controlli, pur non essendo state rilevate irregolarità, gli agenti hanno contattato il personale che prestava servizio all’interno dell’attività in questione, informandolo delle lamentele pervenute ed invitandolo al rispetto delle norme.
In data 25 gennaio, all’esito di un ulteriore sopralluogo, è stata riscontrata la sosta di diverse biciclette e la collocazione di due piantane sotto il portico, che ricordo che sono proprietà privata ad uso pubblico, in violazione delle prescrizioni dell’art. 20 del Codice della strada che disciplina le modalità di occupazione della sede stradale. Accertata tale violazione, gli agenti hanno pertanto doverosamente e giustamente applicato la prescritta sanzione”. È chiaro che è la norma che dice che non si possono occupare parti di portico, e infatti non è un caso che ci siano state segnalazioni continuative di queste irregolarità. Pertanto gli agenti hanno applicato la legge e fatto rispettare il Codice della strada, e questo voglio chiarirlo perché nella ricostruzione giornalistica, sembrava quasi che questa multa fosse stata fatta per ripicca, quasi come un dispetto. Preciso quindi che, in presenza di segnalazioni la Polizia Locale è tenuta a intervenire, quindi in questo caso ha fatto il proprio lavoro e ha sanzionato una violazione palese del codice della strada e l’occupazione abusiva del suolo pubblico con le piantane.
Per quel che attiene il tema della distribuzione delle merci in città nelle modalità meno impattanti, pur garantendo efficacia ed efficienza nella loro funzione, è ben presente nell’azione pianificatoria e attuativa del Comune di Bologna: ponendo l’attenzione sul tema delle biciclette elettriche e delle cargo bike come strumento potenzialmente strategico a tal fine, come contenuto nel Pgtu, occorre ragionare sull’incentivazione, la regolamentazione e la sosta.
Necessario rammentare che il nuovo Pgtu è stato approvato dal Consiglio Comunale il 2 dicembre 2019 ed il giorno dopo, il 3 dicembre 2019, è stata avviata la VI campagna di incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita (fino ad un massimo di 300 euro) e di cargo bike a pedalata assistita (fino ad un massimo di 600 euro). Il fondo stanziato dalla Giunta Comunale è stato di 300 mila euro, messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e terminato contestualmente al famoso clickday del Buono mobilità riconosciuto dal Ministero stesso.
Alcuni numeri ed una considerazione: i contributi riconosciuti per l’acquisto di una bicicletta elettrica sono stati 937; i contributi riconosciuti per l’acquisto di una cargo bike elettrica sono stati 34 corrispondenti ad oltre 20 mila euro; per i soggetti che si occupano delle consegne delle merci in città e le piattaforme (rider  singoli  o  raggruppati), purché avessero sottoscritto la Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, diversamente dai residenti, è stato possibile richiedere il contributo fino ad un massimo di 5 cargo bike. Infine, stante l’interesse riscontrato, è utile ricordare che il Comune di Bologna a dicembre 2020 ha presentato all’Autorità di gestione del Pon Metro, che guiderà la nuova dotazione di fondi europei per la coesione React-EU, una serie di progetti caratterizzati dal denominatore comune di essere green – soprattutto in tre grandi ambiti: mobilità sostenibile, efficienza energetica, digitalizzazione – e tra questi è presente la scheda per l’attuazione di un programma triennale di incentivi alle biciclette elettriche e cargo bike.
Quanto alla regolamentazione degli accessi nelle varie Ztl di Bologna, le azioni proposte per la logistica distributiva descritte nel dettaglio dal Puls parte integrante del Pums, prevedono che le nuove fasce orarie saranno definite mediante provvedimenti attuativi, anche di natura sperimentale, avendo comunque cura di assicurare che l’articolazione oraria per le zone, le fasi temporali e le categorie emissive considerate, risulti meno ampia di quella rispettivamente precedentemente vigente, e garantendo una tutela particolare all’area T, dove ricordo che dal 1 febbraio 2021 è in vigore il nuovo provvedimento per il carico e scarico dei veicoli operativi con face più ampie per quelli meno impattanti.
Occorre specificare che gli strumenti di pianificazione fino al 2030 prevedono che le restrizioni riguarderanno via via tutte le categorie di veicoli, compresi seppur limitatamente anche quelle a zero emissioni: le cargo bike sono gli unici veicoli senza restrizioni h24.
Infine la sosta o meglio gli Spazi logistici di prossimità: sono delle aree o strutture dove si prevede di realizzare un’attività di trasbordo delle merci da un veicolo all’altro e che sono quindi localizzati in prossimità delle aree urbane affinché i veicoli commerciali più ingombranti ed inquinanti possano evitare di entrare nell’area urbana affidando la consegna a degli operatori che coprono l’ultimo tratto del percorso con veicoli ecologici (furgoncini  a zero emissioni, cargo-bike, etc.) o a piedi mediante l’uso di carrelli. Al momento non è possibile entrare nello specifico in quanto è necessario un approfondimento complessivo: il Pgtu si propone di redigere delle Linee Guida per poter dar avvio, a regime, all’azione comunque in uno scenario successivo al 2025. Questo è senz’altro l’ambito in cui ragionare anche su modifiche all’attuale assetto delle regole della sosta e del ricovero nel centro storico per bici e cargo bike. Questo vuol dire che noi dovremo creare delle piazzole gialle che prevedono il carico e scarico, finalizzate all’uso di cargo bike e bici elettriche. Già oggi, grossi gruppi che operano su questo tipo di servizi si stanno attrezzando con mezzi elettrici e cargo bike, quindi questo passaggio è ormai obbligato.
Per quel che riguarda infine le rastrelliere in città: occorre premettere che l’Amministrazione comunale, in base ai riscontri negativi dell’utenza sul modello di rastrelliere finora installato in città (vulnerabile all’azione di ladri e vandali e non sempre di agevole utilizzo in relazione ai diversi tipi di bicicletta presenti in circolazione), ha individuato un nuovo modello di rastrelliera per la città, più robusto e funzionale del precedente, di cui nel frattempo si sono esaurite le scorte. Il nuovo modello, la cui fornitura sarà avviata prossimamente, è stato sottoposto alla Soprintendenza che, con comunicazione del 10 dicembre 2020, ne ha autorizzato l’installazione unicamente in sostituzione di rastrelliere del vecchio modello già esistenti. Ne consegue quindi che ogni installazione di nuove rastrelliere (come sarebbe nel caso in oggetto) avverrà solo previa presentazione di ulteriore pratica autorizzativa da presentarsi alla Soprintendenza, chiaramente a condizione che questa ulteriore procedura, da presentarsi comunque in un quadro complessivo di potenziamento della sosta ciclabile in centro storico, ottenga l’approvazione preventiva della Soprintendenza. Visti i termini dell’autorizzazione ottenuta da parte della Soprintendenza, la nuova fornitura di rastrelliere sarà quindi destinata in prima battuta a sostituire le rastrelliere già esistenti sul territorio, a partire da quelle del centro storico, perché sono già preventivamente autorizzate. Il materiale delle rastrelliere sostituite, salvo parti danneggiate e inutilizzabili, sarà poi impiegato principalmente per installazioni a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, in ragione dell’attuale fase di emergenza sanitaria, e in secondo luogo per contesti stradali non soggetti a tutela architettonica. Quindi non buttiamo via nulla, le rastrelliere vecchie le ricollochiamo nelle scuole e fuori dal centro storico.
L’attivazione di nuovi punti di sosta ciclabile in centro storico formerà oggetto di una pianificazione successiva, rispetto alle fasi sopra descritte, nell’ambito dei vincoli autorizzativi sopra richiamati. In relazione al caso specifico dell’attività commerciale di via San Felice 108, è importante sottolineare che il Comune può autorizzare un privato ad installare una rastrelliera su suolo pubblico ma non può riservarne l’utilizzo a beneficio esclusivo del solo soggetto installatore. Trovandosi su suolo pubblico, infatti, la rastrelliera installata dal privato sarebbe comunque destinata alla fruizione collettiva. In nessun caso vi è quindi la garanzia che la presenza di una rastrelliera di fronte al locale che ospita l’attività Buono Burger sia di per sé una misura in grado di rispondere in maniera certa ed esauriente alla necessità manifestata da tale attività”.